Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

IL COMUNE DI GIOIOSA MAREA SCIVOLA SULL’ACQUA… SPORCA

La bolletta gioiosana di Villanti e il rinvio a giudizio dell’ing. Ballato per violazione dell’art. 328 comma 2 C.p.
Gioiosa Marea (Me), 23/07/2010 - ( di Giuseppe Alibrandi) - La battaglia civile che stiamo conducendo sull'acqua erogata dal comune di Gioiosa Marea ha trovato l'attenzione della Magistratura di Patti. Per la verità l’iniziativa non è partita dalla Procura, ancora mostratasi tiepidina. Infatti è stato il gip Onofrio Laudadio che,
rigettando la richiesta di archiviazione del pm, ha ordinato a quest'ultimo di formulare l'imputaziome a carico
dell'ing. Ballato Francesco per violazione dell'art.328 comma 2° c.p. Il Ballato aveva omesso more solito di rendere chiarimenti sui problemi attinenti alla questione "acqua sporca", chiarimenti richiestigli dagli stessi uffici interni e destinati ai cittadini utenti. Tutto ciò in data 3/7/2010. Ballato, quale responsabile di un ufficio tecnico, deve dare informazioni sulla qualità dell’acqua e non opporre il diniego motivato che “ è questione interna agli uffici”. Si apre una pagina di cronaca giudiziaria poco nota alle cronache paesane che in passato ha registrato il rinvio a giudizio sulla stessa materia dell’accoppiata Scaffidi-Villanti, riguardante la struttura della bolletta. Ma Ballato, come abbiamo denunciato più volte alla Magistratura, non è l’unico responsabile sulla occultazione dei dati relativi ai parametri della nostra acqua. La Magistratura pattese vuole rendersi responsabile di due pesi e due misure? Lo denunceremo al CSM e alla Cassazione. Ballato non è l’unico responsabile, con lui ve ne sono altri da noi indicati, responsabili al pari di Ballato!

Un milione e quattrocentomila abbiamo detto no all’acqua privata! Firmando ai banchetti organizzati dai comitati promotori, una mobilitazione che ha riguardato la società civile. A Gioiosa Marea, ho letto sul suo blog in data 30.5.2010, si è mobilitato lo stesso PD, coerentemente con la posizione assunta dai propri deputati all’assemblea regionale dove il Parlamento Siciliano si sarebbe espresso contro la privatizzazione dell’acqua. La notizia, caro direttore, è che la società civile non è morta, non vuole il clistere!

A questo punto vorrei fare un ulteriore passo e chiedere a quanti, nel nostro comune, si sono mobilitati contro la privatizzazione dell’acqua se sono d’accordo con un’altra battaglia da portare avanti a Gioiosa Marea contro la privatizzazione della bolletta dell’acqua che manca di un criterio fondamentale proprio degli atti amministrativi: la trasparenza! Assenza di requisito che secondo l’indirizzo della giurisprudenza amministrativa rende un atto amministrativo illegittimo!
In qualsiasi bolletta – cito a caso quella di Hera la multiutility dell’ER, oltre alle somme totali è possibile riscontrare in dettaglio il prezzo al metro cubo, la percentuale che si paga sul servizio depurazione (a san Giorgio da quest’anno = 0, ma non c’è da esultare per la qualità delle acque di balneazione!) e sul servizio fognatura, iva con le voci soggette a fatturazione; non lo è il canone fisso che non è un servizio, ma a Gioiosa Marea fatturano anche quello!

Niente di tutto questo è riscontrabile nella bolletta del comune di Gioiosa Marea. Qui sembra che l’acqua non abbia prezzo e credo che questa sia la carenza più grave della bolletta gioiosana: sapere a quanto paghiamo al metro cubo l’acqua che consumiamo potrebbe essere un freno per certi utenti che innaffiano orti e giardini e lavano macchine che però potrebbero obiettare che tanto le acque dell’acquedotto comunale destinate a San Giorgio non sono potabili. Sarebbe come se Salvatore Piraino al tempo delle provole e delle mozzarelle battesse scontrini senza indicare il prezzo di vendita: una pratica poco onorevole che Salvatore in commercio non praticava, ma di cui potrebbe essere il corresponsabile ora che è passato assessore ai Tributi. Quella di non indicare il prezzo delle merci è una pratica molto usata al sud e che il comune di Gioiosa Marea non disdegna da sempre di praticare! Un pò come i piemontesi venuti a governare a casa nostra, al seguito di don Peppino Garibaldi, che imponevano la tassa sul macinato e bisognava abbassare il capo! Solo che non siamo nel privato ma nel pubblico e non in un paese Qualsiasi del Terzo Mondo!

Gioiosa è un comune che bisogna spiemontesizzare con l’aiuto della Magistratura denunciando le pratiche illecite! Una pecca poco onorevole per un comune che ha ricevuti encomi ambientali da Legambiente e che dimentica di far sapere ai suoi utenti a quanto pagano l’acqua per educarli ad un uso ecosostenibile! Con un assessore od ex assessore come Saro, luogotentenete di Legambiente per Gioiosa, e per un Salvatore Piraino che ai tempi del Movimento Pro san Giorgio portò le bollette in piazza invitando la popolazione a non pagare e che ai tempi del processo delle licenze illegittime al Brigantino era iscritto anche lui a Legambiente! Ma il sig. Villanti, responsabile del procedimento amministrativo della bolletta, corresponsabile assieme ai tecnici ing. Ballato e rag. Colica,- sarebbe interessante saper chi dei due condivida questa pratica – ma il Villanti, lui si che lo sa a quanto ce la fa pagare l’acqua perchè la fattura e se voi alzate la cornetta, come ha fatto il sottoscritto, vi risponderà cortesemente che l’acqua che lui fattura ci costa 0,86 centesimi di € Mc. E che per quest’anno agli utenti di San Giorgio ha fatto lo sconto del 10%, però non c’è scritto, lo si può ricavare per deduzione facendo le operazioni con una piccola calcolatrice.

