Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

LA RETE ARCHEOLOGICA DELL’ UNIONE DEI NEBRODI

01/06/2010 - Con il progetto La Rete archeologica dell’ Unione dei Nebrodi, presentato per il finanziamento all’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e dell’Identità Siciliana , continua l’attività dell’Ente che comprende i comuni di Capo d’Orlando, Sant’Agata, Caronia, San Fratello,
Torrenova e Santo Stefano, per promuovere lo sviluppo dell’intero territorio, questa volta attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico anche in chiave turistica.
Questa è anche la finalità del progetto La Rete archeologica dell’ Unione dei Nebrodi, che vuole essere un network del territorio; un insieme di prodotti ( cartacei e virtuali), di Enti e di persone che operano in modo coordinato, anche se in sedi, istituzionali e geografiche, differenti. Un percorso, che partendo dalle emergenze culturali locali, porta verso la conoscenza e la scoperta della storia, della cultura dei Nebrodi.
Il progetto mira far conoscere, valorizzare e promuovere la cultura del territorio, partendo da una Pubblicazione da cui sviluppare il percorso su cui guidare gli altri compagni del viaggio attraverso le emergenze archeologiche dei comuni dell’Unione dei Nebrodi.
Stante l’esiguità del contributo previsto dal bando , non sarà possibile lanciare nuove ricerche o finanziare nuovi studi ma, assicura l’avv. Giuseppe Collura, presidente dell’Unione, per la realizzazione della pubblicazione, obiettivo principale del progetto, si potranno utilizzare gli studi, le ricerche e i documenti che ogni comune ha già a disposizione.
Infatti una delle caratteristiche più interessanti del progetto della rete Archeologica dell’Unione dei Nebrodi è data dalla sinergia fra una Pubblicazione culturale – scientifica, che favorisca la conoscenza dei siti archeologici locali, che valorizzati dalla pubblicazione potrebbero essere meta di escursioni, dando al turista la possibilità di diversificare la propria permanenza attraverso un percorso mare – monti – cultura – tradizioni .
Un progetto sul territorio che si snoda da Santo Stefano a Capo d’Orlando, passando attraverso i siti di Caronia, San Fratello, Sant’Agata e Torrenova; non grandi siti archeologici ma che messi in rete potranno dare valore aggiunto al potenziale innovativo del progetto: raccogliere studi di paesi diversi in una unica pubblicazione, utilizzandola sia come veicolo di conoscenza e per incrementare il turismo a vantaggio dell’attività economica dell’intero territorio.
L’avv Collura assicura i suoi colleghi sindaci che, anche se questo progetto non fosse finanziato, il lavoro non andrà perso, perché sarà utilizzato per altri progetti.
La pubblicazione intende contribuire a colmare un vuoto nel campo della conoscenza e della promozione dell’identità culturali minori, individuando quale obiettivo primario lo studio, la promozione ed il dibattito su questi piccoli ma variegati patrimoni culturali, che messi in rete potranno essere un grande attrattore.
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Assessorato Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
D.A. n. 15 del 12 aprile 2010 Attività Culturali
Capitolo 377703. Anno 2010
LA RETE ARCHEOLOGICA DELL’UNIONE DEI NEBRODI
Relazione e progetto
ENTE PROPONENTE
L’Unione dei Nebrodi è un Ente pubblico territoriale e sovra comunale , disciplinato
dell’ordinamento EE.LL. vigente in Sicilia e dal decreto legislativo 267/2000.
Lo Statuto contiene, ai sensi di legge e dell’atto costitutivo, finalità, funzioni , norme
fondamentali sull’organizzazione ed il funzionamento dell’Ente locale autonomo.
È scopo dell’Unione promuovere lo sviluppo dell’intero territorio e la crescita delle comunità
che la costituiscono attraverso la gestione collettiva ed unitaria delle funzioni attribuitele.
