1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

ACQUEDOLCI: RESPINTI DAL TAR I RICORSI DEI CONSIGLIERI, TUTTI AI LORO POSTI

Acquedolci (Me), 18/07/2010 - E' stata scritta la parola fine nella lunga querelle della politica acquedolcese. Il TAR di Palermo ha respinto, infatti, tutt'e due i ricorsi presentati dai consiglieri comunali di opposizione. Da questa sonora bocciatura consegue che l'Amministrazione, Sindaco e Giunta, sono in carica e rimarranno tali fino alla fine naturale della legislatura, nella Primavera 2012. Il TAR ha dato ragione al Sindaco Avv. Ciro Gallo, che ha agito nell'interesse della collettività, continuando ad operare malgrado le difficoltà oggettive in mancanza di approvazione del Bilancio preventivo.
Si spera adesso, dopo queste autorevoli sentenze, che il Consiglio Comunale, in attesa dei futuri pronunciamenti delle autorità giudiziarie e amministrative, torni a fare politica e svolga il suo ruolo istituzionale. La nostra cittadina ha bisogno di un ritorno alla politica con la P maiuscola.

Ecco una sintesi delle due sentenze del TAR di Palermo:
Il primo ricorso, n. 386 del 2010, era stato presentato da Benedetto Mezzanotte, Daniele Di Salvo e Alvaro Riolo contro la regione Siciliana in persona del Presidente e contro l'Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione pubblica. Il ricorso mirava "all'annullamneto previa sospensione dell'efficacia del silenzio inadempimeto e/o dell'enerzia dell'Amministrazione regionale". I giudici scrivono: "ritenuto che l'istanza della parte ricorrente di sospensione del silenzio rifiuto oggetto del presente giudizio è inammissibile, non trovando lo strumento cautelare applicazione....Il Tribunale Amministrativo per la Regione Sicilia, Sezione Prima, RIGETTA l'istanza cautelare avanzata".

Il secondo ricorso, n. 447 del 2010, è stato proposto da Giuseppe Salerno contro Assessorato Regionale Autonomie Locali e contro la Presidenza Regione Siciliana, per l'annullamento previa sospensione dell'efficiacia delle note dell'assessorato che comunicavano la decisione di non dare corso alla declaratoria della cessazione degli organi istituzionali del Comune, sindaco, Giunta e Consiglio comunale. I giudici del TAR di Palermo scrivono: "Ritenuta la verosimile fondatezza del ricorso incidentale, avuto riguardo alla contestualità giuridica delle dimissioni dei consiglieri comunali, per come si desume dalla consecutività di protocollo delle relative dichiarazioni, dall'attestazione del Segretario Comunale e dalle risultanze delle indagini penali condotte dalla procura della Repubblica presso Tribunale di Patti, ritenuto pertanto che il ricorso principale non appare supportato da sufficiente fumus boni iuris, avuto riguardo al difetto di interesse consreguente alla verosimile fondatezza del predetto ricorso incidentale, il TAR, sezione prima RESPINGE l'istanza cautelare del ricorrente".

I magistrati in camera di consiglio il giorno 16 luglio 2010, per tutt'e due i ricorsi, sono stati:
Giorgio Giallombardo, presidente;
Nicola Maisano, consigliere;
Pier Luigi Tomaiuoli, referendario Estensore.

Il sindaco, avv. Ciro Gallo, ha espresso la sua soddisfazione per le sentenze che mettono fine ad un braccio di ferro inutile e dannoso per Acquedolci. I consiglieri dovrebbero rassegnarsi alla loro sorte di perdenti, nelle elezioni del 2007 e nelle aule giudiziarie, e di tornare a fare politica. Questa Amministrazione continuerà a servire la nostra comunità di cittadini onesti e laboriosi, per risolvere tutte le problematiche sociali, in questa difficile fase economica del paese.

Prof.ssa Mariangela Gallo
Portavoce dell'Amministrazione di Acquedolci (Me)

Commenti