
PALERMO, 5 ott 2011 - L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha spiegato in Commissione Sanita' all'Ars il decreto sulla riorganizzazione del "percorso nascita" che prevede la riconversione di 23 punti nascita entro il 30 giugno del 2012. "Il decreto rispetta puntualmente le indicazioni del Piano Sanitario regionale, approvato da questa Commissione e tiene conto dell'accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni che addirittura prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 1000 parti all'anno.
In questi giorni - ha detto Russo - ho sentito tante dichiarazioni demagogiche, critiche e anche attacchi personali: magari fa parte della dialettica politica ma voglio porre una domanda, intendiamo rispettare le regole e gli accordi nazionali, spiegando con pazienza ai cittadini il perche' dei provvedimenti oppure certa politica, ritenendo di essere onnipotente, vuole farne a meno"?
L'assessore ha ricordato che la Sicilia, in passato, ha fatto registrare indici di mortalita' superiori alla media nazionale e ha ribadito che il provvedimento mira a garantire alle pazienti e agli stessi operatori sanitari le condizioni di massima sicurezza potenziando i servizi di trasporto per le emergenze neonatali (Sten) e per il trasporto materno-assistito (Stam), sviluppando l'attivita' dei consultori, implementando le metodologie del parto indolore e riducendo i parti cesarei.
Russo ha anche sottolineato come la riconversione dei punti nascita prevede che sia mantenuta l'assistenza nei presidi ospedalieri con un ginecologo (h 12) e un'ostetrica (h 24) che valuteranno le condizioni delle pazienti e l'eventuale necessita' di un trasferimento con un'ambulanza dedicata.
L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha spiegato in Commissione Sanita' all'Ars il decreto sulla riorganizzazione del "percorso nascita" che prevede la riconversione di 23 punti nascita entro il 30 giugno del 2012. "Il decreto rispetta puntualmente le indicazioni del Piano Sanitario regionale, approvato da questa Commissione e tiene conto dell'accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni che addirittura prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 1000 parti all'anno.
In questi giorni - ha detto Russo - ho sentito tante dichiarazioni demagogiche, critiche e anche attacchi personali: magari fa parte della dialettica politica ma voglio porre una domanda, intendiamo rispettare le regole e gli accordi nazionali, spiegando con pazienza ai cittadini il perche' dei provvedimenti oppure certa politica, ritenendo di essere onnipotente, vuole farne a meno"?
L'assessore ha ricordato che la Sicilia, in passato, ha fatto registrare indici di mortalita' superiori alla media nazionale e ha ribadito che il provvedimento mira a garantire alle pazienti e agli stessi operatori sanitari le condizioni di massima sicurezza potenziando i servizi di trasporto per le emergenze neonatali (Sten) e per il trasporto materno-assistito (Stam), sviluppando l'attivita' dei consultori, implementando le metodologie del parto indolore e riducendo i parti cesarei.
Russo ha anche sottolineato come la riconversione dei punti nascita prevede che sia mantenuta l'assistenza nei presidi ospedalieri con un ginecologo (h 12) e un'ostetrica (h 24) che valuteranno le condizioni delle pazienti e l'eventuale necessita' di un trasferimento con un'ambulanza dedicata.
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