Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

BRIGA MARINA E PEZZOLO: “URGE L'IMMEDIATA MESSA A REGIME DI TUTTI I CORSI D’ACQUA E DEI CANALI”

Messina, 16/04/2010 - I cittadini dei villaggi Briga Marina (frazione Ponte Schiavo) e Pezzolo, in seguito alle le frane e agli smottamenti verificatisi in occasione dell’alluvione dell’1 ottobre 2009, che hanno prodotto notevoli disagi ed ingenti danni, che solo per circostanze fortunose non hanno causato vittime, espongono una serie di interventi previsti e attuati per la mitigazione del dissesto idrogeologico.
Ma urgentemente chiedono "un immediato ed efficace intervento di messa a regime di tutti i corsi d’acqua
e dei canali di scolo lungo la Sp 35 ed il necessario rifacimento del manto stradale per favorire l’incanalazione delle acque all'interno dei tombini, opere da considerarsi complementari agli interventi di sistemazione idraulica del vallone Canne". "La petizione, promossa dal Comitato "Uniti per Ponte Schiavo" e dall' Associazione "Uniti per Pezzolo" è già stata inviata ai vari Enti unitamente a 400 firme di cittadini. L'ing. Lo Monaco (Dirigente Protez. civile Region. ) ha dato la sua disponibilità a finanziare gli interventi in quanto coerenti con la OPCM 3815", come fa presente il dott. Dario Restuccia, Presidente del Comitato Uniti per Ponte Schiavo.
Ecco il documento:
COMITATO “UNITI PER PONTE SCHIAVO” ed ASSOCIAZIONE “UNITI PER PEZZOLO”


On. Raffaele Lombardo
Presidente Regione Sicilia
Commissario delegato emergenza alluvione
PALERMO
S. E. Dott. Francesco Alecci
Prefetto di
MESSINA

Ing. Pietro Lo Monaco
Dirigente Generale Protezione Civile Regionale
PALERMO

On. Giovanni Ricevuto
Oggetto: Regimazione acque Presidente della Provincia
S.P. 35 MESSINA

On. Giuseppe Buzzanca
Sindaco di Messina
Soggetto attuatore OPCM n. 3815
MESSINA

Dott. Agatino Pappalardo
Soggetto Attuatore gestione organiz. funzion.
MESSINA

Ing. Gaetano Sciacca
Capo Genio Civile Messina
MESSINA

Azienda Provinciale Foreste
MESSINA

Ing. Bruno Manfrè
Direttore Protezione Civile Prov.le
MESSINA

Dott. Lino Monea
Assessore Lavori Pubblici Provincia
MESSINA

Ing. Giuseppe Celi
Dirigente Difesa del Suolo
Prot. Civile - Viablilità I Distretto Provincia
MESSINA

I sottoscritti cittadini dei villaggi Briga Marina (frazione Ponte Schiavo) e Pezzolo

PREMESSO

- che nei sopradetti villaggi, le frane e gli smottamenti verificatisi in occasione dell’alluvione dell’1 ottobre 2009, hanno prodotto notevoli disagi ed ingenti danni che solo per circostanze fortunose non hanno causato vittime;
- in conseguenza di ciò l’OPCM n. 3815 del 9 ottobre 2009 ha contemplato anche tali villaggi tra quelli colpiti dagli eventi alluvionali per i quali si rendono necessari interventi di messa in sicurezza;

ESPONGONO QUANTO SEGUE

Il primo intervento di mitigazione del dissesto idrogeologico cui è stato dato seguito, grazie alla mobilitazione dei residenti costituitisi in Comitato spontaneo, è quello relativo alla sistemazione idraulica del vallone Canne a Ponte Schiavo, iniziato nel mese di dicembre 2009 e diretto dal CAS.
I lavori, tuttora in corso d’esecuzione, proseguiranno lungo tutta l’estensione del vallone fino al punto piu’ a monte, in corrispondenza del tratto di Strada Provinciale n. 35 (località S.Placido Calonerò) franato nel mese di gennaio 2009.
Si fa presente che la SP 35 collega i villaggi di Ponte Schiavo, S.Placido Calonerò e Pezzolo ed è di competenza della Provincia Regionale di Messina.
I vari nubifragi che si sono abbattuti sui nostri villaggi nel corso degli anni hanno sempre causato gravissimi problemi a causa delle frane e dei detriti che, percorrendo a velocità il sopradetto vallone, trovano sbocco lungo la via Comunale di Ponte Schiavo ed invadono le abitazioni poste lungo questa strada.
Anche in occasione dell’ultimo nubifragio verificatosi nella notte del 10 Marzo 2010, nonostante le opere di messa in sicurezza in atto, un’elevata quantità di fango, pietre e detriti si è riversata in strada ed alcune abitazioni sono state allagate.
Si aggiunga che è in atto un pericoloso smottamento nella parte a monte del vallone Canne, (sul quale sono imminenti i relativi interventi di messa in sicurezza), che desta forte preoccupazione e che ha anche un ruolo causale in tale drammatica situazione.
A parere dei sottoscritti cittadini, la causa principale del verificarsi di tali eventi è da addebitare alla mancata o non corretta regimazione delle acque lungo la SP 35 da parte della Provincia Regionale (dal villaggio di Pezzolo sino a Ponte Schiavo). I canali di scolo delle acque, infatti, sono costantemente intasati da vario materiale, per lo più arboreo e detritico, ed anche il manto stradale non ha la pendenza idonea a consentire il deflusso delle acque nei tombini posti a margine della strada che, se funzionanti, incanalerebbero l’acqua piovana nei vari torrenti della zona. Dalla mancata o non corretta manutenzione di tali canali di scolo e cunette deriva dunque che le acque che scorrono lungo la SP35, in occasione di piogge, non potendo sfruttare i canali di scolo e i tombini per i motivi sopradetti, si riversano sul vallone Canne ad una folle velocità ed in quantità impressionante, tale da non consentire un regolare deflusso lungo il vallone, con l’ulteriore effetto di provocare le frane e gli smottamenti sopradetti. In tali occasioni, la SP 35 si trasforma in un fiume in piena, anche a causa delle non corrette pendenze, creando anche un pericolo per gli automobilisti che la percorrono.
Si fa presente che già nel mese di agosto 2008 alcuni cittadini hanno segnalato tale drammatica situazione al Presidente della Provincia di Messina ed all’Ing. Giuseppe Celi Dirigente Viabilità Provincia di Messina, mediante una sottoscrizione, rimasta tuttavia senza alcun esito.

