Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PATTI: TRUFFA E RICETTAZIONE, DENUNCIATI IN 4 DAI CC

04/06/2010 - 4 persone di Patti avevano escogitato uno stratagemma per rivendere materiale edile e una decina di condizionatori frutto di una truffa ad aziende del nord. C.D., classe 1982, studente, residente a Patti in Via Lucania, G.A., artigiano di 41 anni già noto alle forze dell’ordine, avevano acquistato materiale edile per circa 20.000 Euro ed una ventina di condizionatori che però non sono stati mai pagati ai fornitori. Per sfuggire ai controlli avevano poi rivenduto fittiziamente la merce al padre dello studente, tale C.A.,
commerciante pattese di 55 anni con precedenti di polizia specifici alle spalle, e a S.M. commerciante di 34 anni, pure lui noto alle forze dell’ordine.
Questi ultimi stavano già rimpiazzando la merce sul mercato locale quando sono stati scoperti dai Carabinieri della Stazione di Patti che li hanno colti in flagranza ed hanno sequestrato la merce per un valore complessivo di circa 25.000 Euro.
Sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di truffa e ricettazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti.
I venditori dei materiali e dei condizionatori oggetto della truffa hanno così recuperato buona parte della merce, che non era stata pagata, ed hanno ringraziato gli uomini dell’Arma.
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Nella foto: il capitano Angelo Zito, comandante della Stazione di Patti

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