Con riferimento al comunicato stampa diramato dal presidente dei DEM, Giovanni Formica, relativo alla situazione dell’igiene cittadina, il sindaco Carmelo Pino ha rilasciato la seguente dichiarazione
Milazzo, 17/8/2010. “Ancora una volta il presidente dei DEM risulta intempestivo, la-sciandosi andare ad affermazioni irreali in quanto evidentemente non è a conoscenza dell’attività costante che questa Amministrazione sta portando avanti anche nel settore dell’igiene cittadina.
Innanzitutto egli fa innanzitutto confusione nell’abbinare l’Ato ai sindaci, in quanto è notorio che il sottoscritto rivendica il proprio ruolo e sin da primo momento ha imposto all’Ato il rispetto di quanto previsto nel contratto di igiene cittadina. Carmelo Pino non è soggetto che depone le armi e a saperlo bene oltre alla cittadinanza, dovrebbe essere anche il presidente dei DEM. Non ho mai fatto e non farò mai finta di nulla, ma anzi mi sono attivato a distanza di appena due setti-mane dall’insediamento, con diffide alla società d’ambito e denunce alla Procura riguardanti non solo la sostituzione dei cassonetti e la manutenzione degli auto compat-tatori, ma pretendendo dall’Ato – che ha il rapporto diretto con le ditte appaltatrici – il rispetto di tutto ciò che è previsto nel contratto e quindi spazzamento, rimozione dei rifiuti speciali, derattizzazione ed altro.
Inoltre – proprio per ribadire l’esatto percorso delle cose e il rapporto con l’Ato da parte di questa Amministrazione – giornalmente è stato chiesto – e puntualmente av-viene – il rapporto di servizio ai vigili urbani sull’attività espletata dalle ditte dell’Ato a Milazzo.
Ed ancora attraverso un legale effettueremo le contestazioni per i disservizi chieden-do all’Ato il dovuto risarcimento per danno all’immagine della città di Milazzo.
L’ultima emergenza di questi giorni è scaturita dal mancato pagamento delle spettan-ze ai dipendenti. Ebbene, la questione, pur nella non diretta competenza di questa Amministrazione, è stata risolta grazie ad un nostro intervento a Palermo per solleci-tare l’invio delle somme necessarie per pagare i lavoratori.
Questa è la realtà ed è suffragata da atti. Tutto il resto rischia di essere solo strumen-talizzazione e oggi Milazzo ha bisogno di collaborazione e di impegno collettivo per risalire la china. Non di continue sterili polemiche.
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