Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

67ª MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA: TUTTI I FILM DELLA RAI

Venezia, 02/09/2010 - I film della Rai alla Mostra

IN CONCORSO

LA PECORA NERA - Regista Ascanio Celestini. Interpreti Ascanio Celestini, Giorgio Tirabassi, Maya Sansa. Durata 93’. Produzione Madeleine in collaborazione con Rai Cinema. Proiezioni giovedi’ 2 settembre alle 16.45 Sala Grande – Venerdi’ 3 alle 13.45 PalaBiennale.

“Il manicomio è un condominio di santi. So’ santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo”. Così ci racconta Nicola i suoi trentacinque anni di “manicomio elettrico”, e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. Nicola è nato negli anni sessanta, “i favolosi anni Sessanta”, e il mondo che lui vede dentro l’istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori – un mondo sempre più vorace, dove l’unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura.

NOI CREDEVAMO - Regista Mario Martone. Interpreti Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Toni Servillo, Luca Zingaretti, Michele Riondino, Francesca Inaudi, Anna Bonaiuto. Durata 204’. Liberamente ispirato a vicende storiche realmente accadute e all’omonimo romanzo di Anna Banti. Sceneggiatura di Mario Martone e Giancarlo De Cataldo. Produzione Italia-Francia 2009, Palomar, Les Films D’Ici, Rai Cinema e Rai Fiction. Distribuzione Italiana 01 Distribution. Distribuzione internazionale Rai Trade. Proiezioni martedi’ 7 settembre alle 18.30 Sala Grande – 20.30 PalaBiennale.

Tre ragazzi del Sud Italia, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l’Unità d’Italia, le vite di Domenico, Angelo e Salvatore verranno segnate dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari, sospese come saranno tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci e disillusioni. Sullo sfondo, la storia dei conflitti implacabili tra i “padri della Patria”, dell’insanabile frattura tra Nord e Sud, delle radici contorte su cui si è sviluppata l’Italia in cui viviamo. * fonte sinossi: MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA La Biennale di Venezia 2010

LA PASSIONE - Regista Carlo Mazzacurati. Interpreti Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Corrado Guzzanti, Cristiana Capotondi, Stefania Sandrelli, Kasia Smutniak. Durata 106’. Produzione Italia 2010, Fandango e Rai Cinema. Distribuzione italiana 01 Distribution. Proiezioni sabato 4 settembre alle 21.30 Sala Grande – 22.30 PalaBiennale.

Passati i cinquant’anni, essere un regista emergente diventa un problema. Ne sa qualcosa Gianni Dubois, che non fa un film da anni, e adesso che avrebbe la possibilità di dirigere una giovane stella della TV non riesce a farsi venire in mente una storia. In più, una perdita d’acqua nel suo appartamento in Toscana ha rovinato un affresco del Cinquecento nella chiesetta adiacente. Per evitare una denuncia, Gianni deve accettare la bizzarra proposta del sindaco del paese: dirigere la sacra rappresentazione del Venerdì Santo in cambio dell’impunità. Così si ritrova a passare una settimana nella Toscana più profonda nel tentativo di mettere in piedi una specie di Via Crucis, con gli apostoli, Ponzio Pilato, la crocifissione e un pessimo attore locale nella parte di Cristo.

FUORI CONCORSO

PASSIONE – Un’avventura musicale - Regista John Turturro. Film documentario con Massimo Ranieri, Lina Sastri, James Senese, Fausto Cigliano. Durata 90’. Produzione Skydancers, Squeezed Heart in collaborazione con Rai Cinema. Proiezione sabato 4 settembre alle 23.00 Sala Darsena.

