Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

GIOIOSA MAREA, SS 113 CAPO SKINO. DIBENNARDO MORMORÒ: NON PASSA LO STRANIERO

Gioiosa Marea, 14/05/2010 – I lavori procedono ‘regolarmente’ sul tratto di SS 113 di Capo Skino dove alcune frane sin dal 2004 hanno reso inagibile ed intransitabile la strada nazionale che collega Gioiosa Marea al versante tirrenico messinese: S. Giorgio di Gioiosa Marea, Patti, svincolo autostradale, etc. Dopo anni di isolamento e dopo vari periodi di totale chiusura al traffico del transito su quella strada, con una azione clamorosa di ‘popolo’, si è addivenuti allo ‘sblocco’ della vicenda e all’avvio dei lavori per la messa in sicurezza e il ripristino della SS 113 Capo Skino-Calavà.


Già nei mesi scorsi l’ing. Dibennardo, dirigente regionale Anas e responsabile dell’esecuzione dei lavori su quella strada, aveva parlato chiaro: “In seguito ad un sopralluogo da svolgersi in primavera sapremo se sarà possibile riaprire la strada al transito su una sola corsia e per i soli residenti in Gioiosa Marea”.

Ora, dopo il sopralluogo di ieri, la sentenza è stata emessa: “I lavori procedono regolarmente ma non sarà possibile riaprire il transito neppure su di una sola corsia”.

Questo in quanto la sede stradale in più punti ha evidenziato ulteriori segni di cedimento, richiedendo varianti in corso d’opera che se da un lato non consentono la riapertura, dall’altro allungano i tempi di ‘lavorazione’.

Distinguendo in tre diverse frane quelle che tengono chiusa la SS 113 di Capo Skino di Gioiosa Marea si può dire che procedono regolarmente i lavori relativi alla ‘frana 2004’, da quell’epoca rimasta interrotta per esaurimento delle ‘scorte’ di denaro, che non consentirono il completamento dei lavori previsti.

Quindi avvenne la frana che viene definita ‘2007’: anche questa sembrerebbe in linea col cronoprogramma.

Quella che invece non consentirebbe la riapertura è la voragine apertasi nel 2009, un vero e proprio sprofondamento della sede stradale sulla SS 113, tra la ‘frana 2004’ e la ‘2007’. Voragine in seguito allargatasi, dentro alla quale perdette la vita un povero clochard, un ciclista senzatetto, che ora ‘riposa’ nel cimitero di Gioiosa Marea, senza nome e senza memoria.

Anche per l’estate 2010, dunque, non sarà possibile riaprire il transito sulla SS 113. Proprio nell’imminenza della nuova stagione turistica, ora che l’inaugurazione di una imponente struttura alberghiera offre a Gioiosa Marea l’opportunità di ospitare gruppi di turisti stranieri.

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