Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“QUALUNQUEMENTE”, PRIMA VOTA MA POI RIFLETTI

09/06/2010 - Ieri, 8 giugno, hanno avuto inizio le riprese del primo film di Antonio Albanese nei panni di Cetto La Qualunque, dal titolo “Qualunquemente” con la regia di Giulio Manfredonia. Le riprese si svolgeranno per 8 settimane nei dintorni di Roma e in Calabria: a Lamezia Terme, Scilla e Palmi, grazie all’apporto della Calabria Film Commission. La sceneggiatura è scritta da Antonio Albanese e da Piero Guerrera, con la collaborazione di Giulio Manfredonia.
Nel cast oltre ad Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Salvatore Cantalupo e Luigi Maria Burruano.

Il direttore della fotografia è Roberto Forza, i costumi di Roberto Chiocchi, la scenografia è di Marco Belluzzi, il montaggio è di Cecilia Zanuso, le musiche originali sono de la Banda Osiris. L’uscita del film è prevista per l’inizio del 2011.

La storia:

Perché Cetto La Qualunque torna in Italia dopo una lunga latitanza all'estero? E’ stata una sua scelta? O qualcuno trama nell’ombra? Con lui rientrano anche una bella ragazza di colore ed un bambina di cui non riesce a ricordare il nome: la sua nuova famiglia. Al ritorno in patria Cetto ritrova il fidato braccio destro Pino e la famiglia di origine: la moglie Carmen e il figlio Melo. Ovviamente far convivere il tutto non sarà facile. I suoi vecchi amici lo informano che le sue proprietà sono minacciate da una inarrestabile ondata di legalità che sta invadendo la loro cittadina. Le imminenti elezioni potrebbero avere come esito la nomina a sindaco di Giovanni De Santis, un “pericoloso” paladino dei diritti. Così, Cetto, dopo una lunga e tormentata riflessione in compagnia di simpatiche ragazze non ha dubbi e decide di “salire in politica” per difendere la sua città. La campagna elettorale può cominciare…

Il personaggio:

Cetto La Qualunque è un imprenditore calabrese corrotto, depravato e ignorante che disprezza la natura, la democrazia e soprattutto le donne, di cui promette ai suoi sostenitori grande abbondanza. Il suo motto è “più pilu e cemento armato”.
Il personaggio è nato in Rai nel 2003 all’interno del programma Non c’è problema, ha raggiunto il grande consenso del pubblico con la Gialappa’s band nel programma Mai dire domenica e nelle ultime stagioni è ospite del programma di Fabio Fazio Che tempo che fa.

Dichiarazione del regista Giulio Manfredonia:

Lavorare con Antonio è sempre un'avventura magnifica. Lo facciamo da più di dieci anni con varie formule: lui regista io aiuto regista nei suoi primi due film, lui attore ed io regista e sceneggiatore nel mio secondo film, ora lui attore e autore ed io regista. Nei fatti poco cambia: ogni volta ci si ritrova a confrontarsi sul set, e comunque sia è sempre bello e ci sembra funzioni. E soprattutto ci divertiamo molto.
Il film è per me una meravigliosa sfida: entrare col linguaggio dei fumetti nella cronaca di oggi, reinventandola e astraendola, per ri-raccontarla, speriamo, ancor meglio. Credo che la comicità sia un modo efficace come nessun altro per raccontare la realtà, anche e soprattutto quando si tratta di situazioni dure, drammatiche. La chiave comica elimina ogni retorica, ci allontana dal moralismo e questo rende la narrazione ancor più efficace. Cetto è al contempo un "eroe" dell'Italia di oggi e un personaggio assolutamente astratto e surreale. Spero che il film possa riproporre la geniale universalizzazione e contemporaneamente la puntuale descrizione della realtà che in altri contesti (teatro e televisione) ci dà da tempo e contemporaneamente riesca a riproporlo nel terreno più visionario e complesso che è tipico del cinema.
Scene, costumi, musiche, suoni, personaggi, svolte narrative, spero conducano lo spettatore nel mondo di Cetto, che fin ora conosciamo solo dai suoi racconti e che invece al cinema si dispiega in tutta la sua complessità ed esuberante potenza.

Dichiarazione di Antonio Albanese:

Portare Cetto La Qualunque al cinema è stata un'idea eccitante e vagamente incosciente.
Proprio per questo abbiamo deciso di realizzarla. In questi anni Cetto La Qualunque è stato per me, e per lo sceneggiatore Piero Guerrera, una straordinaria lente di ingrandimento che ci ha permesso di mettere a fuoco quello che succedeva nel nostro sud e nel resto del paese. Un modo per raccontare tutto quello che non ci piace e per mettere in guardia su cosa potrebbe accadere. Cetto ci ha dato il grande privilegio di ridicolizzare comportamenti e modelli, che per molti saranno furbeschi e vincenti, ma per noi sono solo ignoranti e patetici. Il desiderio è dunque quello di raccontare con questo film un pezzo ingombrante della nostra realtà con la comicità. Uno dei linguaggi più complessi e misteriosi che abbiamo a disposizione. Il film è per noi un omaggio ad una terra che amiamo e vorremmo proteggere e difendere. Ridere dunque, per esorcizzare e per recuperare voglia di andare avanti. Nella speranza che Cetto La Qualunque diventi col tempo solo una macchietta e non uno specchio fedele dei nostri tempi.
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ALBANESE: "CETTO LA QUALUNQUE, UNA MACCHIETTA E NON LO SPECCHIO DEI TEMPI"

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