Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

LA GRECIA HA DETTO 'NO' ALLA TROIKA, IL ‘TERRORISMO’ HA PERSO

Tsipras: 'Oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa'. Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, la vigilia del voto aveva detto: «I creditori stanno facendo con la Grecia terrorismo». «Quello che stanno facendo alla Grecia ha un nome: terrorismo». «Qualunque sia l’esito del referendum, lunedì ci sarà un accordo, ne sono completamente e assolutamente certo». Ora la Grecia ha stravinto il referendum: "Il popolo greco ha vinto la paura” e il catechismo delle agenzie di rating ha inizio. Jp Morgan annuncia che l'uscita della Grecia dall'euro è "altamente probabile": la dottrina nell'informazione

05/07/2015 – Grecia, bella prova di democrazia diretta. Bella prova di democrazia! Chissà se pure in Italia un giorno si tornerà a votare? La Grecia ha detto 'no' alle proposte economiche della Troika e dell’Europa delle banche, lo scrutinio delle schede conferma e sopravanza i sondaggi con il No al 61.40%, contro il 38.60% circa dei SI e piazza Syntagma ha già cominciato a fare festa, mentre si attende il primo ministro Alexis Tsipras che parlerà però da un’altra piazza, la stessa dalla quale venne dato l’annuncio dell’ingresso della Grecia nell’euro.
Ora Jp Morgan annuncia che l'uscita della Grecia dall'euro è "altamente probabile" e la banca Usa tiene a farci sapere che una Grexit sarebbe il caos in Grecia, ma pure nell’area dell’euro. Il ministro degli Esteri italiano, Gentiloni, esorta il quarto Reich a fare ripartire i negoziati per vedere di trovare un'intesa. Anche se il mantra sembra essere sempre lo stesso: dall’impasse della Grecia non si viene fuori senza crescita, se l’Europa non decide di invertire la rotta e il presidente del Consiglio Matteo Renzi convoca alle 9.30 a Palazzo Chigi il ministro dell'Economia, Padoan.
Il ministro greco delle Finanze Yanis Varoufakis e la Banca di Grecia sarebbero pronti a presentare una richiesta di aumento di liquidità di emergenza alla Bce e la cancelliera Angela Merkel domani volerà a Parigi da Hollande. La Grecia ha votato. “Il popolo greco ha vinto la paura”, ha detto Tsipras. La paura di una nuova Auschwitz Birkenau! Chissà se pure l’Italia vincerà la paura e tornerà ad esprimere la propria volontà attraverso il voto? In Europa decide il potere delle banche e in Italia quello giudiziario?

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