Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PARCO DEI NEBRODI: “PUNTANDO SU MARKETING E TERRITORIO CREEREMO OPPORTUNITÀ DI LAVORO PER I GIOVANI”

Antoci, un anno da Presidente nell’insegna della tutela dell’Ambiente, dello Sviluppo e della Legalità 
28/10/2014 - “Quando il 28 ottobre del 2013 mi sono insediato da Presidente dell'ente Parco, alla presenza di Sindaci e amministratori locali, di numerose autorità civili, militari, religiose e politiche, dell’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente e dei Sindaci dei Comuni limitrofi nebroidei, ho preso degli impegni prefissandomi nel contempo degli obiettivi.

Seppure abbia trovato un Ente in difficoltà economiche, con un vuoto di guida stabile da circa 10 anni e in cui si sono succeduti diversi commissari, grazie soprattutto all’aiuto e alla collaborazione di tutti i Sindaci del Parco, alla struttura organizzativa dell’Ente e alla disponibilità e al sostegno del Governo regionale, si è riusciti, seppure con enormi sacrifici, a raggiungere importanti risultati.

Spesso si è dovuto operare nell’emergenza, con incertezza di risorse, preoccupazioni e anche tensioni, ma sono sicuro che il lavoro realizzato in questo primo anno, e soprattutto quello che insieme a Comuni si potrà sviluppare nei prossimi, consentirà di rilanciare definitivamente l’azione dell’Ente.

In questi mesi ho lavorato moltissimo nel dare nuovamente al Parco il ruolo Istituzionale che gli compete, ma che negli anni ha subito delle battute d’arresto. Così come ho lavorato moltissimo sull’immagine e sulla comunicazione istituzionale per rendere il più possibile trasparente l’attività dell’Ente stesso.

Sono certo che riuscendo a programmare, puntando soprattutto su azioni di marketing e promozione territoriale, si creeranno le condizioni, anche in questa parte della Sicilia, per opportunità di lavoro, soprattutto per le nuove generazioni.

Durante la mia attività giornaliera penso spesso ai giovani del nostro territorio che sono lo stimolo maggiore che mi ha portato ad accettare questo incarico. Quando, un anno fa, ho accettato di guidare l’Ente l’ho fatto perché voglio dare il mio contributo concreto a questa terra dei Nebrodi dove vivo con la mia famiglia.

In considerazione di tutto ciò ecco alcune riflessioni che sintetizzano l’attività svolta in questo mio primo anno di mandato. Un modo diretto per ringraziarVi del vostro lavoro, del vostro apporto e della fattiva collaborazione che ho sentito forte in questi mesi.

Di particolare importanza per il territorio e per i Comuni è senz’altro l’attivazione dello Sportello Piani per l’Assetto Idrogeologico (PAI) nella sede del Parco. Si tratta di un rilevante risultato che si è potuto raggiungere grazie alla collaborazione con l’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, avvicinando ancor più gli organi regionali a quelli comunali. E’ già operativo, con due postazioni e 2 unità di personale (l’agronomo Piero Catena e l’architetto Giuseppe Ciccarello), con competenze riguardanti Piani per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) di ogni singolo territorio comunale. Si tratta della prima esperienza di creazione di una struttura periferica, oltre a quelle nei capoluoghi di provincia, autorizzata dall’Assessorato e che sarà un concreto sostegno alla comunità dei Nebrodi interessata, purtroppo, nel recente passato, da numerosi dissesti idrogeologici.

