Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

ARCIGAY MESSINA, COPPIE DI FATTO: “CON NOSTRA SORPRESA LA CURIA INVIÒ UN SUO RAPPRESENTANTE”

Messina, 10/09/2010 - Il quattro settembre del duemilanove presso i locali di un noto pub di via Primo Settembre a Messina, il congresso Provinciale dei tesserati di Arcigay a Messina ci dava mandato come nuovo direttivo per il triennio 2009/2012.
Il gruppo che si apprestava a prendere onore ed oneri di una storia che tra alti e bassi ha mantenuto la presenza di arcigay a Messina e provincia, ha ritenuto che al semplice (pur necessario) svago serale e piccole iniziative locali, andava contrapposta un’ energica svolta, facendo sentire presente e costante l’operato di un’ associazione che nel territorio operava già da oltre venti anni. Note di merito e di ringraziamento a chi in questi anni con grande abnegazione e impegno di energie, ha mantenuto viva la fiammella e nello stesso tempo la speranza di molti appartenenti al popolo LGBT Messinese di sentirsi in qualche modo assistiti. Certo, le difficoltà negli anni non sono mancate, le fermate e le riprese non sono state poche, spesso dovuti a fatti fisiologici, a volte economici, e qualche volte da comportamenti irresponsabili dei singoli.

A tutti va il nostro ringraziamento, in particolare a una persona che ha saputo tenere tenacemente nel tempo: Roberta Palermo, testimone ineludibile di un ventennio di storia che senza di Lei non si sarebbe potuto scrivere. Oggi più agguerrita che mai, pronta a stare al fianco di questo gruppo con le sue proposte e la tenacia di sempre. Possiamo ben dirlo, Arcigay Messina, non sarebbe tale se non ci fosse stato il silenzioso lavoro, spessissimo non apprezzato di questa minuta donna e quanti con lei si sono alternati nel tempo.

Con il cambiamento dei tempi, con l’apertura mentale che al momento permette di esporsi in maniera più sicura e decisionale, questo nuovo gruppo prendeva il testimone per affrontare nuove lotte e iniziative, per dire con forza che c’eravamo da anni ma che volevamo non solo essere contati, ma contare. La forza di Volontà di un presidente (l’attuale), la sua caparbietà e risolutezza, han fatto si che i progetti pensati in uno studio a Milazzo prima della candidatura che ha visto il gruppo, vincente, si potessero pian piano realizzare. Dal quattro settembre duemilanove al quattro settembre duemiladieci, molte sono state le iniziative politiche e non, che ci hanno visto impegnati sul territorio cittadino e provinciale, non staremo qui ad elencare perché non riteniamo di aver fatto più di ciò che ci eravamo impegnati con i nostri sostenitori.

Una cosa era importante da fare: creare qualcosa che potesse essere uno strumento a tutela del popolo LGBT. L’occasione venne con la firma di un Protocollo d’intesa di antidiscriminazione razziale tra il Comune di Roma e il Ministro Carfagna. Occasione che questo gruppo ha preso ad esempio scrivendo e chiedendo alla Provincia di Messina (Presid. Ricevuto) ed al Ministro Carfagna l’attuazione del protocollo anche in questo territorio, e nel contempo chiedemmo che si facesse un protocollo d’intesa anche con la Regione Sicilia. (per quest’ultima con cui si firmò il protocollo il 17 marzo c.a. ad onor del vero fummo solo in qualche modo profeti, visto che già le trattative erano in corso). Il 19 marzo u.s. vedevamo realizzare il nostro progetto a Messina al quale hanno via via aderito circa trenta Comuni della Provincia. Recentemente la Provincia ha impegnato un primo stanziamento di fondi per l’apertura di alcuni sportelli, ma come detto in conferenza stampa, non saremmo rimasti semplici spettatori, ma attenti guardiani affinchè quella firma non divenisse una semplice opera di cosmesi. Un ringraziamento va al Signor Prefetto di Messina che ha fortemente creduto in questo progetto sostenendolo con tutta l’autorità di cui è rappresentante.

