Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

REFERENDUM PER L’ACQUA: COMITATO “SE NON ORA QUANDO?”, TUTTI A RACCOLTA

Referendum contro la privatizzazione dell’acqua, il Comitato “Se non ora quando?” chiama a raccolta tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione del 13 febbraio scorso
Messina, 7 giugno 2011 - Anche le donne del Comitato “Se non ora quando?” di Messina appoggiano il referendum contro la privatizzazione dell’acqua e chiamano a raccolta tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione del 13 marzo scorso in una piazza Cairoli gremita di gente.


“Abbiamo detto basta alla mercificazione del ruolo della donna, ridotta a poco più di una velina e privata di dignità, identità e ruolo -dichiara il Comitato. E la grandissima affluenza alla protesta del 13 febbraio scorso, con migliaia di donne, uomini e bambini che ci hanno sostenuto nella nostra iniziativa, ci ha fatto capire che la strada da percorrere è quella del coinvolgimento di tutta la società civile, al di là delle appartenenze politiche. Adesso scendiamo in campo per un’altra battaglia altrettanto sacrosanta: quella contro la privatizzazione dell’acqua. Che è un bene primario indispensabile e non può diventare fonte di guadagno. Per questo, invitiamo tutti coloro che sono scesi in piazza con noi il 13 febbraio a votare e far votare Sì al referendum del 12 e 13 giugno”.

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