Sono anche obiettivi dell’Unione:
- promuovere e concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio comune favorendo la
partecipazione dei soggetti pubblici e privati; anche mediante la valorizzazione del patrimonio
storico e artistico dei comuni e delle tradizioni culturali delle loro comunità;
- la realizzazione di programmi e strutture di interesse generale compatibili con le risorse
umane ed ambientali;
- favorire la qualità della vita del territorio e della popolazione, per meglio rispondere alle
esigenze occorrenti al completo sviluppo socio economico ;
- migliorare e ottimizzare la qualità dei servizi erogati nei singoli comuni ed ottimizzare le
risorse economico-finanziarie, umane e strumentali, esercitandoli in forma unificata;
Fra le funzioni attribuite, per raggiungere detti obiettivi , risaltano:
· Studio e programmazione intercomunale per la gestione del territorio, dell'ambiente, dela
cultura e delle tradizioni ;
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· Servizi di ricerca scientifica, formazione, innovazione e nuove tecnologie;
· Marketing, servizi, promozione e gestione di attività economiche, turistiche e culturali di
carattere sovracomunale;
· Promozione e servizi per lo sviluppo dei settori : cultura, ambiente, commercio, industria,
artigianato ed agricoltura;
· Partecipazione e organizzazione convegni, congressi, manifestazioni per promuovere il
territorio dell’Unione e le risorse locali.
Sono organi dell’Unione: Il Consiglio; Il Presidente; La Giunta
Il Presidente rappresenta l’Unione ed è l’organo responsabile dell’amministrazione; sovrintende
al funzionamento dei servizi e compie gli atti di amministrazione con le competenze riconosciute al
Sindaco dal D.lgs 267/2000 e dalla legislazione regionale; gestisce i rapporti con gli altri Enti,
presenta progetti, istanze di finanziamento, vigila sulla loro attuazione e sull’esercizio della relativa
attività amministrativa.
Dalla sua costituzione, nel maggio 2006 ad oggi, oltre che le normali funzioni amministrative,
l’Unione dei Nebrodi è stata impegnata in diverse attività sovra comunali:
· Partecipa al Piano Strategico dei Nebrodi;
· Partecipa al Gal Nebrodi Plus per la programmazione 2007 -13 PO FESR Regione Sicilia;
· Gestisce il Mercato degli agricoltori dei Nebrodi, finanziato dall’Assessorato reg.le
agricoltura;
· E’ capo fila ed attuatore del C.S.T Monterraneo, finanziato dall’Assessorato reg.le al
bilancio.
· E’ capo fila del progetto del PON sicurezza per il recupero e prevenzione del disagio
giovanile.
· E’ promotore della realizzazione di un rifugio sanitario per cani randagi e di un parco
faunistico da realizzare nel territorio dei Nebrodi.
· Ha realizzato e gestito negli anni 2007, 2008 e 2009
- Campagne operative di protezione civile e per la prevenzione e spegnimento incendi,
coordinando le squadre comunali e mettendo a loro disposizione attrezzature ed i propri moduli
antincendio ;
- Campagne di marketing del territorio e di promozione turistica, con azioni sul territorio e
di comunicazione all’esterno ( stampa, affissioni, web) ;
- Azioni ed attività di coordinamento per il recupero delle tradizioni, la promozione dei siti
artistici e culturali dei comuni dell’Unione,
- Campagne operative di educazione e sensibilizzazione, in particolare rivolte alle scuole
del territorio: Sicurezza stradale, Rispetto delle regole; Educazione ambientale, Recupero e riciclo
rifiuti, Educazione stradale
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 3
LA RETE ARCHEOLOGICA
La Rete archeologica dell’ Unione dei Nebrodi, vuole essere un network del territorio, un
insieme di prodotti ( cartacei e virtuali), di Enti e persone che operano in modo coordinato, anche
se in sedi, istituzionale e geografiche, differenti, in cui partendo dalle emergenze culturali locali si
vada verso la conoscenza e la scoperta della storia, della cultura e dell’ambiente dei Nebrodi.
La rete Archeologica è anche un processo che, partendo dagli addetti, dagli studiosi e dagli
operatori locali deve coinvolgere tutti: Turisti, Scuole e, perché nò, Residenti .
Il progetto mira far conoscere, valorizzare e promuovere la cultura del territorio, partendo da
una Pubblicazione da cui sviluppare un percorso su cui guidare gli altri compagni del viaggio
attraverso le emergenze archeologiche dei comuni dell’Unione dei Nebrodi.
Attraverso gli itinerari, fisici e virtuali, della rete Archeologica dell’Unione dei Nebrodi si potrà
entrare in contatto con quelle che sono le altre potenzialità dell’identità dei Nebrodi:
· patrimonio artistico e storico-culturale;
· presenza di paesaggi a forte attrazione turistica;
· presenza di aree naturali protette
· gastronomia ed attività artigianali di valore;
Una delle caratteristiche più interessanti del progetto della rete Archeologica dell’Unione dei
Nebrodi è data dalla sinergia fra una Pubblicazione culturale – scientifica, che favorisce la
conoscenza dei siti i archeologici locali, che valorizzati dalla pubblicazione potrebbero essere meta
di escursioni, anche dando al turista la possibilità di diversificare la propria permanenza attraverso
un percorso mare – monti – cultura – tradizioni .
