Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

AUTOSTRADA ME-PA: CON 12 MILIONI DI EURO QUANTI PEDAGGI SI POSSONO ABOLIRE TRA PATTI E BROLO?

Patti (Me), 07/04/2010 - Nel commentare il nostro articolo dal titolo “Autostrada Me-Ct e Me-Pa, tutto tranne l'esenzione del pedaggio tra Patti e Brolo”, nel quale vengono annunciati dal CAS lavori a ‘raffica’, mettevamo in risalto come la pluriannunciata abolizione temporanea del pedaggio autostradale tra i caselli di Patti e Brolo stia facendo le fuliggini senza essere attuata.
Prima l’on. Nino Germanà (Pdl) poi i sindaci di Gioiosa Marea e Piraino, Spanò e Campisi, ne hanno preannunciato l’accoglimento e l’imminente istituzione. Ma fino ad oggi sulla promessa si sono formate le fuliggini. Nel commentare il summenzionato articolo un anonimo lettore così ha scritto:

“Ma secondo lei le priorità del Commissario dovrebbero essere le varie esenzioni a pioggia richieste da incapaci amministratori e politici locali? La messa in sicurezza dell'autostrada non è una priorità per tutti gli utenti? Il predecessore dell'attuale commissario dichiarò alla stampa che il 90/% degli incassi servono per pagare gli stipendi a tutto il personale dell'autostrada. Col rimanente 10/% come si possono fare tutti i lavori necessari per rendere la strada sicura? Se poi continuiamo a chiedere esenzioni cosa resta per assicurare un minimo di sicurezza? Comprendiamo le esigenze dei lavoratori degli studenti dei professionisti e quantaltri hanno necessità di viaggiare dalle zone disastrate verso Patti e Capo D'Orlando. Ma lei è sicuro che l'unico rimedio è l'esenzione del pedaggio sull'autostrada? Un servizio metropolitano ferroviario in quella tratta con frequenza orario ogni trenta minuti nelle ore di punta non sarebbe una buona soluzione”?

L’anonimo lettore probabilmente avrà percorso pure nei giorni di Pasqua le 'voragini' presenti sulle nostre autostrade, con particolare riferimento (ad esempio) a certi tratti della Me-Ct nelle gallerie tra Taormina e Tremestieri. E comunque a lui e all’arch. Zapparrata (nella foto), che presiede il CAS, andiamo a rammentare come di fatto si volatilizzano i soldi del Cas 8altro che esenzione pedaggio per 15 giorni):

LA PROCURA DI MESSINA METTE SOTTO INCHIESTA IL CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE
16/11/2009 - La procura della Repubblica di Messina, nella persona del dott. Vincenzo Cefalo, ha aperto un fascicolo contro ignoti relativamente ad appalti affidati dal Cas, il Consorzio autostrade siciliane. Il procedimento mira a verificare la correttezza nella loro gestione di tali appalti. La procura della Repubblica esaminerà ora gli atti prodotti dal Consorzio Autostrade Siciliane, ad eccezione di quelli risalenti al periodo in cui sono stati presidenti Patrizia Valenti ed Olivia Pintabona. La Valenti, infatti, aveva inviato una memoria alla procura proprio affinché indagasse sulla gestione degli appalti nei periodi precedenti al suo arrivo. La procura sta indagando anche su un ammanco di 12 milioni di euro dal bilancio (e quindi dalle casse) del Consorzio Autostrade Siciliane. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, alcuni appalti di manutenzione venivano assegnati con procedura di somma urgenza, pure quando non ce n’erano le ragioni né la necessità”.

Ecco! Dopo aver letto, l’anonimo lettore ci dica (secondo lui) quanti pedaggi si potrebbero abolire con i 12 milioni di euro scomparsi? O se preferisce: “Crede ancora che il dissesto del CAS potrebbe venire causato dall’esenzione del pedaggio per un breve periodo tra i caselli di Patti e Brolo”?

Per un breve periodo, certo! Perché la ragione della mancata attuazione del ‘promesso’ provvedimento di esenzione non può che essere quella: perdere quanto più possibile tempo per avvicinarsi alla data in cui verosimilmente la SS 113 di Capo Skino di Gioiosa Marea potrà essere riaperta, sia pure a senso alternato, ed ecco che sarebbero venute meno le ragioni dell’emergenza e, pertanto, dell’esenzione del pedaggio autostradale.

Per i 12 milioni poi se ne ‘penza’, tanto in Italia ormai danno tutto a ‘cridenza’!
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Dichiarazione del presidente Raffaelele Lombardo su AUTOSTRADE SICILIANE

 02.12.09 - Abbiamo attivato per circa un miliardo di euro, 555 del POR FESR - il famoso Asse 6 - che finanzia come ben sapete progetti di sviluppo urbano in 26 aggregazioni di comuni che sono in Sicilia.
Nessuna polemica. Ci avevamo tentato. Forse il passo era molto più lungo della gamba, a
proposito di scadenze che intervenivano nel 2016 - mi pare si trattasse delle olimpiadi - abbiamo
portato a casa palla a volo e scherma, cosa che credo non sia assolutamente niente male.
E quanti lavori nelle infrastrutture e nei lavori pubblici!