In quest’anno ho voluto fortemente salvaguardare due progetti che caratterizzano il Parco e che rischiavano, senza esagerare, la chiusura. Non solo si è evitato il peggio, ma anzi si stanno valorizzando e rilanciando. Mi riferisco alla Banca Vivente del Germoplasma Vegetale (ad Ucria e San Fratello) e al Progetto dei Grifoni. Nel primo caso, oltre a rinnovare il C.d.A. e ad approvare l’ingresso nello stesso dei Comuni di Ucria e San Fratello ormai in via di definizione, grazie ad una forte sinergia con il Governo Regionale, si è riusciti ad ottenere un finanziamento di circa 260 mila Euro che si stanno utilizzando per implementate le strutture e le attività scientifiche della Banca e per conservare e tutelare soprattutto il DNA delle cultivar tipiche dei Nebrodi. In quest’attività verranno coinvolti i giovani studenti dell’Istituto Agrario di Caronia, a cui sono stati già affidati i mezzi agricoli dell’Ente. Inoltre è stata potenziata la struttura di Ucria con alcune unità di personale del Parco che, con riduzione di costi, oltre ad occuparsi di manutenzione del centro, garantiscono assistenza ed informazione ai visitatori.

Nel caso del progetto dei Grifoni invece sono riuscito a coinvolgere sia Federparchi ma soprattutto l’ICCREA Banca che hanno di fatto “adottato” il Progetto, ormai di valenza nazionale ed internazionale, con una sponsorizzazione da parte della Banca di 40 mila Euro che ha garantito per tutto l’anno 2014 risorse sufficienti.

E’ la prima volta che il Parco dei Nebrodi invece che spendere solamente per le attività caratteristiche di tutela dell’ambiente incassa risorse da privati.

Tra le attività per valorizzare e promuovere il territorio, con le aziende che vi operano e le loro produzioni, vi è senza dubbio il rilancio dell’Associazione “Strade dei sapori dei Nebrodi”. L’obiettivo è di puntare sulla qualità, creando un “Marchio di Qualità dei Nebrodi”. In quest’azione si è coinvolta direttamente Slow Food con la presenza del suo presidente regionale, Saro Gugliotta, come Direttore a titolo gratuito dell’Associazione.

Per quanto riguarda la gestione dell’Ente e del Personale, voglio evidenziarVi soltanto alcune iniziative fra quelle attivate per razionalizzare e ridurre al massimo le spese. Mi riferisco alla fornitura di beni e servizi soltanto con la procedura di evidenza pubblica anche per importi sotto i 100 mila euro. Sul fronte del taglio della spesa si è provveduto a disdire contratti di affitto per circa 20 mila euro e a rivedere i contratti con i fornitori arrivando a risparmi di spesa quasi del 50%, senza contare l’azione fatta anche nei confronti di nostre partecipate, ad esempio proprio Banca del Germoplasma, ove abbiamo ottenuto, attraverso l’intervento diretto di nostro personale, un abbattimento di costi per più di 15 mila euro. Inoltre, si è provveduto a dare indicazioni per ridurre altri costi, utilizzando da parte degli uffici soprattutto la telematizzazione e l’erogazione di servizi on-line e tante altre azioni anche in corso di perfezionamento.

Fra le attività di trasparenza amministrativa e legalità abbiamo definito l’adozione da parte dell’Ente del piano triennale di prevenzione della corruzione per gli anni 2014-2016, così come previsto nella Legge n. 190 del 2012 riguardanti “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”.

Altro risultato importante in termini di risparmio per l’Ente è stata la riduzione del salario accessorio dei dirigenti del 20%. Una riduzione stipendiale, ottenuta grazie anche alla disponibilità dei dirigenti dell’Ente, che si è realizzata, seppure in vigenza contrattuale, a far data dal gennaio 2013, quindi addirittura antecedente alla data di nomina del nuovo presidente avvenuta nell’ottobre 2013. Si tratta dell’unico esempio in ambito regionale.

Per quanto riguarda il personale in questi giorni, dopo colloqui e conoscenza diretta dei singoli dipendenti, si sta provvedendo alla riorganizzazione degli uffici per renderli più funzionali alle attività istituzionali del Parco.

Tra i risultati raggiunti, grazie ad una forte sinergia con il Governo Regionale, vi è sicuramente il progetto di ultimazione e rilancio dell’area delle “Case di Mangalavite”. Con un finanziamento di oltre 300 mila Euro verrà completata la struttura che, per la sua posizione strategica, verrà ulteriormente valorizzata come centro di educazione ambientale. A tal proposito voglio evidenziare come sia stata già espletata la gara pubblica con un ribasso d’asta di circa il 35%.

