Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

SCILIPOTI (IDV): GRAVE PERICOLO DALLE TRIVELLAZIONI IN SICILIA

Roma, 29/07/2010: “La BP (per inteso, quella British Petroleum del disastro del Golfo del Messico), farà attività di ricerca, quindi trivellazioni, a 100 km da Lampedusa (ma in territorio libico)”. Così l’On. Scilipoti (IDV), in riferimento all’avanzamento del pericolo di trivellazioni. “In Italia ci sono 24 permessi di ricerca rilasciati a mare e 71 a terra; le ricerche si concentrano nelle zone dell’Adriatico centro-meridionale e nel mare intorno alla Sicilia. Questo precipitarsi alla nuova corsa all’oro nero - continua il deputato di Italia dei Valori – si localizza soprattutto nelle zone marine del Sud Italia: non è per fare allarmismo, ma cosa accadrà se si apre una falla nei pozzi e 10 milioni di litri di petrolio, al giorno, si riverserà sui pesci, le spiagge e le isole del piccolo Mediterraneo? E i parchi marini, le oasi naturalistiche, il turismo, la pesca, l’ambiente in generale? Quali sono i criteri di messa in sicurezza di queste trivellazioni? Questa è la prima domanda che dovremmo porre!”. “Inaspriamo le procedure di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) a tutela di mare e coste - conclude l’On. Scilipoti (IDV) – intervengano le Regioni, le Province, i Comuni: l’Ambiente e la Natura vengono prima del profitto.”

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