
Messina, 13/09/2010 – Più di 4.000 precari della scuola hanno bloccato l’accesso alle invasature dei traghetti tra Messina e Villa S. Giovanni, impedendo di fatto il traffico deille navi. I precari, provenienti da tutta la Sicilia, avevano indetto per oggi un’assemblea pubblica a Messina ma non prevedevano di bloccare gli imbarcaderi dello Stretto, fino a paralizzare il transito via mare, cosa che è avvenuta spontaneamente, come hanno dichiarato alcuni manifestanti.
Com’è noto, il motivo della protesta è nei tagli del personale della scuola, previsti dal ddl Gelmini.
I collegamenti dei traghetti privati e una delle invasature della Ferrovie dello Stato – tuttavia – sembrano al momento funzionar, mentre a Villa San Giovanni, dove 500 manifestanti hanno parzialmente bloccato gli accessi alle navi, si sta verificando quanto già in atto a Messina.
Il 'mondo' dei precari del Sud si direbbe si sia riversato oggi in massa a Messina, dove hanno bloccato il molo delle Ferrovie dello Stato all'imbarcadero della stazione marittima di Messina, bloccando il collegamento da e per Villa San Giovanni, occupando tutte le invasature. Le navi non possono salpare ne' attraccare.
La stessa cosa stanno determinando i precari che stazionano nella zona dell'invaso dei traghetti di Villa San Giovanni. Ma qua la paralisi è ancora più grave poiché i precari stanno bloccando il viale che dagli imbarcaderi consente di raggiungere l'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Ciò determina di fatto la paralisi del traffico e l'impossibilità per le automobili dirette al nord Itlai di mettersi in viaggio.
A Messina non sono mancati momenti di tensione tra le forze dell’Ordine e gruppi di manifestanti.
La manifestazione dei precari della scuola si è conclusa nelle prime ore del pomeriggio. Per la Questura hanno protestato in 2500 a Messina e in 300 a Villa San Giovanni.
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