Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

VIGILANZA VENATORIA, FAI, FLAI E UILA: L’ATTESA DURA DA TROPPO TEMPO

I sindacati e i lavoratori ex multiservizi lanciano un appello affinche’ lunedi’ il consiglio provinciale arrivi a una soluzione della vertenza
9 settembre ’11 – Prosegue la protesta dei 45 lavoratori che
svolgevano per conto della Provincia Regionale il servizio di
vigilanza venatoria e ambientale con la ex società Multiservizi. I
segretari provinciali della Fai Cisl Calogero Cipriano,
Flai Cgil
Giovanni Mastroeni e Uila Uil Salvatore Orlando, denunciano con forza
il gravissimo atteggiamento negativo assunto durante la vertenza dal
Presidente della Provincia Ricevuto il quale, dopo aver firmato lo
scorso 4 agosto, al termine di un presidio dei locali della
amministrazione provinciale durata tre giorni, un accordo con i
sindacati che prevedeva l’immediato avvio del servizio di vigilanza
venatoria e ambientale attraverso una gara d’appalto a trattativa
privata ad oggi nulla è stato fatto.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, a fronte di tale atteggiamento, da
ieri sta portando avanti una protesta eclatante all’ingresso della
Provincia Regionale di Messina. “Dopo due giorni di lotta esasperata -
sottolineano Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando
– il presidente Ricevuto non ha sentito il dovere istituzionale di
convocare un incontro o di farsi vedere, producendo semplicemente
nella giornata odierna un comunicato stampa con il quale, dopo 40
giorni, afferma che è stato dato mandato a procedere agli uffici
dirigenziali competenti”

.
Un atteggiamento fortemente negativo per i sindacati. “Se un
Presidente della Provincia – commentano ironicamente i sindacalisti di
Fai, Flai e Uila - non riesce a far espletare una gara di appalto a
trattativa privata per lo svolgimento di un servizio urgente e
previsto dalla legge, si capisce l’inutilità della Provincia Regionale
e il ruolo degli stessi amministratori”.
Le Organizzazioni Sindacali hanno interessato della vertenza la
Prefettura di Messina che, nella giornata odierna ha chiesto
ufficialmente al Presidente Ricevuto le motivazioni della non
soluzione della vertenza, peraltro già sollecitata da Sua Eccellenza,
il 2 agosto scorso.

I segretari provinciali Cipriano, Mastroeni e Orlando, hanno appreso
dal Presidente del Consiglio Provinciale di Messina che nella giornata
di oggi era stata convocata un’apposita riunione dallo stesso, con i
Capigruppo consiliari, il Presidente Ricevuto e la responsabile
dirigenziale del settore.

“Dalle notizie ufficiali riferiteci – spiegano ancora Calogero
Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando – a tale riunione non
si sono presentati, in maniera assolutamente ingiustificata né il
Presidente Ricevuto nè la responsabile dirigenziale del settore”.
“Lanciamo un accorato appello a tutte le istituzioni e alle forze
politiche presenti nel Consiglio Provinciale – concludono i lavoratori
e le Organizzazioni Sindacali – affinché si dia immediatamente
soluzione alla vertenza facendo partire il servizio previsto per legge
e ridando speranza a 45 padri di famiglia ormai disperati e che da
circa otto anni, in modo diligente, hanno svolto tale lavoro”.
Un appello che arriva alla vigilia dei lavori del Consiglio
Provinciale convocato per lunedì prossimo alle 17. Fai Cisl, Flai Cgil
e Uila Uil ricordano, come in assenza di risposte serie e definitive,
le modalità della lotta da pacifiche fino ad oggi intraprese
potrebbero non essere più controllabili creando problemi di ordine
pubblico.

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