Per esser chiari, intanto, voglio dirvi che ormai si è stabilizzato il quadro col Consorzio Autostrade
Siciliane che vanta il più alto numero di dipendenti a chilometro, cioè due dipendenti ogni
chilometro anziché un dipendente ogni 10 chilometri, ed è l’unica - mi dicono, anche se credo sia
una voce infondata e ritengo dovremmo accertarcene – struttura consortile, societaria, che gestisce
autostrade, in perdita nel nostro continente europeo.
Allora, cosa facciamo? Intanto, una volta che si sarebbe stabilizzato il quadro, facciamo una
società per azioni - vendiamo oltre che la gestione, gara di evidenza pubblica, stavolta pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e quant’altro - che acquisisca pagando, salvaguardando
il lavoro - faremo lavorare un po’ diversamente la gente, perché poi al tempo stesso succedono cose
incredibili, in quanto non ci sono ragionieri, progettisti in quel dato numero di dipendenti -, al fine di
investire quanto possiamo per fare alcune cose.

Esiste già, mi pare, uno studio di fattibilità per la grande tangenziale di Palermo e questa è una
cosa nella quale bisogna che si metta, il più presto possibile, la prima pietra, col privato che investe e
si fa pagare ad esempio un euro in modo tale che chi deve andare all’aeroporto Falcone e Borsellino
da Cefalù, piuttosto che deviare per Catania, vada appunto all’aeroporto. E’ un’opera da circa
ottocento milioni, in cui la parte pubblica se la cava con non più di un terzo di questa cifra.
Poi, c’è Gela già progettata, o la terza corsia della tangenziale di Catania; una seconda tangenziale
che il privato si carica per intero perché c’è molto traffico, con la collaborazione dell’ANAS che ci
fa inaugurare - sono privati che l’hanno fatto, ma anche questa era stata avviata da tempo come i
quaranta cantieri che ci sono in Sicilia e mi dicono il più alto numero, paralisi a parte, di cantieri e di
lavoratori nel sistema delle strade che l’ANAS registra in Italia. Il 9 invece era riferito
all’inaugurazione dell’ultimo tratto della Siracusa, cioè della Catania-Siracusa. Ed ancora, si
potrebbe parlare degli altri rami dell’Amministrazione, ma lo faremo un’altra volta.
Torno al tema di questo mio intervento.

Credo che il lavoro fatto, non da me, magari sono avvezzo, ci sono alcuni colleghi, cosiddetti
tecnici, che magari non tenevano un ritmo da 12, 9, 11 ore, però devo dirvi che ci sono risultati che
sono sotto gli occhi di tutti e forse abbiamo il limite e la mancanza di strumenti necessari per poterli
comunicare e farli conoscere ai cittadini.
Il voto sul Documento di programmazione economico-finanziaria ha concluso una lunga fase di
tensioni in questa Assemblea e nel dibattito politico che forse anche io avrò innescato. Chiedo scusa,
siamo qua certamente per correggere i nostri errori, ma non credo francamente che sia stato io ad
innescare questa lunga fase di tensioni e fibrillazioni.

Personalmente, non ho mai parlato, non voglio usare termini che francamente sono offensivi, non
sono né bestemmie, né calunnie, sono termini che suonano tanto male. Ebbene, non li ho mai
pronunziati né nelle emittenti televisive - ci vado poco in televisione -, né facendoli scrivere sui
giornali, né nelle piazze e neppure nei convegni all’interno dei teatri, dei cinema o delle ville.
C’è stato un voto che ha segnato un momento che mi consente di fare questo intervento e di
determinare delle scelte che comunque servono alla Sicilia. Vedete, con quella mole di lavoro e
magari potrebbe essere, dal punto di vista della produttività, quattro volte più importante, quando poi
uno sacrifica la serenità, il sonno, tanti rapporti importanti nella vita, anche come quelli tra le
persone più vicine, la famiglia, credo che produrre un quarto di quello che sarebbe uno standard
accettabile di produttività, sia veramente deludente.

http://www.facebook.com/note.php?note_id=189567392860&id=100000073904388&ref=nf
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QUANTI SONO I CASELLANTI DELLE AUTOSTRADE SICILIANE ?


06/08/2009 - Gli Agenti tecnici esattori, più comunemente chiamati casellanti, che realmente sono impiegati nelle Autostrade Siciliane per incassare il pedaggio, pagato ai caselli dagli utenti, sono solamente 225, meno di 1 al chilometro, meno di 9 a casello. In realtà sono i caselli che sono troppi, 1 ogni 10 chilometri, le barriere sono tante, 1 ogni 50 chilometri.

