Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PATTI: RIAPRE DOMANI LA VILLA ROMANA

Messina, 17 GIUGNO 2010 - La Villa Romana di Patti Marina torna ad essere totalmente fruibile per il pubblico. Da domani sarà riattivata la biglietteria, il prezzo per visitare il sito archeologico non ha subito ritocchi, 2 euro per i turisti ed 1 euro per i residenti.
Oggi il Soprintendente Rocco G. Scimone e la dott.ssa Giovanna Maria Bacci, direttrice del Servizio Archeologico si sono recati in sopralluogo, dove erano attesi dal sindaco del Comune di Patti, Giuseppe Venuto, per constatare l’avvenuta messa in sicurezza della copertura, che aveva subito dei danni a causa delle particolari avverse condizioni atmosferiche dello scorso inverno. La temporanea chiusura si era resa necessaria lo scorso 24 maggio per consentire il ripristino ed il consolidamento di alcuni pannelli particolarmente esposti all’azione eolica.

Cenni storici

La villa fu scoperta nel 1973 durante i lavori dell’autostrada Messina-
Palermo, ed è stata messa in luce nel corso di successive campagne di
scavo, quasi tutte dirette dallo scopritore dott. Giuseppe Voza, per
diversi anni Soprintendente archeologico di Siracusa. L’ultima campagna
di scavo si è svolta nell’ambito del progetto POR Sicilia 2000-2006.
Essa fu edificata nel corso del IV sec. d.C. e venne distrutta nel
corso della seconda metà del secolo a causa di un fortissimo terremoto
di cui esiste memoria nelle fonti storiche, che causò danni in gran
parte del Mediterraneo. Gli scavi hanno rivelato che vi è stato un
precedente impianto edilizio risalente al II-III sec. d.C., anche esso
lussuoso e caratterizzato da estesi mosaici. E’ anche documentato un
riutilizzo della villa in epoca bizantina e medievale: in particolare
si sono rinvenute numerose sepolture di epoca bizantina (VI-VII secolo)
che hanno restituito ricchi corredi.
La villa del IV secolo d.C. rappresenta un prezioso contributo alla
conoscenza della Sicilia nel periodo tardo antico, affiancandosi alla
nota villa del Casale di Piazza Armerina e alla villa del Tellaro nell’
entroterra di Eloro. Questi complessi monumentali testimoniano infatti
un particolare assetto socio - economico del territorio incentrato
sullo sviluppo di grandi latifondi di cui queste ville rappresentavano
l’epicentro gestionale.
Benché lo scavo non sia stato tuttora completato, possiamo dire che il
nucleo centrale e più rappresentativo si imposta intorno ad un grande
cortile dotato di portico (o peristilio) caratterizzato dalla
successione di pilastri in muratura collegati fra loro da archi a sesto
ribassato. Sul lato sud si apre una grande sala “tricora” con tre
absidi, probabilmente adibita a sala per banchetti o triclinium, mentre
sul lato est vi è una grande sala absidata. Questo complesso che
comprende numerosi ambienti, prospetta su un altro cortile grande il
doppio del precedente, anche esso porticato e solo parzialmente
esplorato. Ad est si sviluppavano le terme, anche esse parzialmente
esplorate. Tutti i pavimenti degli ambienti situati intorno al
peristilio centrale e quelli del portico sono decorati da mosaici
policromi, realizzati da maestranze originarie dell’Africa romana.
Nel corso dello scavo sono stati lasciati in posto numerosi materiali
di crollo che testimoniano la distruzione improvvisa della villa nel
corso di un terremoto. E’ evidente in particolare il crollo degli
archi del peristilio centrale della villa, alcuni settori del quale
sono stati ricostruiti con processo di anastilosi.
A cura della Soprintendenza Archeologica di Siracusa allora competente
sul territorio della Provincia di Messina, fu realizzato il complesso
degli uffici, magazzini, laboratori di restauro e dell’Antiquarium.
Venne anche realizzata una copertura a carattere “provvisorio” con
passerelle sospese che permettevano la visita al pubblico senza
calpestare l’area archeologica.
Nel 2001 si inaugura il piccolo Antiquarium allestito a cura della
Soprintendenza di Messina, competente a partire dal 1987: esso
comprende numerosi materiali ceramici che ci hanno consentito la
datazione delle strutture, ma anche i reperti statuari ed
architettonici che decoravano la villa, monete, le tombe di età
bizantina ecc.
Nel 2001, in previsione della progettazione POR Sicilia 2000-2006 la
Soprintendenza di Messina, autorizzata dall’Assessorato Regionale BCA,
affida all’arch. F. Ceschi l’incarico di elaborare un progetto di
copertura a carattere definitivo. I lavori appaltati nel 2002,
(aggiudicataria è l’ATI Consortile Villa Romana S.r.l., l’arch. Ceschi
è direttore dei lavori), sono consegnati nel giugno 2005, L’ultimazione
lavori risale al dicembre 2006.
Il progetto è stato studiato per consentire la massima visibilità al
monumento, per proteggerlo e consentire al contempo la fruizione e la
prosecuzione dei lavori di scavo, restauro ecc.. Consiste in un’unica
grande tettoia con andamento lievemente curvilineo in direzione circa
nord sud poggiante su stretti e alti pilastri tubolari sostenuti da
micropali. Ai pali di sostegno è ancorata anche una passerella pedonale
sospesa in tavole di legno che consente la visita senza calpestare l’
area.
La copertura della villa è stata inaugurata e aperta al pubblico nel
luglio 2009.


Il Soprintendente ad interim
(Arch. Rocco G. Scimone)

Riccardo Vadalà

Commenti

  1. Era veramente necessario tenerla chiusa per mesi e mesi visto che sono bastati 4-5 giorni di lavori per rimetterla in sicurezza e riaprirla al pubblico??? Ai posteri l'ardua sentenza. Intanto tra una inaugurazione e l'altra, continuano le "passerelle"......

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