Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”
Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”
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Nebrodi e Dintorni
BAARIA FILM FESTIVAL. “La Sicilia e le altre isole”. Dal 2 al 6 luglio 2025. Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi. 23/06/2025 - Il Baarìa Film Festival (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In Arcipelaghi , sezione competitiva di lungometraggi, figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025: Old Fox del regista taiwanese Ya-chuan-Hsiao , romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta , Under the Volcano del polacco Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...
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che faranno i comuni?
RispondiEliminaquale adempimento è da seguire?
adranno a casa i precari?
oppure, basta con l'assistenzialismo, e cercatevi un lavore, non siete altro che dei racomandati.......................
Norma impugnata dal Commissario dello Stato....
RispondiEliminaUn plauso al Commissario dello Stato....
Basta con i precari (RACCOMANDATI)in Sicilia.... Sono anni che per colpa dei precari gli Enti Locali non bandiscono concorsi.
Smettetela di difenderli, che vadano a cercarlo il lavoro e guadagnarselo come ho fatto io e tanti altri, e tutti coloro che continuano a farlo.
nonè vero!!!!!!!! sono necessari e lavorano.E' la regione sicilia che ha intrattenuto questo tipo di rapporto di lavoro molto anomalo:Loro sono delle vittime,vittime del clientelismo politico.Ricorda il lvoro è un diritoo,ne abbiamo diritto tutti!!
RispondiEliminaArt.1 della Costituzione
RispondiEliminaL’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro.
Art.4 della Costituzione
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro …………………………
Il diritto al lavoro sancito dall’art.4 della Costituzione non implica che un cittadino disoccupato possa pretendere dallo Stato la creazione di posti di lavoro.
Sono vittime del clientelismo polico, è vero!
Non dimentichiamo che sono complici dei politici che hanno creato il precariato.
Comunque, se la loro intenzione fosse stata quella di fuoriuscire dal precariato, stanne sicuro che avrebbero cercato altro lavoro.
Siccome a questi soggetti fa comodo essere considerati dei precari e buona parte, svolgono in nero una seconda attività lavorativa quindi malgrado le loro lamentele sono sicuro che c'è chi economicamente sta peggio di loro.
Finiamola di farle apparire solo delle vittime del clientelismo politico è giunta loro che anch'essi vadano a cercarselo un lavoro.
Concordo con l'anonimo di prima quando sostiene che precario equivale a dire raccomandato politico.
Mi dispiace per loro, ma ci sono padri di famiglia che hanno perso il lavoro che sono troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per trovarne un altro, che pensino anche a loro una volta tanto.
RispondiEliminaMa vogliamo finirla una volta per tutte con questi precari??
RispondiEliminaDa quanti LUSTRI si continua a fare politica su questa gente illudendola e disilludendola continuamente??
Se sono utili assumiamoli una volta per tutti, se non sono utili mandiamoli a casa e i MILIARDI di euro che la Regione spende per loro ogni anno investiamoli in cose utili a tutti i contribuenti.
Ma prima di mandare a casa i precari, scusatemi gente, mandiamo a casa tutta la politica o se vogliamo chiamiamola casta o la piccola borghesia de XXI secolo, che ha creato tutto sto schifo, ma mandiamoli a casa tutti, e portiamo al governo gente che fino ad oggi ha fatto lavori umili come muratore e pastore, nulla da togliere a questi mestieri nobili, come nobile è tutta la gente che li pratica, che ha conosciuto la fatica di guadagnarsi un pezzo di pane, e mandiamo a casa finalmente sta piccola borghesia da strapazzo fatta di gente che se gli guardate le mani la seta gli invidierebbe la loro morbidezza e la loro lucidità, mandiamo loro prima a casa, e smettiamola di parlare di precari!
RispondiEliminaGrazie
SONO DIPENDENTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A TEMPO INDETERMINATO, LAUREATO, HO FATTO 18 CONCORSI IN GIRO PER L’ITALIA FACENDO LA MIA GAVETTA.
RispondiEliminaNON TROVO ASSOLUTAMENTE GIUSTO CHE TUTTI I PRECARI DELLA P.A. ABBIANO UN CONTRATTO A TEMPO INDERMINATO PER TANTI MOTIVI.
1) PER FARE PARTE DELLA P.A. COME CITA L’ART 97 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA, BISOGNA FARE UN REGOLARE CONCORSO PUBBLICO APERTO A TUTTI QUELLI CHE ABBIANO OVVIAMENTE I REQUISITI E NON AI SOLI PRECARI, CHE SONO DIVENTATI UNA VERA E PROPRIA CASTA, POI COME NON RICORDARE IN MERITO L’ART. 3 DELLA COSTITUZIONE (UGUAGLIANZA FORMALE E SOSTANZIALE).
2) QUASI TUTTI GLI LSU NON HANNO UN TITOLO D’ISTRUZIONE O MEGLIO DIPLOMATI CON LE SCUOLE PARITARIA A BUON PREZZO.
3) AFFONDATE L’ECONOMIA SICILIANA SENZA DARE NESSUN CONTRIBUTO ALLA SOCIETA’, A PARTE LITIGARE DAVANTI IL PUBBLICO.
4) NEI COMUNI I DIPENDENTI SONO PIU’ NUMEROSI DELL’UTENZA.
5) NON CAPISCO COME MAI LA CORTE COSTITUZIONALE POSSA APPOGGIARE L’EVENTUALE STABILIZZAZIONE, SPERIAMO NO.
6) NON SAPETE COSA SIGNIFICA STUDIARE PER UN CONCORSO, VINCERLO CON LE PROPRIE CAPACITA’ , ANDARE IN UNA CITTA’ CHE NON CONOSCETE E METTERVI IN GIOCO, INVECE AVETE SEMPRE VEGETATO NELLA VOSTRA CITTA’.
ADESSO BASTA TUTTI A CASA, CONCORSI PER TUTTI E BRUNETTA SANTO SUBITO…