Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

REFERENDUM 2011. HANNO VINTO: LA GENTE, L’ACQUA E LE RINNOVABILI

Germanà (Pdl): "Il superamento del quorum non va strumentalizzato"
Lumia (Pd): "La meglio Italia ce l’ha fatta"
Alfano (Idv): “Santanche’ non conosce i quesiti, si dimettano
Bertucelli (Pdci): "Questo governo faccia in fretta le valige"

14/06/2011 – Non possiamo che plaudire alle affermazioni di Antonio Di Pietro e alla sua “dolce impostura”, come l’ha definita Enrico Mentana su La7, riferendosi alla nuova strategia di comunicazione dell'ex pm.
Di Pietro ha ringraziato gli italiani che sono andati a votare ed esortato gli esponenti del Museo delle Cere a non mettere il ‘cappello’ su di un esito che dev’essere una vittoria per la civiltà di questo paese e non una prova di esistenza in vita per un sistema politico agonizzante, che sente il bisogno di continuare a starnazzare e insolentire con la sola scusa dell’antiberlusconismo, per sentirsi vivo.

Di Pietro si auspica di ottenere il voto per l’Italia dei Valori 2 perfino dagli attuali elettori della Lega "attraverso proposte alternative di governo e non in odio a Silvio Berlusconi". E noi auguriamo a Di Pietro e all’Italia che ciò avvenga, se quanto egli promette (e si ripromette) potrà essere la via d’uscita per un Paese allo stallo, che dall'altra parte riesce appena ad esprimere la delegittimazione attraverso l'antiberlusconismo, e basta.

Di seguito pubblichiamo alcuni comunicati stampa relativi all’esito del referendum del 12 e 13 giugno, che abbiamo sostenuto anche con un banner in permanenza su questo blog, chiedendo di votare ‘si’ liberamente e non come prova di esistenza in vita del Museo delle Cere, che dalle 15 e qualcosa di ieri si affanna per cercare di mettere il 'cappello' (come definito giustamente dal padre dei referendim, Antonio Di Pietro, ad un esito che appartiene alla gente e agli italiani. E semmai a chi (come Di Pietro e il suo partito) ha raccolto le firme e creduto nella giustezza dei referendum, con tenacia e fatica.

“Il superamento del quorum non va strumentalizzato né politicizzato intendendolo come un voto sull’operato del Governo, ma costituisce l’occasione per ripensare certe strategie e va quindi considerato come il più alto momento di partecipazione e sovranità popolare. Lo stop al nucleare va letto in maniera consequenziale e contestuale al rilancio ed all’incremento delle fonti rinnovabili, settore che potrà essere il volano e dovrà costituire il motore dello sviluppo dell’intero sistema economico del nostro Paese. Il referendum impone riflessioni ed è opportuno fare un passo indietro se questa è la volontà del giudice supremo che è il popolo italiano”. Questa la dichiarazione del deputato del Pdl Nino Germanà, membro dell’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

“Non sono bastati i sabotaggi del governo, la disinformazione e gli inviti a non andare a votare per far fallire la consultazione referendaria. ‘La meglio Italia’ ce l’ha fatta, perché i referendum riguardavano il bene comune e la qualità della vita degli italiani. È questa una lezione preziosa di democrazia per il governo e la maggioranza parlamentare che lo sostiene, ma è anche un monito per la politica tutta affinchè si occupi sempre dei problemi dei cittadini. Un’istanza di cambiamento che si deve tradurre in una nuova guida politica capace, seria e autorevole per il Paese”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia.

“E’ evidente che Daniela Santanchè non conosce i quesiti del referendum, altrimenti non potrebbe certo dire che il raggiungimento del quorum dimostra quanto gli italiani siano in linea con il Governo. Gli esponenti di questo governo devono soltanto prendere atto del risultato, e farebbero bene a dimettersi e lasciare la scena politica, perchè gli italiani hanno dato una risposta chiara e netta ai soprusi e alle malefatte di Berlusconi e della sua compagine di governo: non vi vogliamo più!”.

Lo ha detto l’europarlamentare Sonia Alfano (Idv), replicando alle affermazioni del sottosegretario Santanchè.

“Gli italiani hanno votato, dimostrando che pretendono il rispetto della Costituzione e dell’articolo 3, e quindi pretendono che Berlusconi si faccia processare come tutti gli imputati. Pretendono altresì che l’acqua rimanga un bene comune imprescindibile - prosegue - e vogliono evolversi con le energie rinnovabili e non tornare indietro con il nucleare. Insomma quel torpore che ha caratterizzato per tanti anni il popolo italiano è finito. C’è la ferma volontà di lasciare alle nuove generazioni un Paese migliore di quello che il governo Berlusconi fino ad oggi - conclude - ha saputo prospettare”.

“Gli Italiani hanno saputo rispondere con fermezza a quanti sollecitavano l’astensione ai referendum. Questo è un governo che arranca e che ha fatto di tutto per evitare la partecipazione democratica alla vita del Paese”.

Lo afferma Antonio Bertucelli, segretario provinciale dei Comunisti Italiani di Messina.

“Nonostante ci sia stato un forte oscuramento e qualche errore di troppo da parte degli organi di informazione pagati dai contribuenti e non, nonostante ci sia stata una forte pressione all’astensione da parte di chi dovrebbe garantire il diritto-dovere dell’esprimersi nelle consultazioni referendarie, gli italiani si sono recati alle urne con responsabilità e liberi da condizionamenti. L’avere superato il quorum è una vittoria della democrazia e dalla civiltà. Ora questo governo prenda atto, anche dopo la batosta delle amministrative, che non ha più il consenso della maggioranza dei cittadini e faccia in fretta la valige. Lo chiede il popolo”.

Commenti

  1. Adesso bisogna credere che l'italia è un popolo che non va d'accordo sulla politica ma ci va sicuramente sui temi importanti, indifferentemente dalla parte politica che li propone.
    Il prossimo passo? avere dei "politici" che rappresentino realmente il volere comune, possibilmente giovani, con molta voglia di fare e meno amicizie "importanti".
    Prima cosa da fare?
    Sfoltire il groviglio di intrecci e caste creatosi dagli anni 80 ad oggi.
    Come? mandando a casa, con legge referendaria tutti i politici poco chiari dagli stipendi troppo alti e con troppi privilegi.
    Come valutarli? Qualunque politico abbia uno stipendio superiore al 100% della media degli stipendi nazionali deve essere espulso all'istante e senza pensione (tanto ci avrà già pensato).
    Tutti i beni accumulati per i quali venga accertato siano derivati da comportamenti poco leciti vanno confiscati e resi allo stato Italiano il quale li metterà a disposizione delle fasce deboli.
    Il nuovo politico potrà accedere alla politica dai 25 anni e dovrà uscirci indipendentemente dai consensi a 45 salvo parere contrario espresso dal popolo mediante referendum, la riconferma avrà valore biennale e potrà essere protratta sino ai 65 anni e non oltre.

    La politica deve tornare ad essere passione e non convenienza economica come è ora.

    Se qualche movimento politico lo propone io mi accodo!

    e cominciamo con il nuovo rinascimento
    SI PUO' FAREEEE.

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.