Un progetto sul territorio che si snoda da Santo Stefano a Capo d’Orlando, passando
attraverso i siti di Caronia, San Fratello, Sant’Agata e Torrenova.
Il potenziale di innovazione del progetto, risiede nella possibilità di utilizzare uno studio
scientifico e la sua pubblicazione per incrementare il turismo a vantaggio dell’attività economica di
un territorio abbastanza omogeneo.
Questa opportunità è stata colta dai nostri partner, Archeo Club di Capo d’Orlando e di Santo
Stefano, istituti d'arte di Capo d’Orlando e di Santo Stefano, Accademia delle belle arti di Capo
d’Orlando, Organizzazioni scientifiche che operano sui siti locali, che senza alcun interesse diretto
nel progetto, sono disponibili a collaborare per la nascita della pubblicazione e la crescita della
rete.
Hanno dato anche la loro adesione al futuro network, che potrà vedere insieme studiosi,
operatori culturali, operatori turistici, associazioni e tutti gli altri soggetti di questa terra impegnati
per lo sviluppo di un’area unica, ricca di storia e tradizioni e di risorse da valorizzare:
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 4
IL CONTESTO SOCIO CULTURALE
L’area di riferimento è quella dei comuni dell’Unione dei Nebrodi, in cui sono presenti
interessanti, anche se poco conosciute, emergenze archeologiche , di cui si riporta qualche
esempio.
SAN FRATELLO
La città di San Fratello, terra antica di
storia, cultura, lingua e tradizioni,
nasconde ancora molti suoi tesori nella
zona archeologica sita sul Monte
Vecchio a m .718 slm, dove sorgeva
l’antica città di Apollonia, anche se, fino
ad ora nessuna testimonianza né
archeologica, né epigrafica, né
numinismatica ne ha confermato
l’identificazione.
Dal maggio 2003 è iniziata da parte
della Sovrintendenza BB.CC. di
Messina un’esplorazione
della cinta muraria difensiva della città antica e del tessuto urbano dell’ abitato che si trova nel suo
interno. Dell’ abitato sono state individuate due fasi, una che va dal III sec a.c. al I. sec. d.c.,
durante la quale si sono verificate varie distruzioni e ricostruzioni, ed una seconda di epoca
normanno-sveva, da porre forse in relazione con il Santuario dedicato ai Santi Fratelli, anche in
questa fase l’ abitato doveva essere molto esteso.
I reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi: monete, anfore di terracotta, vasi e utensili della
quotidianità ellenica sono in piccola parte oggi esposti nella sede ex Municipio sita in via S. Latteri.
SANTO STEFANO DI CAMASTRA
Nelle campagne di Santo Stefano, in contrada Vocante, al confine con il comune di Mistretta,
all’inizio del 2008 vi è stata una sensazionale scoperta archeologica: è venuto alla luce un mosaico
bicromo, di epoca imperiale romana.
I mosaici rinvenuti sono simili a quelli
trovati in Sicilia in località di
frequentazione romana. Con molta
probabilità siamo in presenza di una
villa romana di età imperiale (II-III sec.
d.C.).
Si può ritenere, quindi, che l’area di
contrada Vocante di Santo Stefano di
Camastra possa riservare altre
scoperte rilevanti per la storia dei
Nebrodi.
Nella stessa area sorgono i resti
dell’antica abbazia del Vocante, nei
pressi della quale sono stati rivenuti da
circa 30 anni pezzi di ossidiana e
cocci fittili databili VI – V secolo a.C., nonché materiali dello stesso tipo di Halaesa e di Calacte.
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 5
TORRENOVA
I primi insediamenti umani sul territorio di Torrenova, che deve il suo nome alla presenza di torri
militari secentesche, sembra risalgano al periodo neolitico. Tracce di un piccolo gruppo di umani
sono state rinvenute nei pressi della grotta di Scodoni.
All'interno di questa grotta, lunga circa 100 metri, sono stati rinvenuti importanti reperti storici come
utensili litici, ceramiche preistoriche, scheletri di elefante ecc. che confermano la sua origine molto
remota, reperti di ossidiana nei pressi della grotta che provano gli avvenuti rapporti commerciali
con le popolazioni eoliane.
