18/03/2010 - "Ci siamo sfidati con gli occhi, ma i suoi non chiedono scusa.." racconta Sonia Alfano, europarlamentare indipendente dell'Italia dei Valori e Presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime della Mafia, in un'intervista rilasciata a Diva e Donna (in edicola oggi), sul suo incontro con Bernardo Provenzano
nel supercarcere di Novara, dove ha visto anche Aldo Gionta, boss della camorra, Pietro Rampulla, boss del messinese, e Antimo Perreca, boss del Sannio; e dove ha potuto apprezzare la professionalità della Polizia Penitenziaria. "Non odio gli assassini di mio padre, ma non li perdono. Da quando sono diventata madre ho deciso di non abbruttirmi - prosegue - ma di lottare. Sostenere lo sguardo di Provenzano mi ha fatto fare un passo avanti con me stessa - sottolinea - e adesso voglio incontrare Riina, Santapaola e gli assassini di mio padre, Gullotti e Merlino, già incrociati tante volte in tribunale da uomini liberi". "Sono rimasta in Italia perchè amo questo Paese - conclude - e voglio cacciare chi occupa indebitamente i palazzi del potere".
Ue/Mafia, Alfano (IdV), Antimafia crea imbarazzo al Pe?
Palermo, 18 Mar. In merito a quanto accaduto questo pomeriggio al Parlamento europeo di Bruxelles, dove la sicurezza ha bloccato fuori dall'ingresso 80 studenti palermitani ospiti ad un incontro antimafia organizzato da Crocetta (PD) soltanto perchè indossavano delle magliette con la scritta no alla mafia, Sonia Alfano, deputato europeo dell'IdV e Presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime della Mafia afferma "Non sapevo che per dire no alla mafia fossero necessarie autorizzazioni. Capisco e condivido il rispetto per le regole - prosegue - ma visto che il messaggio portato da quei giovani non è violento nè politicizzato, ma soltanto di speranza e di orgoglio, mi sarei aspettata un atteggiamento più flessibile. Evidentemente l'antimafia crea imbarazzo e disagio anche a Bruxelles. Questo episodio - conclude - dimostra quanto sia importante sensibilizzare le istituzioni europee sul tema della mafia".
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