Tante altre sono state le attività intraprese in questi mesi, molte delle quali propedeutiche a progetti a lungo termine. Tra queste sicuramente quelle riguardante le attività di prevenzione e di antincendio a salvaguardia del territorio, ma soprattutto delle vite umane. Nell’estate scorsa, infatti, è stato firmato un protocollo che rappresenta un punto di partenza di un coordinamento costante e monitorato tra Istituzioni pubbliche ed Organizzazioni di volontariato che operano nel territorio del Parco dei Nebrodi e fa parte di un percorso iniziato a seguito degli indirizzi operativi per la campagna antincendio voluti dal Prefetto di Messina, Stefano Trotta. Una risposta operativa per garantire nel territorio un’adeguata, efficace e costante attività di prevenzione che deve vedere la forte collaborazione e sinergia fra tutte le Istituzioni preposte ed il coinvolgimento delle Associazioni di volontariato.

Fra le principali attività non si può sottacere un’altra iniziativa, il cui mandato mi è stato dato direttamente dal Consiglio del Parco ed è quella di avere intrapreso la procedura di riconoscimento del Parco come patrimonio UNESCO. A tal proposito è opportuno evidenziare il lavoro svolto a mio fianco dal Sindaco di Troina, Fabio Venezia, con il quale abbiamo lavorato per l’individuazione delle personalità ed Istituzioni da coinvolgere nella procedura.

Un riferimento merita senza dubbio la problematica delle Aree attrezzate del Parco che purtroppo, fin dal mio insediamento, ho trovato in una situazione che si può assolutamente definire disastrosa. Con l’ausilio degli uffici si è provveduto a fare una ricognizione dettagliata della situazione con gli eventuali costi per la loro sistemazione, già trasmessa anche all’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente per l’eventuale inserimento in progetti per il possibile finanziamento. Abbiamo così iniziato con determinazione un’operazione di recupero e rilancio coinvolgendo i privati che vogliono investire in queste attività di green economy, garantendo loro la collaborazione dell’Ente e delle amministrazioni dei Comuni interessati, con l’obiettivo principale di riuscire a offrire ai fruitori del Parco dei servizi di buon livello funzionali soprattutto al turismo escursionistico e naturalistico. Un’azione già avviata con l’affidamento in gestione di 2 Aree Attrezzate del Parco, nel territorio di Cesarò “Piano Cicogna” e una porzione dell’area del Capriolo a Galati ed inoltre è stato riaperto l’avviso pubblico per l’affidamento dell’area attrezzata in località “Bella Fontana” nel comune di Caronia.

Una particolare attenzione merita il Corpo di Vigilanza e la relativa attività di controllo e prevenzione nel territorio. Sin dal primo giorno del mio insediamento mi sono prodigato affinchè al Corpo di Vigilanza dell’Ente venisse riconosciuto ruolo e dignità proprio di un corpo di polizia, contribuendo, con la propria attività di controllo e vigilanza, a rafforzare la legalità nel territorio del Parco. Ho affrontato e risolto problemi che si trascinavano da troppo tempo creando grandi difficoltà nel lavoro, ma soprattutto disagi e pericoli anche per le vite umane. Tra tutte le difficoltà, vista la tipologia montagnosa del Parco, quella di non poter comunicare durante i controlli e pattugliamenti nell’area per mancanza di una rete efficiente di comunicazione. Proprio in questi giorni è stato raggiunto un traguardo importante, perseguito infruttuosamente dall’Ente nel corso degli anni passati. Mi riferisco all’assegnazione della frequenza radio ottenuta grazie ad un protocollo d’intesa tra l’Ente Parco e il Corpo Forestale della Regione Siciliana, che consentirà al Corpo di Vigilanza di svolgere la propria attività con migliore efficacia ed efficienza e permetterà, altresì, ai suoi addetti di operare con maggiore sicurezza. Da parte del Corpo di Vigilanza, grazie all’impegno del personale, sono stati raggiunti risultati importanti nel campo della prevenzione, ma soprattutto di repressione dei reati a danno dell’ambiente, in raccordo con l’autorità Giudiziaria. Basti pensare ai sequestri di discariche abusive con materiale pericoloso. Altra attività eseguita con perlustrazioni e appostamenti è stata svolta per reprimere atti di vandalismo e bracconaggio all’interno del territorio del Parco che ha portato anche a fermi di persone con armi e munizioni. Infine, mi piace sottolineare anche l’attività di assistenza, ma soprattutto di ritrovamento di escursionisti che si recano nel nostro Parco per trascorrere delle giornate a contatto con la natura. Proprio nei giorni scorsi una storia di una famiglia di Ragusa, dispersa tra i boschi, poteva finire in tragedia, senza la presenza e il ritrovamento da parte dei nostri Guardia Parco.