Viaggio al termine di un juke-box, il più grande del mondo: Napoli, scrigno di canzoni, leggenda che inizia con il mito delle Muse. Canzoni e cantanti, musicisti e poeti, personaggi reali e leggendari sono i protagonisti di un film che attraversa una delle metropoli più belle, famose e controverse del mondo. L’occhio straniero, ma non troppo, dell’italo-americano John Turturro attraversa la città e le sue musiche, dal Canto delle lavandaie del Vomero del Duecento a Napul’è di Pino Daniele, rievoca storie lontane e miti vicini, alterna l’amarcord alla ricostruzione, la sceneggiata al videoclip, la storia della canzone alle storie che le canzoni narrano e nascondono. Immagini delle grandi voci di un passato ormai remoto si sovrappongono a quelle di interpreti moderni, capaci di proseguire una tradizione gloriosa, ricreandola e rinnovandola. Così la voce di Mina apre la strada a quella di Pietra Montecorvino, e le sperimentazioni di Raiz, Almamegretta e M’Barka Ben Taleb incorniciano l’incontro di Massimo Ranieri con Lina Sastri; tra gli exploit di Fiorello e Gennaro Cosmo Parlato e le memorie in musica di Avion Travel, Peppe Barra e James Senese. Un’orchestra d’eccezione per un repertorio che parla di amore, sesso, gelosia, immigrazione, protesta. Ogni canzone si trasforma in una piccola sceneggiatura, una cartolina sentimentale spedita da una città e dalle forze che la muovono.

SORELLE MAI - Regista Marco Bellocchio. Interpreti Alba Rohrwacher, Donatella Finocchiaro, Elena Bellocchio, Pier Giorgio Bellocchio. Produzione Kavac in collaborazione con Rai Cinema. Durata 110’. Proiezioni mercoledi’ 8 settembre alle 17.00 Sala Grande – giovedi’ 9 settembre alle 13.15 PalaBiennale.

Il film è costituito da sei episodi di una stessa storia, girati a Bobbio in sei anni diversi tra 1999 e il 2008 (con i corsisti di “Fare Cinema” di quegli anni) e raccontano di Elena, della sua crescita dai 5 ai 13 anni, di sua madre Sara, sorella di Giorgio, dei loro difficili rapporti… Elena vive con le zie a Bobbio, perché la madre, attrice, è sempre in giro e ritorna quando può, così come ritorna anche il fratello per ragioni diverse… Un giorno Sara decide che Elena viva con lei a Milano, lasci così il paese e si separi dalle zie, forse definitivamente… Sara invece ritornerà a Bobbio con Elena, nel quarto episodio, per formalizzare la vendita della casa e ritroverà Giorgio sempre più inquieto riguardo a ciò che vuole fare. Il quinto episodio racconta di uno scrutinio in un liceo immaginario del paese: una delle professoresse è inquilina nella casa delle zie. Il suo dramma è legato alla decisione di bocciare uno studente per presunta “distrazione”. Poi lo promuove: in verità la “distratta” era proprio lei… Nel sesto episodio ritroviamo Giorgio che, minacciato per debiti, si rifugia a Bobbio; sarà la sorella a venirgli in soccorso… L’episodio e il film finiscono con una rappresentazione sul Trebbia… Ne è interprete Gianni, l’amico di famiglia…

1960 - Regista Gabriele Salvatores. Genere Documentario. Voce di Giuseppe Cederna. Prodotto con materiale di Rai Teche da Offside in collaborazione con Rai Cinema. Durata 75’. Proiezione domenica 5 settembre alle 15.00 Sala Grande.