Nelle vicinanze si trovano diverse ed interessanti zone archeologiche con resti di agglomerati rurali
(località Piano Grilli),
Nei pressi del castello Pietra di Roma, venne
costruito un acquedotto romano, ancora
esistente. Infine una serie di reperti in
ceramica e numerosi scheletri umani sono
venuti alla luce nel corso della sesta
campagna di scavi, curata dal professor Ewald
Kislinger, che l’università di Vienna sta
eseguendo nelle campagne di San Pietro in
Deca, nel territorio di Torrenova.
I reperti archeologici ritrovati durante le
campagne di scavo San Pietro in Deca,
rimarranno nel centro tirrenico, da ospitare in
un antiquarium in allestimento .
SANT’AGATA DI MILITELLO
Il Castello di Sant'Agata sorge su un'altura rocciosa, guardando da un
lato l'antico centro cittadino e dall'altro un suggestivo arco di costa,
dove lo sguardo spazia dalla rocca di Cefalii al promontorio di Capo
d'Orlando, passando dall'arcipelago delle Eolie.
Il possente edificio dalle severe linee architettoniche è la
testimonianza di diverse fasi edilizie, attuate, con il passare del
tempo, per rispondere alle varie esigenze d'uso.
La parte più antica del Castello è costituita da una torre di forma
cilindrica, eretta intorno al XIV secolo per volontà dei regnanti
aragonesi, che promossero la realizzazione di presidi costieri
sorvegliati da militi.
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 6
Annessa al Castello vi è la cappella del
palazzo da dove, affacciandosi da una
finestrella comunicante con gli ambienti
dell'abitazione, i principi Gallego
potevano assistere, non visti, alle
funzioni religiose
Recentemente, nei pressi del cento
abitato, è venuto alla luce un sito
archeologico di età romana.
Oltre a numerosa cocciame sono venuti
alla luce parte di un pitos ed una lucerna.
CARONIA
La cittadina sorse sul sito dell'antica
Calacte o Caleacte (gr. Kalè Akté - "Bella
costa", in greco). Il toponimo Caronia (Al
Qaruniah) è rammentato dal geografo
arabo Idrisi,famoso per i suoi saggi
riguardanti Palermo sotto il dominio
islamico.
I recenti scavi archeologici a Caronia e
Caronia Marina hanno mostrato che la città
ellenistica sul sito dell'odierna Caronia
(montagna) fu distrutta verso la fine del I
secolo d.C. da un incendio o un terremoto.
Gli abitanti sembrano dopo questo
incidente aver traslocato al più comodo
abitato sul mare, l'odierna Caronia Marina.
Poco dopo la metà del IV secolo d.C.,
l'abitato portuale di Calacte a Caronia
Marina fu distrutto, possibilmente da un
terremoto.
Il cippo marmoreo di Quinto Cecilio si trova nel
cortile maggiore del Museo Nazionale di Palermo.
si trova un cippo marmoreo, alto circa un metro e
largo cinquanta centimetri, che riveste notevole
importanza per la storia del nostro paese. Il cippo,
alto circa un metro ed largo circa 50 centimetri,
presenta sul lato frontale una serie di fasce
aggettivanti, all'interno delle quali vi è incisa
un'iscrizione commemorativa. Nella due facce
laterali si trovano due altorilievi: a sinistra, è
decorata una oinocoe (un vaso a forma di brocca
con una sola ansa usato per mescere il vino), a
destra una patera (una sorta di tazza)
MONETE DI CALACTE
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 7
CAPO D’ORLANDO
Il primo rinvenimento archeologico operato a Capo d’Orlando, nell’attuale via Della Fonte, nei
pressi di Villa Cangemi, risale ad alcuni scavi eseguiti intorno al 1860-70, durante i quali vennero
alla luce dei vasi cinerari e lampade notturne di fattura romana, nonché un braccio di una statua
insieme ad una lapide su cui è incisa la seguente iscrizione:
“TI CAESARI DIVI F. AUGUSTI P. CLODIUS C.F. RUFUS LATRO P.S.F.C.”
che lo storico di Naso Carlo Incudine interpreta così:
“Tiberio Caesari Divi - Filio Augusti - Publius Clodius Caj Filius - Rufus Latro - Propriis Sumptibus
- Fieri Curaverunt –“
“A Tiberio Cesare - figlio del Divino Augusto - Publio Clodio e Rufo Latro - A proprie spese -
Curarono fosse”.
Nel dicembre 1980, all'incrocio tra Via Veneto e via Letizia, durante i lavori di demolizione e
ricostruzione di un vecchio edificio è venuta alla luce una necropoli tardo ellenistica del IV-III sec
a.C., dove sono state trovate anfore cinerarie e arredi.