Sono tanti gli obiettivi raggiunti come quello per esempio nel campo della Formazione Professionale dove si è riusciti a far accreditare l’Ente come Centro di Formazione riconosciuto in base alla nuova normativa regionale che permetterà al Parco di fare formazione mirata e funzionale al territorio, sia nella formazione delle figure professionali, ma soprattutto anche nella formazione rivolta alle amministrazioni comunali con le indicazioni che le stesse vorranno fornirci.

Sono state create le basi per il finanziamento del progetto di sistemazione e migliore fruizione della Dorsale dei Nebrodi, il grande itinerario naturalistico del Parco inserito nel Sentiero Italia.

Ho curato personalmente i rapporti istituzionali, non solo con i Comuni del Parco, ma anche con i rappresentanti istituzionali dei comuni limitrofi e soprattutto con le altre Istituzioni presenti nel territorio. Mi riferisco alla Prefettura di Messina ed in particolare a Sua Eccellenza il Prefetto Stefano Trotta, che ho sentito accanto nelle diverse attività svolte, ma soprattutto anche quando qualche amministratore ha avuto inquietanti e gravi atti intimidatori, come il Sindaco di Cesarò, Salvatore Calì. Ho sentito il supporto e l’attenzione costante dello Stato, della Regione e delle Forze dell’Ordine.

Un particolare risalto vorrei dare all’Udienza avuta con Sua Santità Francesco I. Ho avuto l’onore di essere accolto, nella veste di Presidente del Parco e in rappresentanza di questo territorio, dal Santo Padre, durante la Festa dedicata a San Giuseppe. E’ stata anche l’occasione per donare al Papa doni provenienti dalla Terra dei Nebrodi. In particolare, a margine dell’Udienza, ho avuto modo di consegnare a Sua Santità, insieme a mia moglie e alle mie tre figlie, una pubblicazione con splendide foto del Parco e una cesta di prodotti tipici preparate dalle sapienti mani dei nostri produttori. Il momento più emozionante resta quello in cui Sua Santità mi ha chiesto di portare la sua Benedizione a tutte le Popolazioni del Parco dei Nebrodi, momento che mi ha dato coraggio e forza nella mia azione.

Un’altra importante tappa è stata la presentazione del Parco al Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, attualmente Ministro di Grazia e Giustizia, incontrato a Palermo in occasione di un convegno propedeutico alla Conferenza nazionale sulla Biodiversità.

Ma nei rapporti istituzionali voglio evidenziare quelli instaurati e rafforzati con la CCIAA di Messina, con le Soat del territorio per attività di animazione ed informazioni agli operatori agricoli, ai rapporti con il Gal Nebrodi Plus, con la creazione di una sede all’interno degli uffici dell’Ente a Sant’Agata Militello.

