Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

ARSENICO, CROMO E MERCURIO PRESENTI NEL PORTO DI TRAPANI

Roma, 27/07/2010: “Il gioco si ripete: per risparmiare sui costi di smaltimento di centinaia di tonnellate di rifiuti tossici, si avvelena il mare”. Così l’On. Scilipoti (IDV), in riferimento ai grossi sacchi contenenti piombo, arsenico, ferro contaminato, alluminio, silicio, nichel, cromo, zinco, rame, mercurio, parcheggiati sul molo del porto industriale di Trapani e in attesa di non si sa cosa. “Già in passato - Continua il deputato di Italia dei Valori - il territorio e il mare di Trapani sono stati interessati da usi illeciti di cave in disuso e da affondamenti sospetti di navi. Sarebbe opportuno che il Governo obbligasse in modo serio le industrie a creare una tracciabilità documentata e chiara fin dalla previsione della nascita di ogni scoria, con, altrettanto in chiaro, i responsabili (tutti, a cominciare dai funzionari) del procedimento.” Conclude l’On. Scilipoti (IDV): “I politici siciliani, non denunciando, hanno le maggiori responsabilità. Che le Forze dell’Ordine, l’Autorità Giudiziaria e il Ministro dell’Ambiente a non tralascino alcun controllo.”

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