
Messina, 22/04/2010 - In riferimento alle dichiarazione dell’On. Ferdinando Latteri sulla nomina dell’Ufficio politico del Movimento per le Autonomie in Provincia di Messina, in linea con quanto affermato da tanti esponenti del partito in questi giorni, mi permetto di intervenire precisando che l’idea di un partito autonomista di impronta popolare, che valorizzi le anime del territorio e dia il giusto
riconoscimento all’operato di dirigenti e amministratori, è stato sempre motivo di grande impegno da parte non solo del commissario Lo Monte ma anche dei deputati regionali e di un’intera classe dirigente della Provincia di Messina.
La costituzione dell’Ufficio politico del partito e degli altri organi comunali e regionali nei quali sono rappresentati territori, categorie, amministrazioni, associazioni e non ultimo il mondo universitario, - afferma Romano - è la prova di un alto profilo, aperto al contributo di tutti e attestazione generosa di un percorso virtuoso di partecipazione democratica, all’interno del MPA, in linea con l’azione dell’On. Carmelo Lo Monte e dell’On. Raffaele Lombardo.
La crisi dei partiti e la scarsa partecipazione dei cittadini alla vita politica del Paese, è ulteriore prova della bontà dell’iniziativa dei dirigenti provinciali che hanno colto la sfida importante di rendere viva e incisiva, un’esperienza alternativa alle tradizionali logiche dei partiti. Non è possibile oggi guardare al futuro, pensando al passato – continua Romano. Per troppo tempo i territori della Sicilia, hanno subito, ingerenze esterne dai partiti, con scelte sempre verticistiche o “romancentriche” viceversa, l’MPA nasce come partito autonomista, rispettoso dei territori, delle tradizione e delle autonomie locali.
Le scelte del Commissario Lo Monte, – conclude il deputato regionale - hanno contribuito al dialogo e alla partecipazione auspicata da tempo, a sostegno dell’interesse del territorio provinciale, ritenendo non più necessaria la costituzione di correnti o “capi tribù” ma casomai l’impegno di “padri nobili” che aiutino a far crescere una nuova classe dirigente.
si quella per esempio dei nebrodi
RispondiEliminaIl volto nuovo di Romano mi rassicura. Diciamo a Latteri di andare in pensione...non vogliamo essere colonizzati da un catanese anche se natio dei nostri lidi.
RispondiEliminaRomano ineleggibile alla carica di deputato dell'Ars.......... forse meglio Catalano a rappresentare la Provincia di Messina
RispondiEliminaI deputati dell'assemblea regionale siciliana non possono contemporaneamente assumere l'incarico di sindaco e assessore di un comune, compreso nel territorio della regione, con popolazione superiore a ventimila abitanti. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che ha così dichiarato in parte illegittima la legge sulle elezioni dei deputati dell'Ars così come modificata, sotto il profilo delle incompatibilità e delle ineleggibilità, dalla legge regionale n.22 del 2007.
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