Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ROBERTO CORONA (PDL) IN DIFESA DELL’AREA DEL MILAZZESE: “DISINQUINARE E SALVARE IL TESSUTO LOCALE E LA SALUTE DEI CITTADINI”

Palermo, 04/03/2010 - “Innanzitutto, dobbiamo assolutamente tutelare l’ambiente. Ma, nello stesso tempo, non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca!”. La battuta e del deputato regionale Pdl Roberto Corona che ha depositato oggi una interrogazione parlamentare per chiedere la composizione di una Commissione di Inchiesta alla Regione. Oggetto, l’area di elevato rischio di crisi ambientale del comprensorio di Milazzo. Obiettivo, accertare le responsabilità diretto o indirette delle parti in casa e la mancata bonifica degli strati inquinati, come invece previsto dai decreti del 2002 e del 2006.
Gravi inadempienze, quindi, come sottolinea Corona nel suo atto ispettivo e ritardi “in quello che uno dei primari doveri della politica: cioè, dare ai cittadini e agli imprenditori garanzie per il presente e per futuro, magari così riavvicinando la gente alla politica stessa. Occorre creare i giusti presupposti perché ritorni la fiducia nelle istituzioni, attraverso la tutela del bene comune, vale a dire l’ambiente e la salute in primis, ma non dimenticando lo sviluppo economico”. Ecco, quindi, perché Roberto Corona invita anche a non fare di tutta l’erba un fascio: non coinvolgere nei provvedimenti quanti, privati o ditte, non siano responsabili dell’inquinamento dell’areale”.
Con l’interrogazione, che scende nello specifico territoriale nominando i comuni compresi nell’area: Condrò, Gualtieri, Sicaminò, Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, oltre allo stesso Milazzo, le zone cioè dichiarate a elevato rischio di crisi ambientale, Corona chiede dunque, a Presidente e assessorati competenti, l’avvio di una “indagine conoscitiva finalizzata all’accertamento delle modalità di gestione delle procedure fin qui adottate”, nonché di “conoscere come sia stato possibile l’accumulo di tali ritardi e inadempienze che, a voce alta, continuano a essere denunciati innanzitutto dai cittadini residenti, in apprensione per la salute dei propri figli”.
“Il danno per la zona – conclude Roberto Corona – oggi gravissimo, potrebbe in breve divenire irreparabile, coinvolgendo anche il tessuto economico locale e della amministrazione regionale: non individuando i responsabili fattivi, vale a dire quelle industri che realmente inquinano, la Regione siciliana sarà costretta a rimborsare le somme oggi necessarie per la bonifica del sito, per altro già dichiarato di interesse nazionale”.

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