Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

BRANCA ESTERREFATTO PER “L’ANNESSIONE” DELLE PRO-LOCO ALLA REGIONE

“Resto esterrefatto nell’apprendere dell’ultima invenzione dell’assessore regionale al Turismo della Regione Siciliana, Daniele Tranchida – afferma in una nota in consigliere della provincia Regionale di Messina, Massimiliano Branca - che con una firma sottrae un’altra competenza alle Province accentrandola al proprio assessorato e quindi alla Regione”
Messina, 04/06/2011 - Massimiliano Branca, nella sua nota, così prosegue: “La revoca del decreto che consentita alla Province di riconoscere le associazioni Pro Loco,
facendo quindi da garantire per l’iscrizione al successivo albo regionale, rappresenta l’ennesima mortificazione per il territorio di ciascuna provincia siciliana, già penalizzato con la soppressione delle 9 Aapit che aveva un ruolo importante in materia turistica e delle stesse 20 Aziende di soggiorno e turismo, trasformare in Servizio turistici dalle funzioni incomprensibili e soprattutto che sino ad oggi si sono caratterizzati per il nulla a causa anche della totale assenza di supporto da parte dello stesso assessorato regionale al Turismo.

Le Pro Loco sono delle realtà importanti sul territorio di ciascuna località e sostanzialmente il loro ritorno, previsto dalla legge di riforma del turismo del 2005, sostanzialmente rappresenta un piccolo rimedio ad un vuoto assoluto della gestione del turismo in Sicilia da parte della Regione.

Appare dunque paradossale che oggi l’assessore attribuisce ai servizi turistici il compito di verificare i requisiti della Pro Loco, visto che è notoria la contrapposizione tra queste due realtà, dettate anche da una questione normativa. Laddove infatti esisteva una azienda di soggiorno e turismo non poteva esserci, per legge, una Pro Loco. Non vorrei dunque che oggi al fine di tutelare se stesso il Servizio turistico respinga e bocci la Pro Loco della propria località.

Senza considerare il danno all’immagine turistica che oggi le Pro Loco cercano di garantire nel migliore dei modi per ovviare al vuoto della Regione.
Per queste ragioni chiedo al signor Presidente della Provincia di farsi carico di una iniziativa assieme a tutte le altre Province finalizzata al mantenimento dei compiti dell’ente Provincia nei confronti della Pro Loco, evitando che anche queste associazioni, che giova ricordarlo, operano a puro titolo di volontariato possano avere un riferimento certo sul territorio e non ritrovarsi invece a dover dialogare con chi è stato istituzionalmente un avversario o peggio col vuoto e l’inerzia che caratterizza da alcuni anni la gestione del turismo a Palermo”.

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