Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

PRESIDENTE LOMBARDO: “CON RIFERIMENTO A 'REPUBBLICA' HO RIFERITO QUANTO SI SENTE DA PIÙ PARTI IN AMBIENTI DEL PDL E UDC”

PALERMO, 14 mag 2010 (SICILIAE) - Con riferimento a quanto apparso sulle pagine di Repubblica preciso di avere semplicemente riferito quanto si sente con grande sicumera da piu' parti in ambienti del PDL e dell'UDC e cioe' che qualora venisse rimossa "l'anomalia siciliana" e dovessero cadere il Governo e l'Assemblea Regionale Siciliana, si aprirebbe fatalmente la strada verso elezioni politiche anticipate.
Nelle mia parole non c'era assolutamente alcun riferimento alla figura del Presidente Berlusconi quale "mandante" delle inchieste e degli attacchi mediatico - giudiziari di cui sono bersaglio.

Semmai ho specificato come la propagazione di una notizia - infondata - come quella pubblicata mercoledi' scorso da Repubblica sarebbe stata utilizzata certamente come argomento di discussione con il Presidente Berlusconi, all'interno del PDL, per segnalare una ipotetica debolezza del mio governo.

Preciso inoltre di avere provveduto ad inviare una richiesta di rettifica a "il Fatto quotidiano" relativamente ad alcune frasi che mi sono state attribuite nell'edizione di oggi. Infatti, al di la' del confronto politico anche aspro, non ho pronunciato termini offensivi ne' per il Presidente del Senato, ne' per il Ministro della giustizia. Mi sono invece limitato a disapprovare la scelta - pur legittima - del Ministro Scajola di non rispondere ai magistrati di Perugia senza - anche in questo caso - esprimere parole offensive nei suoi confronti.
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