Estate 1959. Gente felice al mare. La voce di un adulto rievoca quei giorni. Il ricordo di quella estate è ancora vivo nella sua memoria: è stata l’ultima che ha trascorso insieme al fratello Rosario prima che quest’ultimo partisse per il nord. Da questo momento a tenere uniti i due fratelli sono le lettere che Rosario manda da Milano. Racconta della sua nuova vita, della libertà che ha conquistato, degli amici con cui trascorre il suo tempo, scrive di un mondo magico, fatato dove ognuno ottiene ciò che desidera. Ma sono quelle stesse lettere a mettere in allarme la famiglia: Rosario da quando è a Milano si è trasformato in un ribelle, ha perfino dimenticato la promessa di matrimonio fatta a Rosalba, una ragazza del suo paese che lo ama. I genitori capiscono che bisogna fare qualcosa e allora decidono di partire per riportare il figlio a casa. Inizia un lungo viaggio alla ricerca di Rosario che porterà questa famiglia ad attraversare tutta l’Italia ed a scoprire un paese che, trascinato dal boom economico, sta cambiando sotto i loro occhi. Presto quel viaggio si trasforma in una specie di sogno scandito dalle contraddizioni di Napoli, dalla Roma delle Olimpiadi e de La dolce vita, dal mito della straniera e dalla riviera romagnola. Ma la meta finale resta Milano dove scopriranno la verità su Rosario.

CONTROCAMPO ITALIANO

20 SIGARETTE - Regista Aureliano Amadei. Interpreti Vinicio Marchioni, Carolina Crescentini, Giorgio Colangeli. Produzione: R&C Produzioni con Rai Cinema. Durata 94’. Proiezioni domenica 5 settembre alle 11.00 Sala Grande – 18.00 PalaBiennale.

Novembre 2003: Aureliano, un ventottenne anarchico e antimilitarista, precario nel lavoro e nei sentimenti, riceve l’offerta di partire subito per lavorare come aiuto regista in un film da girare in Iraq, al seguito della ”missione di pace” dei militari italiani. Nonostante le critiche degli amici, della sua ”amica del cuore” Claudia, e la preoccupazione dei suoi familiari, tra cui soprattutto la madre con cui convive, Aureliano parte. Si ritrova così al centro di un mondo, quello militare, che non approva e su cui ha molti pregiudizi, scoprendo però in coloro che incontra una umanità e un senso di fratellanza che appartengono anche a lui. Al seguito di Stefano Rolla, il regista che lo ha coinvolto con la sua passione per il cinema e il suo entusiasmo per il lavoro e per la vita, Aureliano non fa in tempo a finire un pacchetto di sigarette che si ritrova nel mezzo dell’attentato alla caserma di Nassirya del 12 novembre 2003.

Unico civile sopravvissuto in una strage che ha ucciso ben diciannove italiani, Aureliano, pur gravemente ferito, riesce a mettersi in salvo. Testimone e vittima dell’avvenimento, passa dall’ospedale americano di Nassirya a quello del Celio di Roma, in una lunga degenza in cui si ritrova assediato dai politici, dai militari e dai giornalisti perché nel frattempo è diventato suo malgrado un eroe per caso. Assistito da Claudia, Aureliano si trasforma da “ragazzo” in “uomo”.

IL PRIMO INCARICO - Regista Giorgia Cecere. Interpreti Isabella Ragonese, Francesco Chiarello, Alberto Boll, Miriana Protopapa, Rita Schirinzi. Produzione Bianca Film con Rai Cinema. Distribuzione internazionale Rai Trade. Durata 90’. Proiezioni giovedi’ 9 settembre alle 11.00 Sala Grande – 18.30 PalaBiennale.

1953. Nena, una ragazza del Sud Italia, deve andare a vivere lontano da casa per il suo primo incarico come maestra. Le dispiace, non perché lascia sua madre e sua sorella –con loro è tutto chiaro e, a volte, duro. Il fatto è che al suo paese ha una storia d’amore importante, cui crede molto, con un giovane dell’alta borghesia che sembra ricambiarla sinceramente. Si promettono che nulla cambierà tra di loro, è solo fino a giugno, poi lei chiederà il trasferimento. Così parte, un po’ triste e un po’ curiosa di ciò che l’aspetta. Ma ciò che trova è ben diverso da ogni sua immaginazione. È molto peggio. Una scuola sperduta su un altopiano, ragazzini ingovernabili, gente con cui non ha niente in comune, una natura ostile. Resiste per orgoglio e perché Francesco la ama anche per quello, per il suo coraggio. Finché in un freddo giorno di febbraio tutto precipita, tutto sembra per sempre perduto... Non è così, non è mai davvero così. Nena lo scoprirà a poco a poco…

WARD 54 [FUORI CONCORSO]

Regista Monica Maggioni. Genere Documentario. Durata 63’. Produzione Mediakite con Rai Cinema. Proiezione lunedi’ 6 settembre alle 17.30 Sala Pasinetti.