Seguì il ritrovamento casuale, nell’anno 1986, dell’area termale di Bagnoli, annessa a una villa di
età imperiale, risalente al III - IV secolo d.C..
Altri reperti sono stati rinvenuti in via Letizia nel 1989 e in via Libertà nel 2000.
Interessanti reperti sono stati rinvenuti anche nell’area del santuario e nelle acque del mare
antistante la strada che porta a San Gregorio.
Ultimo rinvenimento archeologico in via Libertà, nell’anno 2000, ha messo in luce un
insediamento Ausonio risalente all’ Età del Bronzo.
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 8
L’ INIZIATIVA E LE ATTIVITA’
Questa specifica iniziativa si inserisce fra quelle volte a divulgare le tradizioni, la cultura ed in
generale la conoscenza del patrimonio costitutivo dell’identità siciliana, nel caso specifico i siti
archeologici, attraverso:
1. una pubblicazione a stampa, coadiuvata da supporti informatici
2. una giornata di studio, in cui presentare la rete e la pubblicazione
3. una mostra , in cui esporre il materiale e i prodotti oggetto della pubblicazione,
La pubblicazione
curata dal gruppo di lavoro formato dai nostri partner e dai responsabili dei diversi siti,
presenterà i risultati di ricerche, studi e indagini, effettuati o promossi dagli stessi partner, anche in
collaborazione con altre strutture della Regione, dell’università ed enti di ricerca o singoli esperti.
Si intende contribuire a colmare un vuoto nel campo della conoscenza e della promozione
dell’identità culturali minori, individuando quale obiettivo primario lo studio, la promozione ed il
dibattito su questi piccoli ma variegati patrimoni culturali, che messi in rete potranno essere grandi
attrattori.
Il lavoro raggrupperà la storia e le numerose testimonianze archeologiche che affiorano lungo
il percorso che unisce i comuni dell’Unione; un patrimonio che, sebbene meno conosciuto rispetto
ad altre attrattive regionali, offre un panorama delle vicende storiche dei Nebrodi e rappresenta lo
spunto per itinerari di viaggio sulle tracce del passato e del lungo filo che lo lega la presente.
La pubblicazione è suddivisa in sezioni tematiche e territoriali .
Dopo le premesse istituzionali e un’introduzione generale sul concetto e le opportunità della
rete, le altre sezioni sono dedicate ad approfondire l’evoluzione storica e il valore archeologico del
territorio; l’indicazione di un Itinerario Archeologico, per segnalare e valorizzare siti, ritrovamenti,
scavi; foto che rappresentano le aree dei rinvenimenti e i diversi siti .
A corredo della pubblicazione sarà prodotto un DVD che racconta una breve storia del
territorio, l'itinerario archeologico, e contestualizza i rinvenimenti dal punto di vista storico.
La pubblicazione, prodotta in più copie, verrà messa a disposizione degli utenti nelle sedi
appropriate; sarà inoltre possibile scaricare direttamente dal sito dell’Unione dei Nebrodi
(www.unionedeinebrodi.it ) in formato PDF, le parti del DVD, accompagnate dal testo esplicativo in
formato testo o audio.
Inoltre della pubblicazione a stampa e del DVD, su cui dovrà figurare il logo della Regione
Siciliana con la dicitura "Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità siciliana’’,
ed essere registrata al Cataloguing International Publication , presso la Biblioteca Centrale della
Regione Siciliana di Palermo, numero 250 copie saranno recapitate al Dipartimento Regionale dei
Beni Culturali e dell’identità siciliana - Servizio Promozione e Valorizzazione.
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 9
La giornata di studio
Ha diversi obiettivi e finalità: presentare la pubblicazione e ascoltare gli studiosi ed esperti del
settore su gli ultimi ritrovamenti, scoperte culturali e archeologiche sui Nebrodi ; ma anche
avvicinare il pubblico e soprattutto le scuole ad un mondo non sempre conosciuto; lanciare ed
approfondire le modalità di progettazione di una “rete archeologica”, come attività di ricerca, studio
e promozione .
Attraverso questo incontro, partendo dalle riflessioni sui temi della ricerca, tutela e
valorizzazione, si entra nel vivo dell’opportunità di promozione in chiave turistica del patrimonio
archeologico, con l’intento di offrire un'occasione di approfondimento e confronto e favorire la
diffusione di nuovi itinerari culturali, ponendo le basi per la creazione di una vera e propria “rete
archeologica del territorio”.