Si è inoltre appreso dalla stampa che S. E. il Prefetto di Messina in data 1 febbraio 2009, in risposta ad una nota del Consigliere Provinciale Sig. Roberto Cerreti con la quale veniva denunziato lo stato di abbandono delle vie di deflusso delle acque lungo la Sp 35, ha richiesto alla Provincia Regionale di Messina informazioni sui provvedimenti adottati dall’ente per il superamento delle criticità in atto. Lo stesso Consigliere Provinciale ha formulato ancora in data 26-01-2010 un’interrogazione all’ Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici, con la quale ha chiesto di conoscere le determinazioni dell’Amministrazione Provinciale in merito all’adozione degli interventi necessari per garantire la funzionalità e la manutenzione di cunette e tombini lungo la SP 35.
Reputiamo anche utile fare presente che già un abitante del villaggio di S.Placido Calonerò, che ha subito danni in seguito ai nubifragi trascorsi, ha posto la questione oggetto della presente petizione all’attenzione degli Enti competenti (Provincia compresa) e che, in risposta alla citata segnalazione, in data 17 febbraio 2009 una nota dell’Ispettore Dipartimentale Forestale Dott. Di Vincenzo (che il cittadino ha messo a nostra disposizione e che si allega), evidenziava lo stato di cattiva regimazione delle acque lungo la SP35. Tale nota di risposta, sebbene descriva lo stato di cattiva regimazione di un solo tratto di SP35, (visto che l’indagine è stata evidentemente circoscritta alla zona di residenza del cittadino che ha esposto il problema) è da ritenersi un importante documento che suffraga la fondatezza delle nostre richieste.

Si ribadisce che l’entità degli smottamenti, dei detriti e conseguentemente dei disagi che la popolazione patisce da anni, sono tali da non poter essere più sottovalutati e che il persistere di questo stato di incuria lungo la Sp 35 potrebbe, in un futuro neanche tanto lontano, causare danni ancora piu’ gravi e rilevanti a persone o cose. E’ dunque evidente che senza il necessario vitale intervento, si rischia di vanificare i lavori di sistemazione idraulica in corso lungo il vallone Canne.
La criticità della situazione sopra esposta e l’intensificarsi, in questi ultimi mesi, di gravi fenomeni di dissesto del territorio, rendono quindi non più procrastinabile da parte degli Enti competenti, l’adozione di atti amministrativi ed interventi tecnici idonei a dare sicurezza ai villaggi interessati, nella consapevolezza che ulteriori ritardi od omissioni non potrebbero trovare più giustificazione sotto il profilo delle responsabilità.
Tutto ciò premesso,

SI CHIEDE

un immediato ed efficace intervento di messa a regime di tutti i corsi d’acqua e dei canali di scolo lungo la Sp 35 ed il necessario rifacimento del manto stradale per favorire l’incanalazione delle acque all’interno dei tombini, opere da considerarsi complementari agli interventi di sistemazione idraulica del vallone Canne.
A parere dei sottoscritti, tale intervento, vista l’urgenza, può e deve essere iniziato prima dell’avvio dei lavori di rifacimento della SP35 nel tratto franato in località S.Placido Calonerò, i cui lavori sono ancora da appaltare.
A tal fine si propone, se ritenuto opportuno, vista la disponibilità dimostrata e la competenza del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, di sfruttare i fondi stanziati a seguito dell’alluvione dell’1 ottobre 2009 per le opere necessarie e di considerarle prioritarie e di primaria importanza per la tutela dell’incolumità pubblica dei cittadini residenti nei sopradetti villaggi.

Si allegano:
- Foto attestanti lo stato dei tombini lungo la SP 35.
- Nota di S.E. Prefetto di Messina.
- Petizione dei cittadini nel mese di Agosto 2008.
- Interrogazione Consigliere Provinciale Cerreti.
- Nota del Distaccamento Forestale Colle S. Rizzo.

In attesa di un Vostro riscontro, si porgono distinti saluti.

MESSINA, 13-04-2010

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