Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MESSINA, “MADAMA BUTTERFLY” DIRETTA DAL MESSINESE ANTONINO FOGLIANI

Il giovane Maestro, che ha già debuttato alla Scala, per la prima volta nella sua città. Prestigiosa regia di Stefano Vizioli. Mina Tasca Yamazaki è Butterfly
06/02/2010 - Sarà un direttore messinese, giovane ma già dalla importante
carriera che lo ha portato a dirigere anche alla Scala, a salire sul podio del Vittorio Emanuele per la prima opera lirica della stagione musicale dell’Ente Teatro. Antonino Fogliani, 34 anni, dirigerà “Madama Butterfly” di Puccini, una delle opere più amate dal pubblico. “Quello che proponiamo nella nostra produzione spiega il direttore artistico Lorenzo Genitori - è un allestimento asciutto, rigoroso, modernissimo, sebbene risalga al 1986, firmato dal grande architetto scomparso Aldo Rossi. E ho affidato la direzione d’orchestra a un giovane, Antonino Fogliari, che la debutta e, dunque, può interpretarla senza visioni precostituite. Un mix di ingredienti tali da portare il nostro pubblico a incuriosirsi e condurlo, allora, a considerare l’opera sotto un profilo che è fatalmente diverso da quello abituale: ma proprio per questo, spero, più interessante”.

Lo conferma il regista Stefano Vizioli: “Madama Butterfly è un’opera sempre nuova, sempre diversa: l’ho messa in scena per la prima volta quando avevo 25 anni e mi ha sempre suscitato emozioni diverse. Oggi, dopo 24 anni, non è affatto vecchia, è un vero e proprio evergreen. Ovviamente dipende sempre dal cast e dalle strutture e, in questo senso, la compagnia messa a disposizione dal teatro Vittorio Emanuele è assolutamente di primo livello. Io ho ristudiato più volte quest’opera, ci vuole anche un po’ di umiltà per affrontare ‘Madama Butterfly’, perché, come per le esperienze di vita, è una metamorfosi continua e metterci in gioco è il nostro dovere. L’allestimento è un ‘vecchio’ esperimento dell’architetto Aldo Rossi, che non amava l’opera ma era affascinato dal Giappone. Al Vittorio Emanuele si vedrà una ‘Madama Butterfly’ antitradizionale, ma lo spettatore non sarà assolutamente tradito”.
Il maestro Fogliani non nasconde la propria emozione per questo debutto nella propria città, anche se può già vantare esperienze di altissimo livello. Sull’opera dice: “’Madama Butterfly’ è uno scontro-incontro tra due culture diametralmente opposte, quella yankee e quella orientale, e le opere precedenti che trattavano lo stesso argomento avevano un grande razzismo di fondo. Questo in Puccini viene mitigato: cresce il rispetto per una cultura, quella giapponese, che per certi versi era considerata un po’ ridicola. La grandezza dell’opera sta anche nell’aver creato la prima vera grande eroina pucciniana: Cio-cio-san decide da sola la sua sorte, a differenza delle altre protagoniste, come Mimì, Tosca e Manon Lescaut, si uccide e questa azione rende moralmente piccolo Pinkerton”.

Il cast è di prim’ordine: Mina Tasca Yamazaki è Butterfly – Cio-cio-san, Luca Lombardo è Pinkerton, Cinzia De Mola è Sukuki, Piero Terranova è Sharpless. Sono tutti artisti dalla carriera internazionale, che hanno un’esperienza specifica per i ruoli che interpretano a Messina.
“Non posso negare l’importanza che ha questo ruolo per me – il soprano Yamazaki che è giapponese -, conoscendo la cultura, la storia e la mentalità del mio Paese, lo sento mio. Mi meraviglio sempre della professionalità drammatica di quest’opera e della bellezza della musica scritta da un italiano doc come Puccini”.
Gli altri interpreti sono: Angelo Nardinocchi (lo zio bonzo), Emy Spadaro (Kate Pinkerton), Francesco Piccoli (Goro), Daniele Muscolino (il principe Yamadori), Marcello Siclari (l’ufficiale del registro) e Antonino Mercurio (il commissario imperiale). Coro “Francesco Cilea” diretto dal maestro Bruno Tirotta. Costumi di Annamaria Heinreich.