Durante le prime settimane del mio mandato ho voluto che l’Ente fosse tra i protagonisti all’evento “ARIAPERTA”- Grande Fiera dei liberi produttori della Rete di Consumo Critico “Antiracket”, svoltosi a Barcellona Pozzo di Gotto. Una manifestazione voluta fortemente e ben organizzata dalla FAI, Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane, che ha voluto iniziare dalla Città del Longano per continuare a diffondere, nell’intero territorio nazionale, una azione di promozione delle attività che hanno denunciato fenomeni estorsivi e sensibilizzare i partecipanti al consumo critico.

Da ultimo la collaborazione e sinergia con l’Assessorato Regionale al Turismo per l’inserimento nel Sit turistico e nella programmazione del piano triennale al turismo, dove i Parchi avranno un ruolo importante.

Ho voluto puntare molto anche sulla comunicazione istituzionale e sulla visibilità negli organi di stampa con i quali ho voluto creare un rapporto di sinergia, considerandoli non solo mezzi di comunicazione, ma mezzi di condivisione di un percorso nel quale loro potessero contribuire alla crescita del territorio.

Con essi mi sono sempre confrontato e da essi ho ricevuto non solo collaborazione istituzionale, ma anche e soprattutto consigli e indicazioni da persone che questo territorio lo conoscono, lo vivono e lo raccontano.

Nelle attività di rilievo svolte quest’anno, inserirei la collaborazione con l’Unione delle Pro Loco (UNPLI) e con la strutture territoriali presenti. Grazie ad un protocollo d’intesa che è stato firmato con l’Unpli si è ulteriormente consolidata una rete al servizio del turista che si reca nel territorio, infatti oltre i centri visite del Parco si stanno man mano utilizzando le strutture delle pro loco presenti nel territorio in maniera capillare e consolidata nel tempo.

Penso al rapporto con grandi associazioni come quella del CAI con cui è stato realizzato un importante convegno sulle montagne del Mediterraneo “ Medimont Parks” che inserirà i sentieri del Parco in dei circuiti internazionali. Così come di fondamentale importanza è stato il Workshop di Ingegneria naturalistica con il coinvolgimento delle figure tecniche che operano nel settore.

Ma l’enorme patrimonio di biodiversità è rappresentato anche dalla presenza di alcuni esemplari di alberi tra i più antichi e grandi presenti non soltanto in Sicilia, ma nell’intero territorio nazionale. Voglio evidenziare, per la sua importanza, la realizzazione del libro dal titolo “I grandi alberi dei Nebrodi”, dedicato a piante monumentali presenti nel Parco ed edito dall’Ente. Ho avuto l’onore di presentare il libro sia in campo nazionale, durante un incontro organizzato in collaborazione con Federparchi e con la Società Botanica Italiana, svoltosi all’interno del Centro convegni “Carte Geografiche”, ma anche a livello regionale durante un convegno svoltosi alla presenza dell’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente. Del libro è possibile tra l’altro scaricare l’App con l’utilizzo e visione immediata da parte dei turisti ed escursionisti che si recano nel Parco per conoscere questi immensi e straordinari tesori custoditi nell’area protetta più grande della Sicilia.

Nel campo della fauna, particolare attenzione è stata rivolta al cavallo sanfratellano e alle attività di fruizione a cavallo, alla continuazione del monitoraggio del nido dell’Aquila Reale ed in ultimo si è intervenuti sulla problematica dei danni provocati dai ghiri nelle coltivazioni di nocciolo, mettendo a disposizione dei Comuni colpiti uno studio che individua le possibili soluzioni per contrastare questo fenomeno.

Abbiamo proprio in questi giorni risolto un percorso autorizzativo per la pulizia dei torrenti, impegno per il quale ho sentito forte la collaborazione dei Sindaci di Galati e Sinagra e che è sfociato in una buona pratica che potrebbe essere ripresa da altri comuni interessati, ed inoltre, a giorni, aspettiamo di concludere un accordo con il Dipartimento Regionale Foreste per l’utilizzo dei forestali all’interno del Parco.

