Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SANITA': DIFFIDATA LA 'CASA DI CURA NOTO'. RUSSO: "FATTI INACCETTABILI"

PALERMO, 16 apr 2010 (SICILIAE) - L'assessorato regionale della Salute ha diffidato la casa di cura Noto Pasqualino a eliminare entro cinque giorni la causa della grave non conformita' rilevata in ordine ai requisiti organizzativi necessari per il mantenimento dello status di soggetto accreditato, pena la revoca dell'accreditamento istituzionale.

Il provvedimento, a firma del direttore del dipartimento attivita' sanitarie Mario Zappia, e' conseguente agli accertamenti effettuati dai Nas del Comando Carabinieri per la tutela della salute di Palermo dai quali e' risultato in servizio gia' dal 2000, in qualita' di medico specialista di medicina interna, un uomo sprovvisto di laurea in Medicina e Chirurgia e specializzazione in medicina interna.

"Non e' tollerabile ne' ammissibile - ha subito commentato l'assessore regionale per la Salute Massimo Russo - che la salute dei cittadini sia stata esposta a grandi rischi per il fatto che non sono state effettuate le necessarie verifiche sui titoli abilitativi. Ringrazio i Nas per la loro preziosa attivita' che ancora una volta porta alla luce episodi di mala sanita' sui quali abbiamo il dovere di intervenire con il necessario rigore, adottando tutti i provvedimenti consentiti dalla legge. Mi auguro che si tratti di un caso isolato ma continueremo a sviluppare il sistema dei controlli e a far doverosamente valere il principio della responsabilita'".

L'assessorato ha incaricato l'Asp di Palermo di verificare l'attuale sussistenza di tutti i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici della casa di cura palermitana in conformita' alle disposizioni contenute nel decreto assessoriale del 2002. L'Asp dovra' anche acquisire la documentazione sanitaria concernente la presenza in servizio e le prestazioni erogate dal finto medico fin dalla data della sua assunzione per determinare l'entita' del danno economico derivante dall'accertata illegittimita'.

Il dipartimento attivita' sanitarie rende noto che saranno fatte accurate verifiche per valutare l'eventuale gravita' del danno procurato dalla inappropriata assistenza ai pazienti.
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SANITA': "PASSI", CHIARI SEGNALI DI MIGLIORAMENTO PER LA SICILIA

PALERMO, 16 apr 2010 (SICILIAE) - Ecco in estrema sintesi le principali voci contenuto nel rapporto "Passi" presentato oggi a Palermo alla presenza dell'assessore regionale per la Salute Massimo Russo.

Percezione dello stato di salute: il 60% ritiene buono o molto buono il proprio stato di salute, mentre solo poco piu' di un quarto (27%) dei soggetti con almeno una patologia severa ha una percezione positiva del proprio stato di salute.

Attivita' fisica: e' completamente sedentario il 41% del campione.

Solo in poco piu' di un quarto dei casi, i medici si informano e consigliano genericamente di svolgere attivita' fisica.

Abitudine al fumo: quasi un siciliano su tre (30%) tra gli intervistati si dichiara fumatore e il 17% ex fumatore. Quasi tutti gli ex-fumatori hanno smesso di fumare da soli. Il 57% degli intervistati riferisce che, sul luogo di lavoro, viene rispettato il divieto sul fumo, mentre il 31% dichiara che nelle proprie abitazioni e' permesso fumare "ovunque" (5%) o in "alcune zone" (30%).

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari: il 38% del campione siciliano e' in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 12%: un dato superiore alla media nazionale. L'eccesso ponderale e' trattato nel 25% dei casi con dieta. Il consumo di frutta e verdura e' diffuso, anche se solo l'8% aderisce alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno: un'abitudine scarsamente diffusa in particolare nelle persone tra i 18-34 anni.

Consumo di alcol: si stima che meno della meta' della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche e il 7% abbia abitudini di consumo considerate a rischio. Gli operatori sanitari si informano solo raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all'alcol e consigliano raramente di moderarne il consumo.

Sicurezza stradale: l'uso dei dispositivi di sicurezza risulta ancora insoddisfacente: il 74% delle persone intervistate dichiara di utilizzare con continuita' la cintura anteriore, mentre la cintura di sicurezza sui sedili posteriori viene utilizzata sempre solo dal 6% degli intervistati. L'8% degli intervistati dichiara di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente all'intervista mentre il 4% di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza.

Infortuni domestici: non e' elevata la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico: il 95% degli intervistati ritiene questo rischio basso o assente. La percentuale degli intervistati che ha ricevuto informazioni sugli infortuni domestici, da medici o altri operatori sanitari, e' limitata al 20%: tra questi, il 40% ha messo in atto misure per rendere piu' sicura la propria abitazione.

Vaccinazione antinfluenzale: in media, il 51% delle persone tra i 18 e i 64 anni con almeno una patologia cronica si e' vaccinata nella stagione 2007-2008.

