Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

SVIMEZ: ARMAO,"CONFERMA FALLIMENTO POLITICA NAZIONALE DI COESIONE"

PALERMO, 27 set 2011 - "Mentre in Europa e nelle economie emergenti, per uscire dalla crisi economica e finanziaria si punta agli investimenti infrastrutturali, in Italia crollano gli investimenti pubblici nel Sud. E' questo avviene, paradossalmente, mentre si pretende di approdare al federalismo fiscale che impone, invece, consistenti perequazioni. Il cosiddetto Piano del Sud, lo ripetiamo, e' solo uno chimera per illudere chi ci vuol credere".


Lo afferma l'Assessore Gaetano Armao, al termine della presentazione del rapporto SVIMEZ 2011 sull'economia del Mezzogiorno, avvenuta oggi a Roma.

"Il rapporto SVIMEZ 2011 - dichiara Armao - conferma il tendenziale allargamento del divario tra Nord e Sud. E' l'effetto oltre della crisi economica, della progressiva riduzione, se non addirittura della sottrazione, di risorse dirette alle Regioni meridionali. Proprio il crollo degli investimenti nel Mezzogiorno costituisce, ben oltre i proclami del cosiddetto Piano per il Sud, la causa principale del forte rallentamento della politica regionale di sviluppo, adesso appesantito ulteriormente dagli effetti delle tre manovre del Governo nazionale che scaricano le proprie misure di riduzione della spesa prevalentemente sul sud.

In questo modo si attiva una spirale recessiva alla quale le Regioni del Mezzogiorno debbono reagire puntando a coniugare risanamento ed investimenti. Solo cosi' potremo dare risposti ai tanti giovani preparati che attendono di entrare nel mondo del lavoro e lo vogliono fare senza dover abbandonare la propria regione."

"Appare infine particolarmente preoccupante -conclude l'assessore Armao - che il Governo nazionale, confermando un chiaro orientamento penalizzante

per il Mezzogiorno, si sia gia' orientato a proporre una riduzione del contributo dell'Italia all'Unione europea, che molto probabilmente si riversera' negativamente sulle politiche di coesione regionale, penalizzando ulteriormente le regioni del Sud".

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