Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

GEOLOGI, GRAZIANO: LA METÀ DELL’ACQUA SI PERDE PER LA STRADA

Graziano: “In Italia il 35% dell’acqua non arriva nei rubinetti disperdendosi nelle tubature. Ben 143 città medio grandi non sono ancora collegate ad un sistema fognario adeguato . L’Europa minaccia sanzioni”. 18 e 19 Ottobre per la prima volta a confronto con più di 500 geologi italiani su un bene comune, l’acqua, a Teatro Capranica di Roma

Roma, 07/10/2011 - “Il 35% dell’acqua si disperde nelle tubature prima di arrivare nei rubinetti delle case degli italiani . Una percentuale che è aumentata rispetto agli ultimi anni e non diminuita. Le Regioni dove registriamo la percentuale più alta di dispersione sono il Molise , La Basilicata . Basti pensare che attraverso un foro grande appena un millimetro si perdono 2300 litri di acqua potabile al giorno. E se in alcune aree del Paese si disperde questo bene comune ,in altre anche se poche l’acqua non arriva proprio con danni importanti all’agricoltura ed all’imprenditoria”. Numeri ricordati da Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi , alla vigilia dell’importante Forum Nazionale sull’Acqua , il primo in assoluto organizzato dal Consiglio Nazionale e che vedrà l’arrivo a Roma di 600 geologi provenienti da tutta Italia. “Al di la del fatto che la dispersione incontrollata dell’acque è talora causa di dissesti di vario tipo – ha proseguito Graziano – e che ben un terzo della nostra rete idrica sarebbe da cambiare, è da mettere in evidenza la grande disparità di consumi d’acqua nel mondo occidentale (in Italia consumiamo ben 230 litri di acqua potabile al giorno per abitante), rispetto al resto del mondo. Si aggiunga lo scandalo etico di intere popolazioni, in Asia come in Africa, costrette a utilizzare ed a bere acqua inquinata”. Il Presidente ha ricordato la brillante inchiesta del quotidiano La Repubblica.
C’è un altro neo importante da analizzare “ed è quello della rete fognaria – ha continuato Graziano – la cui copertura in Italia è dell’85%, mentre quella della depurazione arriva al 70,4%. Solo il 79% degli impianti di depurazione sarebbe poi conforme ai requisiti europei . Ben 143 le città medio – grandi che non sono ancora collegate ad un impianto fognario adeguato o che sono prive di un impianto per il trattamento secondario dei reflui . Dunque il sistema fognario arriva all’86% del fabbisogno e la depurazione al 70% . L’Europa ci chiede di completare il ciclo entro i prossimi 3 anni, pena sanzioni pesanti a ben 178 comuni”. C’è poi l’increscioso capitolo degli allacci abusivi – ha affermato Graziano – la cui percentuale è alta soprattutto in Sicilia”. L’evento in programma il 18 ed il 19 Ottobre al Teatro Capranica di Roma è di estrema importanza: “forniremo dati, dibatteremo l’argomento con politici e con illustri studiosi e racconteremo infine alcune storie emblematiche – ha continuato il Presidente dei geologi italiani - riguardanti sempre il tema acqua. E’ certo che lo sviluppo del nostro Paese ha portato con se diverse problematiche, non ultimo quello della desertificazione, che sottrae suolo soprattutto all’agricoltura ed al paesaggio.
Ecco perché nasce “Fino all’Ultima Goccia”, dove per la prima volta i geologi chiamano istituzioni ed opinione pubblica a riflettere sul tema acqua . “Fino all’Ultima Goccia perchè sprechiamo un bene comune – ha continuato Graziano - Fino all’Ultima Goccia perchè disperdiamo un bene comune , Fino all’Ultima Goccia perchè si rifletta seriamente sulla gestione e sulla salvaguardia di questo bene comune. E dunque abbiamo invitato istituzioni ed esperti, ma anche i segretari nazionali di alcuni partiti politici di centrosinistra e di centrodestra”.

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