La giornata di studio potrà avvicinare i semplici utenti e gli studenti al mondo dell’archeologia,
anche da un punto di vista scientifico.
La mostra
E’ funzionale alla presentazione della pubblicazione e al contenuto della giornata di studio,
serve a far vedere ciò di cui si parla: i siti, gli scavi , i reperti.
L’esposizione, per mezzo di pannelli didascalici, si articolerà per territorio e gruppi tematici.
Scopo è quello di offrire al visitatore, attraverso foto e pannelli, uno spaccato della rete
archeologica, ma anche far conoscere più da vicino il risultato delle ricerche e le metodologie
archeologiche (tecniche di scavo, stratigrafia, ecc.).
LE FINALITÀ DELL’INIZIATIVA
Il patrimonio archeologico del territorio presenta aree già attrezzate ed organizzate in termini di
accessibilità e promozione ed altre, di apprezzabile interesse storico e archeologico, che
presentano una carente, quando non totalmente assente, valorizzazione.
L’obiettivo generale della progettazione della Rete archeologica si richiama direttamente alle
linee regionali per l’integrazione e la valorizzazione dei sistemi museali e per la ricerca sul
patrimonio culturale, laddove si individua anche nei piccoli sistemi la chiave per valorizzare il
territorio e la sua identità.
Infatti gli obiettivi specifici del progetto sono:
sostenere la valorizzazione integrata della risorsa “cultura” complessivamente intesa come
parte integrante e sostanziale di programmi di sviluppo locale;
potenziare la conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, facendo sistema e
perseguendo il mantenimento del punto di equilibrio tra conoscenza e fruizione;
collegare il patrimonio culturale al settore turistico
Rete archeologia Unione dei Nebrodi 10
incrementare la visibilità e la conoscenza dei siti meno noti al pubblico attraverso la produzione
di una serie di strumenti e servizi qualificati d’informazione, comunicazione ed alta divulgazione
per il pubblico;
COERENZA DELL’INIZIATIVA CON LE FINALITA’ DELL’AVVISO
Nel contesto del territorio dei Nebrodi, in cui sono presenti diversi siti archeologici e culturali, si
possono realizzare diverse attività ed iniziative di divulgazione e promozione, anche per la
valorizzazione delle specificità meno conosciute dell’archeologia e del territorio.
In linea con l’avviso dell’Assessore regionale, per il quale costituiscono oggetto privilegiato di
intervento contributivo le iniziative volte a divulgare le tradizioni ed in generale la conoscenza del
patrimonio costitutivo dell’identità siciliana.
Dalla successiva elencazione e dallo spirito del bando, appare evidente l’opportunità che un
progetto non si limiti ad una sola azione fine a se stessa, ma comprenda un piano con diverse
azioni, sinergiche e finalizzate alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio loci .
Questo è la vision del progetto della rete Archeologica dell’Unione dei Nebrodi, che partendo
dalla pubblicazione delle ricerche e dei contributi degli studiosi, da presentare in una giornata di
studio assieme ad una mostra fotografica del contesto e del materiale della pubblicazione , vuole
arrivare alla creazione di un network, in cui attraverso la conoscenza e la scoperta della storia e
della cultura loci si possa arrivare alla valorizzazione permanente delle emergenze culturali locali.
Un network del territorio che sarà cura dell’Unione, come ente sovra comunale, assieme ai
comuni interessati, implementare, amministrare e finanziare, gestendo la rete in collaborazione e
sinergia con le associazioni presenti e operanti in loco.
LA SEDE E LA DATA
La sede del convegno sarà il cine teatro di Capo d’Orlando, sito sul lungo mare Andrea
Doria, vicino all’Antiquarium comunale “ Agatirnide e da cui si può partire per visitare i
resti della villa romana di Bagnoli.
Inoltre la mostra potrà essere organizzata negli spazi attorno allo stesso cine teatro,
mentre in caso di avversità atmosferiche potrà essere spostata negli spazi della
pinacoteca comunale.
La data di dicembre 2010, come momento per portare all’esterno il prodotto
(pubblicazione) è stata scelta sia per il tempo necessario per raccogliere il materiale,
per gli atti amministrativi e per la stampa, sia per favorire la partecipazione delle
scuole superiori e d’arte presenti a Capo d’Orlando.

Sant’Agata 20 maggio 2010

Il presidente – Legale rappresentante
dell’Unione dei Nebrodi
Avv Giuseppe Collura

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