Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

LA “VUCCIRIA” LASCIA MESSINA, SABATO 20 ULTIMO GIORNO DI ESPOSIZIONE

Messina, 18/03/2010 - Vista da oltre cinquantamila visitatori, l’esposizione della “Vucciria”, la straordinaria opera pittorica di Renato Guttuso, sabato 20 marzo chiuderà i battenti. Voluta dall’Amministrazione comunale con la collaborazione dell’Ente Teatro di Messina, in occasione della seconda Notte della Cultura, organizzata lo scorso 13 febbraio
dall’Assessorato alle Politiche culturali, la permanenza della grande tela nel foyer del Vittorio Emanuele è stata un grande successo non solo per i numeri che parlano da soli ma anche per l’interesse e la partecipazione evidente che i visitatori hanno espresso davanti a questo capolavoro
del Novecento, dove molti si sono soffermati a lungo, alla ricerca di ogni piccolo particolare.
Fra la tanta gente – semplici cittadini, appassionati e addetti ai lavori – sfilata davanti alla “Vucciria” vanno segnalati i molti studenti venuti anche dalla provincia (proprio negli ultimi giorni sono da segnalare oltre cento allievi provenienti dalla certo non vicina Cesarò) e i turisti che, dalle navi da crociera in sosta nel porto, non hanno voluto mancare questo importante avvenimento d’arte.
L’esposizione della “Vucciria” in teatro ha anche permesso la “riscoperta” dell’altra grande opera di Guttuso presente nella volta del Vittorio Emanuele, la “Leggenda di Colapesce”, adesso segnalata anche da una targa in marmo accanto all’ingresso principale, inaugurata nei giorni scorsi alla presenza di Fabio Carapezza, figlio adottivo del pittore siciliano.
Inoltre, in questa occasione il teatro si è dotato di adeguati impianti di climatizzazione e di sicurezza, che consentiranno di ospitare altri avvenimenti d’arte, anche ai massimi livelli.
La “Vucciria” adesso torna a Palermo, nella sede del Rettorato dell’Università di Palermo, che ha concesso l’opera in prestito rendendo possibile un viaggio e una permanenza di oltre un mese, con la collaborazione determinante dell’Assessorato regionale ai Beni culturali.

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