Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

BRUCIATURA DELLE STERPAGLIE, AMATO PROSEGUE LA SUA MARCIA 'INCENDIARIA' A SAN PIERO PATTI

Prosegue a San Piero Patti la 'crociata' dell'avv. Vincenzo Amato contro la normativa che impedisce di incenerire i residui vegetali e le potature in agricoltura. L’iniziativa avviata dall'avv. Amato a Gioiosa Marea, dove sono state raccolte migliaia di firme con una petizione popolare, continua a fare proseliti in tutta la Sicilia coinvolgendo amministrazioni comunali ed opinione pubblica,
oltre all'eurodeputato Rita Borsellino, che in un recente incontro con lo stesso promotore si è impegnata ad avviare una indagine sul recepimento della normativa comunitaria da parte di Stato e Regione Siciliana. L'incontro di San Piero Patti, cui ha preso parte  il Presidente del Consiglio Provinciale, Salvino Fiore,  è stato organizzato dal Gruppo di Opposizione Consiliare


S. Piero Patti (Me), 21/11/2011 - Si è svolto ieri 19 novembre 2011 alle ore 18,30 presso il Cinecircolo di San Piero Patti un affollato Incontro organizzato dal Gruppo Consiliare di Opposizione sulla problematica dello smaltimento degli sfalci e dei residui della lavorazione agricola,
tematica attuale e che interessa tutte le attività agricole del territorio. Hanno partecipato all’incontro il Presidente del Consiglio Provinciale Avv. Salvino Fiore, il Dr Felice Genovese Presidente Agronomi di Messina, l’avv. Vincenzo Amato, promotore della raccolta firme per la modifica della normativa e il capo gruppo consiliare dr Giuseppe Forzano.

Il dr. Forzano, ha introdotto l’argomento evidenziando come tale normativa provoca una insostenibile onere per gli agricoltori già allo stremo e paradossalmente, determinando la scomparsa dell’attività agricola proprio nei territori più impervi, sarà causa di ulteriore degrado ambientale favorendo con l’abbandono delle campagne incendi e dissesto idrogeologico.
Il gruppo consiliare di opposizione si è mobilitato immediatamente per la raccolta delle firme ,ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale per approvare una delibera che chiedesse ai rappresentanti politici europei,nazionali,regionali ed alle istituzioni di intervenire modificando la norma.

Ma lamentava il Consigliere Forzano, purtroppo non c’è stata una mobilitazione unitaria nell’interesse dei cittadini, infatti il sindaco Trovato e la sua compagine non hanno votato la delibera , anzi forti dei numeri, hanno rinviato l’argomento, e così ancora una volta si è persa l’occasione, come già successo per la strada a scorrimento veloce o per la liberalizzazione dell’acqua, di avere una posizione unanime su argomenti interesse generale.
IL 9 novembre 2011 la Regione Siciliana, a seguito della raccolta firme e dell’interessamento trasversale da parte della deputazione regionale ,ha elaborato una modifica della normativa ripristinando la possibilità di bruciare gli sfalci ed il materiale agricolo forestale naturale , ma il commissario dello stato ha impugnato la norma il 17 novembre 2011 e quindi nuovamente ci si trova nella situazione di partenza.

Il Forzano continuava evidenziando come la situazione attuale fosse divenuta confusa e quindi più delicata , perché alcuni organi di stampa avevano pubblicato la notizia della modifica effettuata dalla Regione come risolutiva e lo stesso Sindaco Trovato aveva dichiarato e fatto circolare un suo comunicato che induceva in errore i cittadini in quanto comunicava che il problema della bruciatura degli sfalci fosse ormai risolto non appena pubblicata la legge regionale.

Quindi concludeva il Forzano dobbiamo innanzi tutto fare chiarezza e corretta informazione per evitare sanzioni agli agricoltori, e non smettere la mobilitazione popolare per sollecitare prima una moratoria e quindi la modifica della normativa.
Interveniva quindi l’avv. Amato che ripercorrendo le tappe della lotta contro tale norma iniqua , evidenziava lo sforzo comune di migliaia di cittadini con una mole notevole di firma , circa 30.000 che supportavano la petizione di modifica della normativa in questione .

Continuava l’avvocato è interesse proprio dell’ambiente abrogare o modificare una normativa abnorme che rinnega tradizioni millenarie e consolidate come la bruciatura degli sfalci e della potatura che certamente non ha arrecato nel corso dei secoli danni all’ambiente ma al contrario rischia determinando l’abbandono delle culture il vero danno ambientale favorendo incendi e dissesto idrogeologico.
Occorre , a parere di Amato , mobilitarsi tutti insieme , senza separazioni inutili e dannose, per sollecitare in maniera trasversale i rappresentanti eletti a Roma e Bruxelles per modificare la normativa e chiarire, una volta per tutte, il comportamento da tenere in una materia così delicata.

Il dr Genovese, ha dettagliatamente relazionato sulla normativa, ribadendo l’assoluto divieto alla bruciatura degli sfalci ed ha evidenziato le gravi sanzioni previste per i trasgressori , evidenziando come il comando del Corpo Forestale abbia ribadito il divieto assoluto e deprecando la disinformazione in merito. Secondo il Presidente dell’Ordine degli Agronomi occorre intervenire con una direttiva esplicativa che chiarisca come i residui vegetali non siano rifiuti e come sia necessario anche per la lotta ai parassiti delle piante utilizzare il fuoco , come da secoli, per eliminare le larve.

A parere del Genovese è necessario intervenire a livello ministero Ambiente e Agricoltura e nel frattempo sarebbe auspicabile una moratoria per consentire agli agricoltori di adeguarsi alle nuove norme.

IL dr Genovese ha relazionato sulle possibilità offerte dal PSR ,piano di sviluppo rurale , che prevede dei finanziamenti per le aziende, singole o associate, proprio per l’acquisto dei macchinari necessari al trattamento degli sfalci e dei residui vegetali.
Il dibattito ha visto la partecipazioni di diversi cittadini ed agricoltori provenienti anche dai paesi vicini, Librizzi ,Raccuia e Patti e di giovani , in particolare M Letizia, che hanno posto la problematica in maniera globale proponendo anche iniziative per favorire l’economia rurale con la realizzazione del mercato a Km zero .

Il Presidente Fiore è intervenuto plaudendo alla manifestazione e auspicando una moratoria necessaria per permettere di adeguarsi alle norme.
Occorre comprendere , continua Fiore, che la richiesta di modificare la legge non è contro l’ambiente, che è interesse di tutti e che proprio gli agricoltori compiono continuamente come “sentinelle” del territorio.

Scongiurare nuovi oneri per gli Agricoltori per lo smaltimento del materiale residuo della coltivazione costituisce una necessità perché è l’unica strada per preservare il degrado dei nostri territori , l’utilizzo dei fondi comunitari con la realizzazione di progetti mirati al riciclo degli sfalci può creare reddito e posti di lavoro nuovi . L’interesse dimostrato dai cittadini deve portare i rappresentanti politici ad impegnarsi in tal senso per trovare una soluzione equa. A conclusione del dibattito ci si è dati appuntamento al prossimo appuntamento organizzato ad Ucria con la partecipazione di deputati europei per continuare la lotta.

Commenti