Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

“LA RISPOSTA DEL MINISTRO FAZIO UFFICIALIZZAZIONE DEL FALLIMENTO DELLA SANITÀ IN SICILIA”

Roma, 19/05/2011 - “La risposta del Ministro Fazio durante il question time, costituisce l’ufficializzazione del fallimento nella gestione della sanità in Sicilia. L’estrinsecazione delle criticità riscontrate anche dal Ministero, rappresenta il sigillo della bocciatura di un sistema che si nutre di sprechi, inefficienze e logiche clientelari, un sistema che non permette ai nostri concittadini di godere appieno dell’inalienabile diritto alla salute. L’affresco della sanità in Sicilia è emblematico e perfettamente conforme al disastroso operato del Presidente Lombardo e del suo Assessore Russo che, anche in questo settore,
hanno dimostrato la loro incapacità progettuale che emerge chiaramente dalla circostanza che sono stati disattesi tutti gli obiettivi visto che, così come dichiarato anche dal Ministro, il costo percentuale dell'assistenza farmaceutica territoriale è ancora superiore al 15 per cento del totale, non è stato esercitato un adeguato controllo della spesa di funzionamento del 118, sono stati stabiliti i tagli dei posti-letto nel settore pubblico senza la contestuale attivazione dei PTA, delle RSA e dell’assistenza domiciliare.

Il bene dei siciliani è il nostro unico interesse ed è per questo che continueremo nella nostra campagna di controllo e verifica, forti anche delle argomentazioni e dei dati presentati dal Ministro che non fanno che avallare il nostro giudizio pessimo sullo stato della sanità in Sicilia”.

Questa la dichiarazione congiunta di tutti i firmatari dell’interrogazione rivolta oggi al Ministro Ferruccio Fazio durante il question time e presentata dai deputati siciliani del Pdl Nino Germanà, Giuseppe Marinello, Alessandro Pagano, Vincenzo Fontana, Vincenzo Garofalo, Salvo Torrisi, Vincenzo Gibiino, Gabriella Giammanco, Francesco Catanoso, Nicolò Cristaldi, Enrico La Loggia ed Antonino Minardo.

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"Qualcuno si illudeva che il ministro Fazio avesse liberta' di pensiero e di parola. In effetti, dopo avere elogiato solo pochi giorni fa la sanita' siciliana, e' stato richiamato all'ordine dai vice ascari isolani, in arte parlamentari del Pdl, e ha invertito la rotta di 180 gradi. Parlando stavolta al contrario del nostro sistema sanitario, ne ha esaltato le criticita'". Lo dice il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo che cosi' replica alle parole del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, pronunciate nel corso del "question time" alla Camera.

"Anche il riflesso condizionato dei vice ascari non s'e' fatto attendere: da Buzzanca a Marinello, da Caputo a Germana', inguaribili nostalgici del sistema sanitario modello Salemi e dintorni, e' partito il coro 'Russo deve dimettersi'. In effetti, a ben considerare l'incredibile performance del Ministro, un siciliano con un minimo di dignita' e orgoglio per lo straordinario impegno profuso dall'assessore Massimo Russo, nel riformare un vecchio sistema sanitario di cui c'e' poco da rimpiangere, dovrebbe chiedere le dimissioni del Ministro per ragioni di coerenza e serieta'".


“Il ministro Fazio dica la verità. Tre giorni fa elogiava la Sicilia per aver rispettato il piano di rientro della sanità regionale e ha fatto bene perché è stato avviato un processo di risanamento virtuoso, che sta scardinando il sistema di potere perverso della spesa sanitaria. Oggi, invece, dice una cosa opposta perché ha ceduto alle pressioni di quel centrodestra siciliano che antepone lo scontro politico al bene della Sicilia e addirittura alla salute dei cittadini. Lo stesso centrodestra artefice del dissesto finanziario della sanità regionale”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia.

“Un ministro – aggiunge Lumia – un rappresentante dello Stato, non può scadere fino a tanto. Pertanto lo invito a sottrarsi a questa azione di bieca propaganda e a dire le cose come stanno realmente. I siciliani devono sapere chi a Roma sacrifica il bene comune della Sicilia. Fazio, quindi, riconosca il merito della Regione, facendo trasferire i fondi Fas come è stato fatto con le altre. Risorse che appartengono alla Sicilia e che il governo nazionale trattiene per pura contrapposizione politica”.
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 PALERMO, 18 mag 2011 - "Prendiamo atto con sorpresa delle parole del ministro Fazio considerato che, nonostante la disastrosa situazione di partenza del 2008, la Sicilia e' perfettamente in linea con la rigorosa programmazione concordata con il Ministero e che, come riporta il verbale dell'ultimo tavolo tecnico ministeriale del 7 aprile 2011, "la verifica annuale 2010 e' sostanzialmente positiva".

 Lo affermano il direttore del dipartimento pianificazione strategica dell'assessorato regionale della Sanita' Maurizio Guizzardi e il direttore del dipartimento attivita' sanitarie Lucia Borsellino in relazione ai dati forniti dal ministro Ferruccio Fazio nel corso del "question time" alla Camera dei Deputati.

 "Le criticita' segnalate dal tavolo tecnico ministeriale e ribadite oggi dal ministro Fazio - continuano Guizzardi e la Borsellino - sono riferite al triennio 2007-2009 e sono state correttamente recepite da questo assessorato che proprio per questo ha varato il Piano Operativo triennale 2010-2012 per continuare l'esperienza di risanamento a fianco del Ministero. E difatti nel 2010 tutti gli indici di appropriatezza e di qualita' sono gia' migliorati.

Nel settore dell'assistenza domiciliare i casi trattati nel 2010 sono stati 14.055 rispetto ai 9.986 del 2009 con un incremento del 40% rispetto al 2009; il tasso di ospedalizzazione nel 2010 e' sceso al 186 per mille rispetto al 209,8 del 2009; le prestazioni di ricovero non appropriate sono passate dal 6% del 2009 al 4,6% del 2010; la spesa farmaceutica e' vistosamente calata e a seguito delle verifica sono perfino arrivati i pareri positivi dell'Agenzia italiana del Farmaco sui provvedimenti adottati per il miglioramento dell'appropriatezza prescrittiva;

in riduzione anche il tasso di parti cesarei dopo il decreto con cui e' stata unificata la tariffa di remunerazione tra parto cesareo e parto naturale incentivando quest'ultimo attraverso modalita' indolore; nel campo della residenzialita' e della semiresidenzialita' assistita nel 2010 si registra un incremento rispetto al 2009 del 13% dei posti disponibili".

Commenti

  1. Non e'che i firmatari sono tagliati fuori dalla spartizione della torta e quindi oggi diventano paladini dei Siciliani?
    Dove erano quando la sanita Siciliana era amministrata "addirittura"peggio?

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