Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

TAORMINA: ORDINANZA DI CUSTODIA PER UN CATANESE RESPONSABILE DI DUE RAPINE IN BANCHE DEL NORD

Taormina, 04 settembre 2010 - Ulteriore arresto operato grazie alle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Taormina nell’ambito dell’operazione “Fermi Tutti”, che ieri mattina, hanno dato esecuzione al provvedimento custodiale emesso dall’A.G. di Milano a carico di un ennesimo rapinatore catanese “in trasferta”, in relazione a due rapine perpetrate presso due istituti di credito del nord’Italia.

Questa volta è caduto nella rete investigativa il catanese TROPEA Francesco, nato a Catania cl. 1956, pregiudicato con precedenti specifici, poiché complice in due rapine compiute nel milanese:
la prima in data 4 giugno 2009 ai danni della filiale del Banco Popolare di Milano, durante la quale, con minacce consistite nel tenere la mano ostentatamente celata dentro una cartella facendo intendere di essere armato, si faceva consegnare la somma di € 2.715,00; la seconda, il giorno successivo, con le medesime modalità, ai danni della filiale della Banca Intesa, a seguito della quale veniva asportata la somma di € 2.700,00.

Grazie alle immagini estrapolate dal sistema di video-sorveglianza esterna della banca, e la meticolosa analisi dei tabulati telefonici, corroborate da paziente attività info-investigativa, hanno consentito di individuare nel TROPEA uno degli autori delle citate rapine.
L’arresto è avvenuto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Milano che ha pienamente recepito le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taormina.

L’attività prende le mosse da un’indagine coordinata dalla d.ssa Liliana TODARO della Procura della Repubblica di Messina.
Con l’arresto del TROPEA, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Velletri (RM) per un’altra rapina, il numero di rapinatori catanesi arrestati dai Carabinieri di Taormina sale a 16,mentre le rapine scoperte sono ben 14.

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