Nelle Autostrade Siciliane, attualmente a pagamento, sono presenti 23 caselli. Vediamo se è vero cominciando da Catania:- Catania San Gregorio, Acireale, Giarre, Fiumefreddo, Giardini Naxos, Taormina, Roccalumera, Messina Sud, Messina Nord, Villafranca, Rometta, Milazzo, Barcellona, Falcone, Patti, Brolo, Rocca Caprileone, S.Agata, Santo Stefano, Tusa, Castelbuono, Cefalu', Buonfornello. E' vero !

Di questi 4 sono barriere dove tutti i mezzi in transito sono trattati o in entrata o in uscita: Catania San Gregorio, Messina Sud, Messina Nord e Buonfornello. Una barriera ogni 50 chilometri !! Villafranca è un mini-svincolo a sistema aperto. I rimanenti 18 sono caselli tradizionali.

Bisogna prima fare chiarezza sul numero degli Agenti Tecnici Esattori presenti ai caselli, in quanto leggendo, notiamo che c'è molta confusione. Dobbiamo precisare se ragioniamo sul numero di casellanti che compongono l'organico mensile del casello, sul numero che viene impiegato nelle 24 ore o sul numero presente nel casello ogni turno. I numeri delle Autostrade Siciliane sono questi: l'organico mensile del casello è formato da 9 casellanti, 6 vengono impiegati nelle 24 ore e quindi solamente 2 sono quelli presenti ogni turno. Nei caselli dove risultano installate e funzionanti le casse automatiche, (S. Agata, Santo Stefano, Tusa, Castelbuono) il casellante presente ogni turno è solamente 1. Questi 4 caselli, 3 dei quali di recente inaugurazione, non hanno personale in organico. Sulla carenza di organico nei caselli di Santo Stefano, Tusa, Castelbuono e Cefalù, nei prossimi giorni, sarà pubblicato un nuovo post-verità. Come si evince, in questi caselli, 16 su 23 totali, non viene effettuato nessun conteggio di transiti, niente 450 transiti e nemmeno 650, viene schierato il personale minimo possibile sia che transiti un solo mezzo, sia che ne transitino 1.000 o più per varco.

Dove bisognerebbe, per accordi sindacali, calcolare le unità di casellanti necessari ogni turno, in base al numero dei transiti, sono le 4 barriere più Acireale, Giarre e Milazzo. Ma neanche in questo caso il conteggio di 450 o 650 è possibile in quanto viene schierato un casellante per ogni varco che si trova di fronte ad una coda continua. Per permettere al casellante le normali pause nelle 8 ore (andare in bagno per esempio) in barriera sono presenti 1 o 2 unità con il compito delle sostituzioni.

Gli Agenti Tecnici Esattori, abbiamo scritto in alto, sono 225 ad agosto 2009. A questo numero si arriva sommando ai 150 full-time in servizio all'esazione i 150 part-time che corrispondono a 75 full-time. 150+75= 225.

Le 4 barriere sono dovute alla costruzione separata della Messina - Catania e della Messina - Palermo, ai chilometri non a pagamento della circonvalazione di Messina e quindi al pedaggio diversificato. Le automazioni sulla Messina - Catania (casse automatiche) sono incomplete e non possiamo fare paragoni con i caselli ad alta automazione di Autostrade per l'Italia.

L'alta produttività (alla charlot di 800-900 transiti l'ora per pista del nord) che abbiamo letto in un link non può mai essere riferita ad una pista manuale gestita da un casellante neanche se questi si chiamasse Speedy Gonzales e gli utenti in transito fossero piloti di formula1, ma eventualmente ad una pista telepass perfettamente funzionante.

Concludiamo con la realtà di questi giorni: il poco numeroso esercito di casellanti delle Autostrade Siciliane, ad oggi 6 agosto 2009, non ha potuto godere delle ferie estive, in quanto, il battaglione di 150 stagionali, non è ancora stato ingaggiato. E intanto le code ai caselli impazzano !! Una situazione veramente paradossale.

http://slaconsorzioautostradesiciliane.myblog.it

Commenti

  1. Mendicanti, con dodici milioni di euro quante buche si potevano coprire nel manto stradale diventato un colabrodo con grandissimo rischio di mortali incidenti per gli utenti?-

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  2. Certo che facciamo schifo nessuno a reclamare per l'autostrada me-pa che è un colabrodo e tutta deviazioni però le multe per i divieti di velocità su tratti da secoli ristretti per lavori mai fatti arrivano.E dove vanno a finire questi soldi? nelle tasche dei nostri politici che si vedono solo al momento del voto, pens che anche loro qualche volta percorrono questa strada, e non si accorgono ell'abbandono e del declino in cui è tenuta questa nostra autostrada? Quello che a loro importa è che una volta aperta al traffico le manutensioni dovrebbero farsi da soli oppure aspettano le prossime elezioni per promeettere sempre e non mantenere mai

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  3. anonimo.non ci sono possibilità di lavoro ai caselli.ma io mi domando.perchè allora continuare a fare corsi a pagamento regionali naturalmente..illudere le persone facendo credere che ci sono possibilità?perchè non bloccare questi corsi?.

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