
Furnari (Me), 22/05/2010 - Ancora un ennesimo furto del nobile materiale in danno della società R.F.I. sventato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto che, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno assicurato alla giustizia due malfattori responsabili di furto di rame in danno di due Stazioni ferroviarie della zona tirrenica.
A finire in manette, sono stati due cittadini di nazionalità rumena, entrambi dimoranti nella zona falcata di Messina: CODREANU Ciprian Claudiu, nato in Romania cl. 1981, operaio, già noto alle Forze dell’Ordine e SERBAN Vasile nato in Romania cl. 1960.
I due prevenuti, come detto, sono stati sorpresi nel tardo pomeriggio di ieri da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto che stava espletando un posto di controllo nei pressi del bivio San Filippo del Comune di Furnari (ME).
I Carabinieri, proprio nel corso del servizio di prevenzione, hanno notato due persone che viaggiavano bordo di un mezzo furgonato che si atteggiavano con fare sospetto; a quel punto pertanto, i militari dell’Arma hanno intimato l’ALT procedendo al controllo di polizia.

Nel corso della perquisizione veicolare, i militari dell’Arma rinvenivano nel vano posteriore del mezzo ben 140 pezzi di cavi di rame, per una lunghezza complessiva di circa 70 metri, del valore di circa un migliaio di €uro.
Dai primi accertamenti effettuati sui cavi, i Carabinieri accertavano che si trattava di materiale utilizzato dalle ferrovie e, pertanto, al fine di definire l’esatta provenienza della refurtiva recuperata, contattavano personale della società RFI.
Nel corso degli accertamenti successivi emergeva che tutto il materiale rinvenuto era stato asportato presso le Stazioni ferroviarie di Falcone e Furnari dove i due rumeni avevano razziato i cavi utilizzati per i carichi di tensione della rete elettrica della ferrovia.
Per i due malfattori scattavano quindi le manette con l’accusa di furto aggravato in concorso e su disposizione dell’Autorità giudiziaria, gli stessi venivano accompagnati presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
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