Kris Goldsmith è un soldato dell’esercito americano. Al suo ritorno dall’Iraq si scopre incapace di fare i conti con quello che ha vissuto. A Baghdad il suo compito è fotografare e classificare i cadaveri iracheni ma di fronte all’orrore di una fossa comune, in lui scatta qualcosa. Ha incubi, continui flashback. Al suo ritorno in America è malato di PTSD (disordine da stress post-traumatico) ma nessuno sembra riuscire a intercettare la sua disperazione. I medici diagnosticano una profonda depressione, ma l’esercito gli ordina di ripartire per l’Iraq nonostante la sua richiesta di congedo. Durante la cerimonia del Memorial Day, Kris tenta il suicidio. Il suo è un racconto lucido, una denuncia nei confronti di un’America pronta a mandare i soldati in guerra ma non disposta a fare i conti con il trauma di chi torna. Kris viaggia attraverso gli Stati Uniti fino a casa dei Lucey, i genitori di Jeff, un marine che si è suicidato al ritorno dall’Iraq. Il racconto straziante di Kevin, il padre di Jeff, riporta Kris al momento in cui lui stesso ha tentato di togliersi la vita. Le storie di Kris, di Jeff e degli altri protagonisti di “Ward 54”, rivelano la realtà vissuta oggi da molte famiglie americane. Negli Stati Uniti ogni giorno, secondo “Arm Times”, diciotto veterani si suicidano. Nonostante tutto molti militari continuano a non chiedere aiuto temendo di essere isolati o di subire ritorsioni dall’amministrazione militare. Kris Goldsmith ha testimoniato davanti al Congresso e ora combatte una battaglia contro l’amministrazione militare che rifiuta di congedarlo “con onore” a causa del suo tentativo di suicidio.

SE HAI UNA MONTAGNA DI NEVE, TIENILA ALL'OMBRA [FUORI CONCORSO] - Regista Elisabetta Sgarbi. Documentario con Franco Battiato, Umberto Eco, Laura Morante. Durata 88’. Produzione Betty Wrong in collaborazione con Rai Cinema. Proiezioni giovedi’ 2 settembre alle 11.00 Sala Grande- 18.00 PalaBiennale.

Cosa ne è della cultura nel sentimento degli Italiani, nella loro vita concreta?
Dobbiamo accontentarci della definizione formale della cultura, ovvero di un sistema di valori condiviso che soggiace ai comportamenti di una data comunità, oppure possiamo andare più a fondo? Chiedere per esempio alle persone che vivono, lavorano, leggono e non leggono, amano e non amano, che cosa significa per loro la parola “cultura”? Abbiamo scelto questa strada, tenendo d’occhio, in tralice, quella formale definizione, per tentare di sorprendere il passante, per scorgere in lui una titubanza, una riflessione, una certezza, un valore, un guizzo. In questo viaggio – che è stato un vero e proprio viaggio, un Grand Tour – abbiamo attraversato molte regioni d’Italia, cercando di far parlare i luoghi
oltre che le persone. Non ci siamo mai avventurati da soli, però. In ogni luogo abbiamo chiesto aiuto a persone autorevoli, che nella cultura lavorano direttamente, che quei luoghi magari conoscono. Lungo il nostro percorso, abbiamo avuto bisogno di molte guide.

