Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

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04/03/2010 – Se la “questione piu' seria” individuata dall’assessore Pier Carmelo Russo è nel ''disequilibrio economico'' dei consorzi, stiamo freschi! Vorrà dire che l’assessore non ha la benché minima intenzione di guardare il problema da un’altra prospettiva che non sia la legittimazione degli ATO, pur volendo dare l’idea di una rivoluzione che non c’è, limitandone il numero.

Pier Carmelo Russo è assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, ma quest’ultimo compito (o ruolo) è tutto da verificare per comprendere se veramente si tratta di ‘pubblica utilità’.

Gravissimo è che un intervento come il suo, incentrato su una questione vecchia più dell'affare dello smaltimento dei rifiuti (quella del reperimento dei soldi da continuare a ‘buttare nella spazzatura’) venga fatto nel corso di una tavola rotonda dedicata ai ''Comuni ricicloni''.

L’assessore Russo ha parlato dei problemi organizzativi e gestionali degli Ato, delle societa' d'ambito che in questi giorni si sono ritrovate al centro di complesse vicende, di difficolta' finanziarie e degli interventi della corte dei conti. E meno male che c’è la Corte dei Conti!

Ma cosa ha saputo fare la Regione Siciliana fino ad oggi? Ha ritenuto necessario intervenire con ‘anticipazioni’ e commissariamenti. E basta.

La questione piu' seria - infatti - e' stata individuata da Pier Carmelo Russo nel ''disequilibrio economico'' dei consorzi che li pone al di fuori delle regole di mercato. Oltre a costituire un'alterazione delle condizioni di mercato, il disastro gestionale mette a repentaglio anche la tenuta finanziaria degli enti locali.

Meno male che c’è la Corte dei Conti!

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