
CALTANISSETTA, 23/03/2010 - Colombia, Spagna, Belgio, Canada e ancora Francia, Grecia, Bolivia, Bulgaria: è da qui che passa la Settimana Santa di Caltanissetta, attraverso un viaggio virtuale tra hi tech e
tradizione, che riunisce migliaia di persone
in tutto il mondo, sotto un unico abbraccio di fede e passione. Un ponte che suggella nel presente oltre duecento anni di storia e ritualità, coniugando il passato, gli usi e i costumi locali, al mondo sconfinato di Facebook.
Con oltre 2000 iscritti e un sorprendente margine di crescita giornaliero, il gruppo Facebook “Promuoviamo la settimana Santa nissena all’estero” ha già ottenuto grande riscontro anche da parte di altre manifestazioni come quelle di Enna, Trapani, Bari, Taranto, fino ad arrivare a Malta: un evento unico basato sulla “straordinarietà” di una tradizione che di anno in anno si rinnova, si arricchisce con l’innovazione, la spiritualità e la spettacolarità.

L’interfaccia “internettiana” è nata nell’ambito del più ampio programma promozionale fortemente voluto dalla Provincia Regionale di Caltanissetta – presieduta da Pino Federico – e in particolare dal’assessore provinciale al Turismo Fabiano Lomonaco, «seguendo l’idea di far incontrare vecchie e nuove generazioni in nome di una festa che non ha età – spiega Lomonaco – è una manifestazione che portiamo avanti nei nostri cuori e che intendiamo tramandare soprattutto a chi, pur non vivendo a Caltanissetta, resta affascinato dalle nostre celebrazioni, e percepisce, proprio come noi, l’intensità e la passione di questi giorni. Abbiamo voluto travalicare ogni confine e se ci siamo riusciti è anche grazie all’impegno e al lavoro di tanti giovani che hanno deciso di utilizzare il loro linguaggio per rivolgersi alle nuove generazioni».
Vanno dai 13 ai 60 anni di età, e parlano spagnolo, tedesco, bulgaro e perfino thailandese: sono i tantissimi “fan” dei “Riti della Settimana Santa Caltanissetta”, la pagina più frequentata del gruppo. Tra i numerosissimi post si legge l’affetto e l’apprezzamento per le magiche atmosfere ricreate nelle vie del cuore storico, segno della voglia di sentirsi più vicini alla propria terra, di pregare e provare la forte emozione dei giorni che ripercorrono le ultime ore di calvario e Resurrezione di Gesù. Sono infatti centinaia ogni settimana le richieste di iscrizione e le adesioni, che raccontano passo dopo passo come Caltanissetta si prepara a vivere la sua Settimana Santa, così come sono tantissimi i turisti che nei prossimi giorni soggiorneranno in città: «È tanta la curiosità per le nostre manifestazioni – continua il presidente Pino Federico - stiamo registrando un importante incremento di presenze. Ciò è possibile anche grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale, la Diocesi e la Soprintendenza, che hanno appoggiato dall’inizio il nostro percorso».
Un evento che nel tempo è riuscito a coniugare gli aspetti “eterni” - raccontati dai volti dei fedeli, dalle ladate dei “Fogliamari”, dalla veridicità delle scene raffigurate nelle Vare, dalle processioni della Real Maetranza – all’importanza di sviluppare il potenziale artistico e turistico di una tale realtà: da qui parte il processo di internazionalizzazione della Settimana Santa nissena, che ha già raggiunto grandi risultati, grazie a gemellaggi come quello che l’ha vista al centro del “triangolo della fede” formato con Siviglia in Spagna e Popayan in Colombia.

Video, documentari, curiosità, storie da tutto il mondo, sondaggi, fotografie, iniziative: questo e tanto altro caratterizza la Settimana Santa di Caltanissetta, e non c’è da stupirsi se tra un “post” e l’altro di Facebook si trovano interi album fotografici tradotti in due lingue, commenti in spagnolo e in inglese; ci s’imbatte in commoventi e malinconici saluti; si riscontra l’unicità di giorni che hanno reso quella di Caltanissetta la “Pasqua più intensa di Sicilia”.
U.S.
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