Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

DISSESTO IDROGEOLOGICO: I SINDACI AMMINISTRINO ANZICHÉ FARE SHOW TELEVISIVI

Si dimettano immediatamente, assieme al presidente della provincia, quei sindaci che, incapaci di amministrare, cercano di abbindolare i cittadini con colpi di teatro
Messina, 27 MARZO 2010 - In merito alle vicende del dissesto in cui è venuta a trovarsi buona parte della provincia di Messina a seguito delle piogge che ne hanno
colpito il territorio da qualche anno a questa parte e alla plateale esibizione del sindaco di Castroreale davanti ai cancelli di Palazzo dei Leoni, con successivo lungo show davanti alle telecamere di Antenna del Mediterraneo, che ha visto come comprimari altri sindaci e lo stesso presidente dell’Amministrazione provinciale, la Segreteria della Federazione messinese del Partito dei Comunisti Italiani, nel ribadire quanto affermato nel suo documento del 25 marzo 2010, deve notare che gli esponenti delle istituzioni interessate, invece di apprestare i dovuti rimedi, si limitano a ribaltare le responsabilità sulle istanze di potere superiori, di cui essi sono i referenti (nonché i portatori di voti).

A questa gente, su cui peraltro ricade una parte non piccola delle colpe del degrado del territorio, non interessa ovviamente la soluzione dei problemi, ma l’agitazione e la propaganda. Va denunciato, per rimanere in tema, come, nel caso particolare, l’Amministrazione Ricevuto non ha messo in atto alcun tipo di intervento risolutore sul tratto di strada provinciale compreso tra Protonotaro e Bafia all’indomani dell’alluvione del 2008 e fino alle ultime piogge, quando sono completamente crollati larghi tratti della sede stradale e la frazione Bafia è raggiungibile solo a rischio e pericolo di persone e mezzi.

E questo dopo che il Dott. Ricevuto aveva solennemente e pubblicamente assicurato – proprio in occasione degli eventi del 2008 – che la circolazione poteva avvenire senza problemi anche su quella strada, che tutti sanno avere più le caratteristiche di un torrente che quelle di una normale arteria ed essere in più punti gravemente dissestata da tempo immemorabile.

Quando la situazione precipita non è certo serio prendersela con Giove pluvio, nonché con il solito, “sconosciuto” governo!
E’ per questo che i comunisti messinesi, non certo impressionati dall’arroganza di certi capipopolo di paese, tornano a chiedere le dimissioni del sindaco di Castroreale, in quanto espressione di gruppi locali che sono portatori di interessi e di pratiche politiche che stanno alla base dello sfascio di cui soffrono quelle popolazioni. I comunisti del locale circolo “Francesco Lo Sardo”, con esposti alle autorità competenti, hanno, fra l’altro, denunciato recentemente la realizzazione di un’opera, da parte dell’amministrazione Leto, che si è concretizzata nel taglio di mezza montagna, creando, in caso di ulteriori piogge, un pericolo di frane e di smottamenti, che rischiano di travolgere l’intero abitato sottostante. L’attività di denuncia dei comunisti è stata costante, ma è rimasta inascoltata.

Il PdCI ritiene, inoltre, che debbano rassegnare immediatamente le dimissioni, oltre all’avv. Leto, quegli amministratori (sindaci e presidente della Provincia) che, per loro ammissione, non sono in grado di fronteggiare adeguatamente e decorosamente l’attuale grave contingenza. E per questo cercano di abbindolare i cittadini con teatrini televisivi.

E’ il caso, infine, che il Partito Democratico messinese prenda chiaramente e pubblicamente le distanze da chi, come il sindaco di Castroreale, ha fatto capire, con i suoi atteggiamenti di questi giorni, di far parte di tutt’altra compagnia. E’ più che evidente ch’egli è un fiancheggiatore del presidente della Provincia, nell’ambito di un “gioco delle parti” e di uno spettacolo di cattivo gusto. I cittadini di Castroreale hanno il diritto di sapere a chi risponde chi in atto li governa.

In PdCI, contrariamente a quanto è stato sostenuto in qualche trasmissione televisiva da un sindaco disinformato, non è assente nelle istituzioni pubbliche. E’ presente su tutto il territorio nazionale, in consigli comunali, provinciali e regionali, talvolta con responsabilità di governo, aderendo sempre con coerenza a coalizioni che raggruppano le forze progressiste e di sinistra. E’ assente dal Parlamento nazionale ed europeo, a causa di leggi liberticide, che, prevedendo lo sbarramento del 4%, impediscono di essere rappresentati a gruppi politici, come la Federazione della Sinistra, che ha ottenuto più di un milione di voti.

Antonio Bertuccelli, Segretario provinciale del PdCI

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