Rischio cardiovascolare: si stima che sia iperteso piu' di un quinto della popolazione siciliana tra i 18 e 69 anni; il 77% di tale popolazione e' in trattamento farmacologico. All'11% non e' mai stata misurata la pressione arteriosa. Il 28% del campione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia e, tra questi, il 33% dichiara di essere in trattamento farmacologico. Circa una persona su tre (31%) dichiara di non aver mai misurato il colesterolo. La carta del rischio cardiovascolare e' ancora scarsamente utilizzata da parte dei medici.

Sintomi di depressione: in Sicilia il 7% delle persone intervistate riferisce di aver avuto, per almeno due settimane consecutive, nei 12 mesi precedenti l'intervista, sintomi di depressione. Le donne, i meno giovani, le persone con difficolta' economiche, quelle affette da patologie croniche e quelle senza un lavoro continuativo, sono i soggetti maggiormente a rischio.

Screening neoplasia del collo dell'utero: In Sicilia il 65% delle donne tra 25 e 64 anni ha effettuato il pap test negli ultimi tre anni come raccomandato dalle linee guida.

Screening neoplasia della mammella: soltanto il 51% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato una mammografia negli ultimi due anni come raccomandato.

Screening tumore del colon retto: appena il 12% degli ultracinquantenni ha eseguito un test per la diagnosi precoce dei tumori colorettali a scopo preventivo.
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SANITA': PRESENTATO IL "PASSI". RUSSO: 'LA PREVENZIONE FUNZIONA'



PALERMO, 16 apr 2010 (SICILIAE) - E' ulteriormente migliorato il ricorso dei siciliani alla diagnosi precoce oncologica, confermando cosi' il trend emerso nell'anno precedente. La percentuale di sovrappeso e obesita' invece continua ad essere superiore alla media nazionale. Si e' ridotto il consumo "a rischio" di alcol, rimane piu' o meno stazionaria la percentuale dei fumatori (30%).

Sono alcuni dei pregi e dei difetti nelle abitudini dei siciliani, fotografati dal rapporto regionale "Passi" (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), programma promosso dal ministero della Salute per porre al centro degli interventi di sanita' pubblica e di prevenzione i bisogni e le esigenze dei cittadini.

I dati, confrontati con quelli dell'anno precedente, fanno registrare un generale miglioramento che puo' essere messo in relazione alle attivita' di contrasto avviate in tutta la Regione nell'ambito del Piano regionale della prevenzione.

"La prevenzione e' uno dei capisaldi della riforma sanitaria - ha detto l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo -.

Investire nella prevenzione e' molto piu' utile per la salute dei cittadini perche' e' dimostrato che l'insorgenza di molte malattie puo' essere ridotta mediante l'adozione di corretti stili di vita: in molti casi, come per alcune patologie tumorali, la diagnosi in fase precoce, o addirittura preclinica, permette un trattamento piu' efficace e un miglior esito finale. Ci sono perfino importanti risvolti economici per il sistema sanitario poiche' le attivita' di prevenzione, pur essendo rivolte a un maggior numero di persone, hanno un costo molto inferiore a quello necessario per la diagnosi e la cura della patologia che si cerca di prevenire.

Proprio per questo abbiamo gia' intensificato la nostra azione in questa direzione e continueremo a dare sempre piu' importanza alla prevenzione".

I piani di prevenzione sono coordinati dalle Asp attraverso le unita' di educazione alla Salute, i dipartimenti di prevenzione e i distretti. Gli ambiti di intervento gia' in atto riguardano la prevenzione del rischio cardiovascolare, delle recidive di accidenti cardio e cerebrovascolari, del sovrappeso e dell'obesita', del diabete di tipo II, degli incidenti stradali, degli incidenti domestici e degli infortuni sul lavoro.

L'indagine e' stata coordinata in Sicilia dal Dipartimento attivita' sanitarie e osservatorio epidemiologico, in collaborazione con il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della Salute dell'Istituto Superiore di Sanita' e i Dipartimenti di prevenzione delle nove Aziende sanitarie provinciali.

Il sistema prevede la raccolta continua di dati sui principali fattori di rischio comportamentali per la salute e sull'adozione di misure di prevenzione da parte della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni. In Sicilia e' stato intervistato un campione casuale di 1374 persone, selezionato dalla lista delle anagrafi sanitarie delle Asp della Regione. Il 50% degli intervistati e' rappresentato da donne. L'eta' media del campione e' di 42 anni.

Una persona su due ha un lavoro regolare, il 55% del campione regionale ha un livello di istruzione alto (laurea o diploma scuola superiore).

Commenti

  1. anche io sono stata operata per un calcolo al rene e alla clinica noto mi hanno sbagliato il classico itervento e non mi hanno tolto nulla ma io ho gia denuziato il fatto tramite un legale spero di ottenerre giustizia dopo quello che sto ancora passando mi devo rioperare a causa della loro incompetenza e dall 8 marzo che soffro e ancora sto soffrendo per i frequenti dolori non vedo l ora di guarire al piu presto. Anna Ternullo

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