Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

SCILIPOTI (MRN): LA SCARSA INFORMAZIONE SU FTALATI E COLORANTI METTE A RISCHIO LA VITA

Roma, 03/05/2011. “Parlare di prevenzione della salute vuol dire parlare anche dei pericoli nascosti negli alimenti”. Così l’On. Scilipoti (MRN), in una recente riunione a palazzo Marini con esperti in problematiche inerenti la pericolosità di alcuni additivi chimici alimentari e degli ftalati presenti nelle plastiche dei contenitori per alimenti. “I monodigliceridi degli acidi grassi (E471), sono utilizzati in tantissimi prodotti da forno per conservarne la morbidezza (merendine, snack, cioccolata, chewingum) e possono essere prodotti anche con l'uso di OGM. L’eccesso di grassi saturi – aggiunge l’On. Scilipoti - derivanti da grasso o scarti di animali, o da oli come quello di cocco o di palma, predispongono alla ipercolesterolemia, alla ipertensione e all’ insulino-resistenza.” “Il colorante E150d, ampiamente utilizzato nelle bibite e nelle caramelle – prosegue la Dr.ssa Marisa Marcucci - è stato classificato, da uno studio condotto dall’AIRC (Agenzia Internazionale dell’OMS per la ricerca sul cancro), tra le 249 sostanze potenzialmente cancerogene per l’uomo.” “Secondo lo stesso studio – prosegue il deputato MRN - anche il ftalato 2-etilesil (DEHP), sostanza incolore usata per la plastica dei contenitori per alimenti, è stato classificato come possibile cancerogeno. Di certo vanno incentivate plastiche alternative, come le bioplastiche, salvo verifica della loro idoneità al contatto con gli alimenti; e, in contemporanea, bisogna eliminare dagli alimenti gli acidi grassi saturi e i monodigliceridi.“Poiché di tutto questo il consumatore è spesso ignaro, è importante - conclude l’On. Scilipoti - combattere la disinformazione o alcuni tipi di pubblicità ingannevole, che non permettono ai consumatori di compiere scelte alimentari consapevoli”.

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