Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

LIPARI, EX LAVORATORI DELLA POMICE: “SE D’AMBRA HA I SOLDI, PRIMA PAGHI QUANTO CI DEVE”

Lipari (Me), 15/04/2010 - In merito a quanto scritto dalla giornalista Elisabetta Raffa, sul quotidiano MF Sicilia di ieri, martedì 13 aprile, avremmo un paio di concetti da ribadire. Noi, ex lavoratori della pomice non riusciamo a capire come il nostro ex datore di lavoro, dr. Vincenzo D’Ambra, possa pensare di investire cifre come 1.000.000,00 di euro per la messa in
sicurezza della zona di Porticello, quando a noi non ha ancora pagato il TFR: solitamente si paga subito dopo il licenziamento (è un diritto dei lavoratori) ma per noi non è stato così e dopo quasi 3 anni dalla data di fine rapporto, ancora non abbiamo avuto nulla e siamo stati anche costretti a rivolgerci ad un legale, per rivendicare un nostro diritto.

Tra l’altro, il Presidente e Liquidatore della Pumex S.p.A. ha presentato, nel corso dello scorso anno, un primo concordato che è stato rigettato e subito dopo un secondo che è ancora in itinere ed intanto, non ci ha ancora pagato ciò che ci deve ed inoltre scopriamo anche da un quotidiano, che il nostro ex datore di lavoro è pronto ad investire una cifra così alta, mentre ha sempre detto “NON HO SOLDI”, certo questo ci sembra molto strano ed improbabile, ma questa è sicuramente una grande beffa, non si può giocare così con il pane degli altri, soprattutto se si pensa che queste affermazioni vengono pubblicate il giorno prima o addirittura lo stesso giorno di incontri importanti per la nostra ricollocazione.

Pertanto, se così come lui ha dichiarato ha i soldi per la messa in sicurezza, prima paghi ciò che deve a noi ex lavoratori, cioè il nostro TFR che ripetiamo con forza sono soldi nostri che, non possono essere messi a disposizione di nessuno, né per impiegarli per progetti personali, né per fantomatici e misteriosi progetti di messa in sicurezza o altro. (Comunicato ex lavoratori della pomice, Lipari)

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