FLAIANO: IL MEGLIO È PASSATO” [FUORI CONCORSO] - DOCUMENTARIO DI RAI MOVIE - Di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa. Documentario con Sandra Milo e Giuliano Montaldo. Durata 52’. Produzione Baires Produzioni con Rai Movie. Distribuzione Internazionale Rai Trade. Proiezione giovedi’ 9 settembre alle 17.30 Sala Pasinetti.

Cosa accadde a bordo del volo Roma/Los Angeles che nel marzo 1964 trasportava un gruppo di persone verso la notte degli Oscar? Angelo Rizzoli capitanava la banda che andava dietro alle cinque nomination per Otto e mezzo: oltre al commenda, Fellini e la Masina, attori, sceneggiatori, tecnici, organizzatori e un codazzo di varia umanità prendeva posto a bordo del Constellation per Hollywood. Ma allo scalo di New York un uomo scese dall’aereo e prese un volo che lo riportò a Roma. Quell’uomo era Ennio Flaiano: con Fellini lavoravano insieme da quasi vent’anni. Dopo quel volo transatlantico i contatti cessarono definitivamente. Perché Flaiano scese da quell’aereo riattraversando in tutta fretta l’Atlantico?

GIORNATE DEGLI AUTORI

L’AMORE BUIO - Regista Antonio Capuano. Interpreti Irene De Angelis, Gabriele Agrio, Luisa Ranieri, Corso Salani, Valeria Golino, Anna Ammirati, Fabrizio Gifuni. Durata 110’. Produzione L.G.M. in collaborazione con Rai Cinema. Distribuzione Internazionale Rai Trade. Proiezione giovedi’ 2 settembre alle 18.15 Sala Darsena.

Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini approfittano di Irene, anch’ella adolescente. Uno di loro, Ciro, 16 anni, la mattina dopo va a denunciare se’ e gli altri. Sono condannati a due anni di reclusione. I due mondi cosi’ opposti e diversi attrarranno e, addirittura, forse, si incontreranno e si fonderanno. Irene e Ciro da lontano (lui dal carcere di Nisida e lei dalla casa meravigliosa in una delle zone belle della citta’), quasi senza accorgersene, lentamente cominceranno un irresistibile avvicinamento.

EVENTI – Produzione RAI STORIA

DAI NOSTRI INVIATI - LA RAI RACCONTA LA MOSTRA DEL CINEMA 1954-1967 - Di Giuseppe Giannotti e Enrico Salvatori. Genere documentario. Durata 62’. Produzione Rai Storia. Proiezioni venerdi’ 10 settembre alle 11.00 Sala Grande – 18.15 PalaBiennale.

La Mostra del Cinema di Venezia attraverso le cronache, i servizi speciali, le interviste, le dirette delle premiazioni che la Rai ha effettuato tra il 1954, anno primo della televisione italiana, e il 1967, quando il vento della contestazione generale si avvicina al Lido, cambiando l’identità stessa del Festival. Nei cassetti delle cineteche Rai di Roma e Milano abbiamo ritrovato quei reportage di oltre cinquant’anni fa, spesso muti o con al massimo qualche frammento sonoro, quando alla Mostra gli inviati Rai parlavano più di divismo che di “arte cinematografica”. Degli anni sessanta sono imperdibili le cerimonie di premiazione. Cerimonieri Rai di quegli anni sono Lello Bersani e Carlo Mazzarella. Il primo è la voce radiofonica della Mostra dal dopoguerra, e ha rapporti cordiali con tutto il cinema. Il secondo è l’inviato “di ruolo” del Telegiornale, di formazione attoriale, un dandy che, ogni sera, commenta film spesso destinati a entrare nella storia del cinema. Con la direzione Chiarini (1963-1968), il Festival di Venezia si fa vetrina delle nouvelles vagues mondiali. Il linguaggio televisivo influenza il nuovo cinema e Luigi Chiarini nel ’67 dichiara che “non è vero che la televisione uccide il cinema, ma lo qualifica”. Chiudiamo con la sera del 25 agosto 1968, quando la contestazione arriva al Palazzo del cinema. E questa è un’altra storia…

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