Villanti non scrive sulla bolleta : ex articolo 37, -10%: stanno preparando il software per la prossima bolletta nella speranza di trovare il genio informatico tra i 40 lavoratori socialmente utili che glielo producano! Eppure la mia bolletta dell’acqua, quella di Modena però, descrive le voci in dettaglio e sono comprensibilissime: HERA è una società finanziaria partecipata dal pubblico, e Gioiosa che è tutta di pubblico vestita, con la scrupolosità e pignoleria che contraddistingue il suo più puntuale funzionario non può permettersi di essere più trasparente? Noi non abbiamo l’inchiostro simpatico per leggere quello che non c’è scritto ma che il Villanti lascia intendere al telefono recitando la parte dell’URP che non sappiamo come e quanto funzioni a Gioiosa, visto che i suoi impiegati tecnici e amministrativi se ne stanno chiusi nel loro bunker.
Scendendo più giù, a Reggio Calabria, a spulciare in internet tra le varie strutture di bolletta abbiamo trovato quella di Reggio Calabria :
0,84 al metro cubo
0,09 impianto fognario
0,26 impianto di depurazione

Al confronto con Reggio Calabria la nostra acqua è più cara e a Reggio il giudice di pace ha fatto sentenze in linea con quelle del giudice di Patti. Gli amministratori reggini sanno che è salata e pretendono 2 centesimi in meno di quelli gioiosani. I nostri comandano nascondendo e nascondono per comandare, non certo per rubare! La novità della bolletta confezionata da Villanti nel 2010 per l’anno di grazia 2008 – quale Comune in Italia è indietro con due anni di incasso? – è l’applicazione dell’art 37 del regolamento comunale :”qualora per cause indipendenti dalla volontà dell’Ente – bella chi ce la pompa l’acqua?- si dovesse immettere nella condotta idrica comunale acqua dichiarata non potabile da una specifica Ordinanza sindacale – e quale sarebbe? l’ultima a detta del vice Piraino è del 15.9.2006 – e tale situazione dovesse permanere per oltre 60 giorni consecutivi – ma sono anni!- le utenze ricadenti nelle zone interessate dal problema hanno diritto alla riduzione della tariffa, limitatamente al consumo annuo totale per la quota relativa all’acquedotto, nella misura del 10%”.

Allora il Comune è venuto sulle nostre posizioni, quelle dei sangiorgioti: riconosce che l’acqua non è potabile, ma il 10% di riduzione non è ancora il 50%. riconosciuto in sede di contenzioso dal Giudice di Pace di Patti e previsto dall’ordinanza del CIPE. Vorremmo conoscere le istruzioni dei tecnici e dei politici che sono addivenuti a riconoscere il torto subito dai sangiorgioti! Perchè il Villanti non è il tipo che distribuisca caramelline a parziale ristoro degli utenti esacerbati! E per gli anni pregressi, a partire da quando il regolamento comunale è stato approvato, il parsimonioso Villanti attende istruzioni dai soprastanti superiori che fino a qualche giorno fa – sfidando il rinvio a giudizio per violazione del 328 del C.p. – negavano l’evidenza del problema acqua negandoci l’accesso ai parametri chimicobiologici? Sappiano che torneremo alla carica e a chiederglieli per posta certificata! Per problemi relativi alla struttura della bolletta attorno al 1999 ci fu un rinvio a giudizio e insieme al sindaco Scaffidi c’era anche il Villanti.

All’udienza del Gip dott.ssa Celi c’era il sottoscritto che aveva promosso l’azione penale: a quell’udienza il Gip si prese ancora un mese di tempo ma non li prosciolse in sede di udienza preliminare A quel punto neanche a me interessava più di tanto, si sperava che il messaggio fosse arrivato e la lezione capita. Aspettarono e forse arrivò il non luogo a procedere ma il sottoscritto ebbe la sua bolletta ex novo. Altri tempi quelli, quando un amministratore sbottava:- E che cazzo dobbiamo rifare la bolletta a tutti? non gli basta al professore!- Per la prima volta ebbi l’onore di presenziare in un’aula di tribunale in un’udienza, ammesso quale parte offesa, confermai quanto avevo scritto e consegnai al Gip dott.ssa Celi una strisciata di tutte le ordinanze sindacali che sospendevano la potabilità dell’acqua erogata dal comune di Gioiosa Marea ai sangiorgioti. Al porto delle nebbie non approfondirono e la navigazione continuò a vista! Il rinvio a giudizio dell’ing. Francesco Ballato insegna! Forse queste notizie circolano poco anche sui giornali che non fanno cronaca giudiziaria per non dispiacere a qualcuno! Noi continueremo a informarvi sul caso.
E’ una buona ragione per procedere al richiamo delle bolletta acqua per l’anno 2008, la cui struttura è illegittima e lo dimostreremo ulteriormente in un’altra puntata estiva.

Giuseppe Alibrandi

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