Infine, tra le attività che mi hanno coinvolto in questa esperienza alla guida dell’Ente, vi è stata quella di essere stato eletto dagli altri Parchi Regionali e dai rappresentanti delle riserve naturali e aree protette siciliane Presidente di Federparchi Sicilia,. Un incarico che mi onora e che ho accettato con l’impegno e l’obiettivo di dare centralità a tutte le aree protette siciliane (4 parchi regionali, 70 riserve naturali, 6 aree marine protette, 200 siti di interesse comunitario e 30 zone di protezione speciale) nella politica regionale. Tra le attività quella di ridiscutere, dopo circa 30 anni dalla sua emanazione, la normativa sui Parchi e le Riserve naturali siciliane. Ciò può diventare di fondamentale importanza in relazione alle nuove esigenze di protezione ambientale dettate dalla normativa nazionale ed europea, ma soprattutto l’occasione di riadattarla alle strategie di programmazione e sviluppo che la Regione Siciliana vuole perseguire attraverso la sua rete di aree protette.

Gli ultimi due argomenti che vorrei trattare nel concludere questa mia nota sono quelli delle Aree Interne e della volontà di alcuni Comuni di aderire al Parco dei Nebrodi.

Sulla prima vicenda, devo dire, che ho subito concordato con i Comuni esclusi circa l’inopportunità di tale scelta e, a tal fine, lo dichiarai direttamente e pubblicamente al dott. Barca nella riunione di S. Agata, riferendomi nel mio discorso ad “una ferita da rimarginare”; stessa cosa feci quando il Sindaco di Tortorici mi fece pervenire una lettera da condividere a sostegno dei Comuni esclusi ed io, il giorno stesso, la condivisi per iscritto. Spero con tutto il cuore che i comuni dei Nebrodi siano tutti ricompresi, come meritano, nelle cosiddette Aree Interne, al fine di consentire loro il giusto posizionamento in questo strumento di programmazione e per questo mi sono anche speso nelle sedi opportune.

Altro argomento, è quello riguardante la volontà di ulteriori 21 nuovi Comuni di richiedere di entrare a far parte della nostra Comunità.

Intanto, sono convinto che questi comuni potranno arricchire il nostro patrimonio naturalistico di eccellenze che in questo momento sono fuori dal Parco. Devo dire anche, che questa volontà rappresenta un attestato di stima per il lavoro che si sta svolgendo e certamente una scelta di grande valenza sul piano strategico e di pianificazione, che porterà senz’altro sviluppo per l’intero territorio dei Nebrodi dandogli, dunque, la possibilità di poter partecipare anche a misure di programmazione per le quali possano necessitare bacini di popolazione superiore ai 150 mila abitanti. Un esempio, questo, ripreso anche a livello nazionale.

Come potrei da un lato volere l’ingresso di alcuni Comuni nelle Aree interne e dall’altro non volere di altri o degli stessi l’ingresso nel Parco ?

Per me i Nebrodi sono tutti uguali, i Comuni sono tutti uguali, i Sindaci e le loro comunità sono tutti uguali e per questo territorio mi sto spendendo senza, com’è giusto che sia, guardare appartenenze politiche o schieramenti.

Giorno 28 ottobre del 2013, nel mio discorso d’insediamento, promisi impegno e spirito di sacrificio, questo ha animato i miei passi e il mio operare, questo ha guidato la mia azione e il mio pensiero, e questo è ciò che, con la mia umile esperienza, vorrò continuare a fare, insieme ai Sindaci che mi sono stati e continueranno a starmi vicini e con i quali ormai dopo un anno mi sento legato anche da sentimenti di affetto.

Ringrazio di vero cuore i componenti del Comitato Esecutivo e il Direttore che mi hanno pazientemente accompagnato in questo primo anno di esperienza e nel contempo ringrazio tutti i Sindaci del Parco per quello che mi hanno trasferito e per la fiducia che mi hanno sempre dimostro.

Sono certo che insieme a Loro, nonostante le difficoltà, cercheremo di far ripartire questo territorio, fra i più belli al mondo, dando così senso e vigore alla nostra azione amministrativa”.

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