Questa operazione oltre ad aver consegnato uno strumento di tutela alla città e a tutte le categorie considerate minoritarie (lgbt e non , ci ha dato la visibilità e l’apertura verso tutte le forze politiche che operano nel territorio Messinese (provincia compresa). Oggi a distanza di circa un anno stiamo scrivendo a tutti i Comuni della Provincia, Messina compresa, per chiedere l’applicazione del Protocollo firmato alla Provincia Regionale il 19 marzo u.s. e con l’occasione stiamo chiedendo di discutere (con noi) la possibilità di creare un registro delle Unioni civili all’interno dei consigli Comunali.

Il 27 febbraio u.s abbiamo indetto il primo convegno a Messina sulle coppie di fatto, una scommessa che non potevamo vincere restando fermi sulla paura che la città, o meglio le associazioni locali politiche e non, non avrebbero aderito. Con nostra sorpresa anche la Curia inviò un suo rappresentante. Da quella riunione che fu in alcuni momenti dibattuta in altri momenti più serena, capimmo che il tempo di fare questa battaglia era maturo anche per Messina. Infatti il Presidente Franco decise con tutto il direttivo di aprire un tavolo di confronto con tutte le forze politiche con l’idea di operare solo sul territorio Messinese. Tutte le forze politiche ci diedero idee e disponibilità per affrontare il problema, ma il tavolo aperto con Italia dei Valori ha convinto il nostro gruppo che forse la strada che ci si prospettava a quel tavolo era la più giusta. Infatti in Sicilia un solo comune della Provincia di Palermo ha il registro delle unioni civili, mentre nel resto d’ Italia sono decine i Comuni che l’hanno approvato.

Ma un registro senza una legislazione che lo supporti non ha nessun motivo se non simbolico. Facendo leva su questo e dal dibattito che ne è nato il quattro settembre duemiladieci, il giorno del nostro primo anniversario come comitato, abbiamo deciso di siglare un accordo definitivo con Italia dei Valori rappresentata in sede alla riunione dal segretario Provinciale Antonio Alessi, dal coordinatore cittadino Gianluca Libro, e dall’On. Domenico Scilipoti. La proposta fatta e accettata dal gruppo di lavoro è quella di andare oltre ogni frontiera allargando a tutta la Sicilia Arcigay, politica, associazionistica, e alla comunità civile in generale l’invito a discuterne e far discutere sull’argomento, organizzando incontri, dibattiti e conferenze per diffondere le informazioni e riuscire tutti insieme a presentare un disegno di legge all’ARS.

Entusiasta il Presidente Franco, ancor di più il gruppo, compresa la responsabile trans Arcigay Sicilia Fabiola Rinaldi. Importante che si chiarisca che: non è un matrimonio politico che Makwan intende fare con nessuno, ma un percorso da fare insieme anche a tutte le altre forze politiche della Sicilia che si riconoscono nel progetto. PQM la presente verrà inviata a tutte le associazioni Lgbt, associazioni con scopi sociali, organi di stampa, forze politiche affinchè ci sia la possibilità di un’ intesa che ci porti ad un incontro preparativo, dove tutti liberamente decideranno come operare nel proprio territorio e apporteranno idee da aggiungere al poco che sopra abbiamo cercato di dare. Crediamo fermamente che non sia il momento di perdere tempo, c’è un vento di libertà che potrebbe girare in qualsiasi momento, chiediamo a tutti coloro che credono in questo progetto regionale che non ha nè padri fondatori, nè padroni, ma la volontà di questo gruppo di volere pensare oltre le semplici seratine da cabaret (utilissime) per lo svago, ma che non portano al tentativo di compiere un’ azione decisa che possa cambiare la Sicilia e farla diventare timone guida per un risveglio sui diritti civili, vergognosamente sfrattati anche dall’Europa dai nostri parlamentari Italiani. Essere quindi una scintilla che possa far esplodere un grande incendio di libert.

Noi ci crediamo e vi chiediamo di crederci per voi stessi, per quanti lo chiedono, e per coloro che verranno. Il registro delle coppie di fatto non è una prerogativa LGBT ma è uno strumento importante per tutte quelle coppie che non volendo o non potendo passare per il vincolo matrimoniale, si troverebbero, e di fatto si trovano, senza diritti e tutele. Tutti coloro che vorranno aderire e collaborare nel proprio territorio possono prendere contatti con arcigay Messina scrivendo alla e-mail arcigay.messina@live.it.

Il Presidente Giuseppe Franco
Arcigay Messina Makwan

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