Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

BALLARÒ E BERLUSCONI: MA ALLORA PARLARE IN DIRETTA SI PUÒ?

ballaròRoma, 24/11/2010 – Ma, allora telefonare alla Rai e parlare in diretta si può! Ma noi non lo sapevamo. Così è accaduto che ancora una volta il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, abbia alzato la cornetta per protestare nei confronti di Giovanni Floris e di Ballarò per servizi tv ed affermazioni che non corrispondono alla verità ed anzi la mistificano.

“Siete dei bei prepotenti mistificatori - ha lamentato il premier Berlusconi - le promesse fatte sull'emergenza rifiuti a Napoli sono state assolutamente mantenute. Siete i soliti mistificatori ma è una tecnica che con me non funziona perché, se permette, di tv ne so io più di lei”, ha fatto notare il presidente del Consiglio a Floris, nella sua telefonata a sorpresa fatta ieri sera nel corso della trasmissione di Raitrre, Ballarò, rivolgendosi a Giovanni Floris, conduttore della trasmissione. Il presidente ha così voluto contestare un servizio, messo in onda nella puntata, riguardante i rifiuti di Napoli. Ovviamente il servizio negava che gli impegni in parola fossero stati mantenuti.

“Lei crede che la Rai sia sua, invece è pagata da tutti gli italiani” - ha redarguito Berlusconi all’indirizzo di Floris, che tentava di interromperlo.

E Berlusconi ha puntualizzato che su Terzigno la promessa è stata mantenuta con 10 giorni di anticipo rispetto al cronoprogramma. Lo stesso per i rifiuti di Napoli centro dove "l'impegno dei 3 giorni è stato rispettato pienamente".
”Lei la deve smettere di interrompermi” - ha detto Berlusconi a Giovanni Floris, il quale contestava gli accordi: la condizione per mettere in onda la telefonata e consentire così al premier di parlare in diretta era che poi Berlusconi rispondesse alle domande del conduttore.

Promessa non mantenuta poiché il presidente del Consiglio, possibilmente infastidito dal fatto che Floris cercasse di stopparlo e coprirne la voce, ha messo giù la cornetta vigorosamente, che si è sentito pure da casa nostra.

Floris ha ipotizzato che il premier si trovasse sul momento a Roma, dove si trova pure la Rai, e che pertanto fosse tempestivamente in grado di raggiungere gli studi della trasmissione. “Oggi lei è a Roma e non avrà difficoltà a raggiungerci”, ha protestato Floris poco prima che Berlusconi buttasse giù.

“Lei si è rimangiato la parola. E’ un problema suo e non di Ballarò”.

Così si è conclusa la telefonata, lasciando sull’asfalto polemiche e considerazioni, come quella di Leoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori, per il quale “Berlusconi fa un uso criminogeno del mezzo pubblico televisivo. Si permette di intervenire in una trasmissione della Rai insultando ospiti e giornalisti, senza accettare il contraddittorio”.

Per Orlando il premier Berlusconi “si conferma un dittatorello che non gradisce chi non le pensa come lui e preferisce eliminare le voci scomode. Garimberti intervenga». Lo afferma in una nota il Leoluca Orlando, commentando l'intervento telefonico del presidente del Consiglio a Ballarò.

Per Massimo Donadi, capogruppo Idv, “Berlusconi è un venditore di fumo, arrogante e mistificatore” E di seguito cita Wanna Marchi, al maschile. “Le bugie sull'emergenza rifiuti non hanno bisogno di spiegazioni, la realtà è sotto gli occhi di tutti. Si vergogni e si scusi con gli italiani, stop” - ha concluso Donati.

Commenti