Roma, 2 Luglio 2010 - Il deputato del Pdl Vincenzo Garofalo, in merito agli aumenti dei pedaggi autostradali, ritiene doveroso evidenziare lo stato di degrado in cui versano le autostrade siciliane. “L’Anas dovrà giustamente procedere all’adeguamento dei pedaggi, ma va analizzata la specificità del caso siciliano. E’ imperativo – continua l’on. Garofalo - rispettare gli indirizzi e gli obblighi posti dal Governo centrale, ma è imperativo anche
salvaguardare e tutelare il cittadino siciliano che quotidianamente percorre strade costellate da una miriade di deviazioni che causano lunghi incolonnamenti, divenute ormai una costante, buche disseminate in vari tratti delle carreggiate, il verde è trascurato e la presenza di sterpaglie impediscono una visuale corretta, le gallerie hanno illuminazioni insufficienti e inadeguate rispetto alle norme e con asfalto perennemente bagnato, e infine le presenze di cantieri in orari di punta, che rallentano la marcia che denotano una programmazione improvvisata.
Queste disfunzioni, che sono state già oggetto di numerose segnalazioni, impongono di richiedere una immediata sospensione dell’aumento dei pedaggi fino a quando le condizioni delle autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo non raggiungano il livello di servizio adeguato ai pedaggi attuali.”
Alle dichiarazioni dell’onorevole Garofalo, fanno eco quelle di un altro deputato siciliano, l’on. Nino Germanà, non nasconde infatti tutto il suo “disappunto circa la rovinosa condotta del Consorzio per le Autostrade siciliane, che si è sempre nutrita di sprechi, abbandono e disinteresse.
Prima di adeguare il pedaggio, il Cas dovrebbe provvedere ad adeguare i servizi, occorrono misure di ammodernamento, al fine di garantire la sicurezza di tutti coloro che viaggiano lungo un’autostrada che somiglia più ad una mulattiera ribattezzata “strada della morte”.
Il giovane deputato messinese Germanà, reclama “un agire che si fondi su un reale principio di responsabilità capace di vincere e debellare le inefficienze che travolgono non solo le stazioni di sosta che da almeno cinque mesi hanno l’entrata chiusa e l’uscita aperta, ma anche l’illuminazione delle gallerie è del tutto insufficiente, anzi quasi del tutto inesistente”.
Una voce unica e in sincrono quella dei due deputati che concludono dichiarando e constatando che “Il CAS assurge a simbolo dell’incongruenza e della manifestazione della singolarità del caso siciliano, il diktat è quello di abbattere gli sprechi e cancellare le anomalie, ma l’interesse ruota intorno all’indiscusso protagonista della nostra società, al quale noi dobbiamo prestare il nostro servizio: il cittadino che va garantito, tutelato e protetto”.
Ufficio Stampa On. Nino Germanà
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