Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

SANITA': TERAPIA DEL DOLORE. RUSSO, "LA SICILIA STA CRESCENDO"

PALERMO, 28 mag 2010 (SICILIAE) - "Il controllo del dolore e la disponibilita' di cure palliative adeguate rappresentano uno degli obiettivi prioritari della Sicilia. Abbiamo elaborato una programmazione per l'assistenza ai malati in fase terminale con l'organizzazione della "rete regionale per le cure palliative e la terapia del dolore". La legge nazionale, approvata recentemente, e' una porta aperta alla speranza di tanti pazienti che vedono la possibilita' concreta di uscire fuori dal tunnel del dolore che rappresenta una vera e propria "malattia nella malattia".

Lo ha sottolineato l'assessore per la Salute della Regione siciliana, Massimo Russo, alla vigilia della "Giornata nazionale del sollievo", manifestazione in programma per domenica 30 maggio, promossa dal ministero della Salute per informare e sensibilizzare gli operatori sanitari ed i cittadini sulla cultura del sollievo e della sofferenza fisica e morale dei malati piu' gravi che non possono piu' giovarsi di cure mirate alla guarigione.

In Sicilia oltre 12.000 persone ogni anno affrontano la fase terminale di una malattia neoplastica ed altre 13.000 per malattie da cause diverse. La maggior parte di esse necessita di piani personalizzati di cura ed assistenza in grado di garantire la migliore qualita' di vita durante gli ultimi mesi.

"La Sicilia - ha proseguito l'assessore Russo - e' ancora indietro rispetto ad altre regioni ma per colmare il divario l'assessorato sta investendo risorse umane ed economiche per la creazione degli "hospice" e per lo sviluppo delle cure domiciliari. Gli ultimi numeri sono gia' confortanti: ci sono otto "hospice" funzionanti, altri sette sono in fase di realizzazione, nella quasi totalita' delle province dell'isola si effettuano trattamenti domiciliari palliativi che le Asp avranno cura di implementare ulteriormente. Nei prossimi mesi investiremo ancora per sviluppare la cultura del sollievo perche' sono convinto che uno degli obiettivi di un sistema sanitario efficiente deve essere quello di garantire la qualita' della vita ma anche la qualita' della morte. Mi auguro che anche l'opinione pubblica possa appropriarsi quanto prima di questa cultura e che ci si abitui a parlare comunemente di questi problemi".

gm/mav

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