Teatro Vittorio Emanuele - 10 e 12 febbraio, ore 21; 14 febbraio, ore 17,30
Prezzi: platea 46/35 euro, I galleria e II Palchi 30/20 euro, II galleria 10/7 euro
______________

La “Madama Butterfly” della Biblioteca Regionale
Una mostra al Vittorio Emanuele in concomitanza con le rappresentazioni dell’opera pucciniana

La Biblioteca regionale universitaria di Messina in collaborazione con l’Ente Teatro, in occasione della rappresentazione dell’opera pucciniana, allestirà nel Vittorio Emanuele dal 10 al 14 febbraio una mostra monografica dedicata all’affascinante mondo di “Madama Butterfly“
L’articolazione del percorso espositivo prevede una selezione di testi a stampa, materiale illustrativo storico, riviste d’epoca, con una particolare attenzione al contesto storico culturale, ovvero il giapponesismo di fin de siècle, le fonti d’ispirazione per il soggetto utilizzate da Puccini, la storia del successo dell’opera più rappresentata nel mondo con particolare attenzione alla sfortunata prima scaligera del 1904, le successive rappresentazioni nel mondo con la prima a Messina del 1908, cenni e testimonianze sui maggiori interpreti e direttori d’orchestra, i saggi critici sull’opera pucciniana, le riduzioni cinematografiche, i luoghi ed i protagonisti delle rappresentazioni messinesi dal 1908 in poi.
Attingendo al suo patrimonio la Biblioteca nell’allestire la mostra ha puntato a valorizzare la bellezza di questi straordinari reperti storici per accompagnare il pubblico alla scoperta del “dietro le quinte” della creazione dell’opera e seguirne il percorso fino alla sua messa in scena. Si presenta anche un Puccini innovatore che non ignora l’affermarsi di un nuovo linguaggio: “il cinema”, con il quale le sue opere si sono spesso incontrate.
_______________
Madama Butterfly secondo loro

La messa in scena di un’opera popolare e universalmente apprezzata come Madama Butterfly è anche l’occasione per presentare l’inizio della stagione musicale, anche se il concerto di Lucio Dalla, un evento particolare, aveva già dato in parte il via. Come sempre realizzare un’opera lirica, dal punto di vista economico, è un impegno gravoso per l’Ente, ma ogni volta noi riusciamo a costruire produzioni importanti spendendo meno di altri teatri.
Quest’anno, inoltre, c’è il gradito ritorno di Lorenzo Genitori come direttore artistico, che è già stato con noi dal 2000 al 2004 e la presenza di un presidente come Luciano Ordile è garanzia di sviluppo per il teatro.
Un ringraziamento va rivolto alle nostre maestranze che come sempre hanno lavorato al meglio per l’ottima riuscita dell’opera.

Paolo Magaudda – Sovrintendente dell’Ente Teatro di Messina

Madama Butterfly è un titolo famoso e insidioso e forse questi due termini formano un’endiadi. L’abbiamo vista tutti mille volte e con cast di ogni genere, ma, soprattutto, l’abbiamo ascoltata tante volte in disco. Due le conseguenze, perniciose, che emergono da questi fatti: l’opera, nella ricezione del pubblico, è fortemente usurata e il suo allestimento, sia sul versante figurale che su quello vocale, si confronta con tutti gli altri che si sono succeduti. Peggio: nella mente dello spettatore risiede “una” Madama Butterfly, che rappresenta l’esecuzione per antonomasia.
Rebus sic stantibus, ho scelto la strada di un allestimento asciutto, rigoroso, modernissimo, sebbene risalga al 1986. E ho affidato la direzione d’orchestra a un giovane, Antonino Fogliari, che la debutta e, dunque, può interpretarla senza visioni precostituite. Un mix di ingredienti tali da portare il nostro pubblico a incuriosirsi e condurlo, allora, a considerare l’opera sotto un profilo che è fatalmente diverso da quello abituale: ma proprio per questo, spero, più interessante.

Lorenzo Genitori – Direttore artistico per la musica dell’Ente Teatro di Messina

Madama Butterfly è uno scontro-incontro tra due culture diametralmente opposte, quella yankee e quella orientale, e le opere precedenti che trattavano lo stesso argomento avevano un grande razzismo di fondo. Questo in Puccini viene mitigato: cresce il rispetto per una cultura, quella giapponese, che per certi versi era considerata un po’ ridicola. La grandezza dell’opera sta anche nell’aver creato la prima vera grande eroina pucciniana: Cio-cio-san decide da sola la sua sorte, a differenza delle altre protagoniste, come Mimì, Tosca e Manon Lescaut, si uccide e questa azione rende moralmente piccolo Pinkerton.
Musicalmente i personaggi sono tutti diversificati, è un’opera molto varia, apre con una fuga tipicamente occidentale e chiude con un tema prettamente orientale. Puccini è un uomo che amava tanto le donne, talmente tanto da distruggerle e in Madama Butterfly cerca una via nuova: ha già ottenuto grandi successi con La Bohème, Tosca e Manon Lescaut ed è sereno dal punto di vista degli affari professionali, quindi ha la possibilità di sperimentare nuovi allargamenti tonali e crea un dramma statico in cui i guai dei protagonisti fanno da traino. All’inizio non ebbe grande successo, poi, modificata e snellita, fu apprezzata da pubblico e critica.

Antonino Fogliani – Direttore d’orchestra

Commenti

  1. é molto importante che sia stata proposta un'opera come la butterfly a messina, la città ne sarà entusiasta.

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.