Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MILAZZO: PIANO DI RISANAMENTO, INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE MAISANO

Milazzo, 10/11/2011 - Il consigliere comunale Damiano Maisano ha presentato una interrogazione – allegata al presente comunicato – nel quale evidenzia che “il piano di risanamento economico fi-nanziario elaborato dall'amministrazione ed approvato dal consiglio comunale nel mese di giugno non è stato ancora pubblicato a distanza di cinque mesi per cui non ha prodotto sin qui effetti giuri-dici permettendo ai centri di costo dell'Ente di non adeguarsi alle prescrizioni in esso contenute”.

Maisano richiama poi i recenti provvedimenti di nomina del nuovo dirigente del 7. dipartimento del Comune chiedendo al sindaco “se è stata esercitata dalla commissione per la finanza la verifica pre-ventiva sulla compatibilità finanziaria del costo, e se tale costo può essere sopportato dal piano di risanamento e rientra nei parametri di legge. Peraltro, Maisano chiede notizie su cause di incompa-tibilità tra il professionista e l'Ente e richiama «la revoca dell'incarico all'ing.Romagnolo, ai tempi dell'amministrazione del sindaco Nastasi, determinata dal mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dall'amministrazione del tempo”.

Altro passaggio dell’interrogazione, relativo sempre al piano di risanamento, riguarda “i mutui ine-renti ad opere non appaltate contratti con la Cassa depositi e prestiti per un importo di circa 1.700.000 euro, per i quali il Comune pagherebbe rate di ammortamento non avendoli restituiti, no-nostante si tratti di Ente strutturalmente deficitario”.
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Al Signor Sindaco
Al Signor Segretario Generale
Al Signor Dirigente la Ragioneria Generale
Al collegio dei revisori dei conti
Al Dirigente al personale
Il Consigliere Comunale Maisano Damiano nell’esercizio delle funzione
inerente al suo mandato interroga le S.S sulle seguenti circostanze:
Premesso ,
che su proposta del Sindaco del Comune di Milazzo, la giunta municipale
con deliberazione n°73 del 31 marzo 2011, ha elaborato un ‘’Piano di
risanamento economico finanziario’’ per il triennio 2011/2013,lo stesso
piano è stato approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n°67
del 28 giugno 2011;
che a distanza di cinque mesi dall’approvazione la delibera sul piano di
risanamento non è stata pubblicata all’albo pretorio del comune, cosicchè
la stessa oggi non ha prodotto effetti giuridici;
Che il Consiglio Comunale ha approvato:
a)Relazione generale dell’amministrazione;
b)Relazione tecnica Risanamento esercizi finanziari 2011/2013 del
Ragioniere generale;
c)Relazione del collegio dei Revisori dei Conti dell’Ente;
Che la relazione tecnica al piano di risanamento economico finanziario
2011/2013 del 28/03/2011 a firma del responsabile alla Ragioneria
Generale Rag. Carmelo Caravello come approvata dal Consiglio Comunale
,a pag.7 fra le prescrizioni prevede :
a) estinzione dei mutui inerenti ad opere non appaltate ciò
nonostante vi siano mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti nel
dicembre 2009 per l’importo di euro 1.700.000/00 circa per opere non
appaltate, oggi non sono state restituite,mantenendo la rata di
ammortamento invariata con precise responsabilità al fine di ridurre la
quota di ammortamento annuale che ad oggi ammonta a circa euro
1.920.000,00 circa;
b) rinegoziare i mutui in ammortamento (diverso utilizzo) che
presentino dei residui e destinarli a debiti fuori bilancio per
investimenti;
c) interventi strutturali per quanto riguarda il personale di ruolo e
contrattisti;
d) ridurre gradualmente la percentuale del costo del personale
rispetto ai primi tre titoli dell’entrata per raggiungere nell’esercizio 2013
la percentuale del 38% (l’art 1 comma 7 del decreto legge 31 maggio 2010
n°78 stabilisce che ai fini del ricorso delle autonomie regionali e locali al
rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, gli enti sottoposti al patto di
stabilità interno assicurano la riduzione delle spese per il personale, al
lordo degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell’Irap,con
l’esclusione degli oneri relativi ai rinnovi contrattuali garantendo il
contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale,con azioni da
modulare nell’ambito della propria autonomia e rivolte :‐ alla riduzione
dell’incidenza percentuale della spesa del personale rispetto al
complesso delle spese correnti);
che fra gli obiettivi da raggiungere al fine del risanamento approvato dal
consiglio comunale si fa ricorso alla riduzione delle spese per il fabbisogno
personale del personale nel triennio 2011‐2013;
che il Decreto Ministeriale del 24 settembre 2009 pubblicato in G.U.n 238
del 13 ottobre 2009,ha stabilito i nuovi parametri di deficitarietà
strutturale per il triennio 2010/2013 riconosciuti dal consiglio comunale
nel bilancio corrente (il parametro 6 dispone che il volume complessivo
della spesa del personale a vario titolo rapportato al volume complessivo
della spesa delle entrate correnti desumibili dai titolo I,II,III non deve
essere superiore al 38%);
che ai sensi dell’art.243 del D. Lgs. 267/00, gli enti locali strutturalmente
deficitari, individuati ai sensi dell’art.242,sono soggetti al controllo
centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte
della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali.
che l’amministrazione comunale con deliberazione di giunta municipale
n°162 del 23/09/2011 ha approvato il conferimento di incarico a
Dirigente tecnico per il Dip.Politica del Territorio e ambiente
art.110,comma 1, del Tuel,con contratto di lavoro a termine.
che nella narrativa della delibera si è evidenziato che l’ente ha
riconosciuto ai sensi del art.242 del TUEL di essere ente strutturalmente
deficitario;
che la spesa del personale risulta in percentuale superiore al 40% delle
spese correnti;
che nell’anno corrente, nel quadro delle iniziative di risanamento si è
proceduto alla risoluzione dei contratti di lavoro del personale dirigente
esterno all’ente;
che con l’adozione della delibera di giunta la N°162 del 23 settembre
2011 non si è rispettato il piano di risanamento approvato con delibera di
consiglio comunale la n. 67 del 28 giugno 2011;
che l’amministrazione contravvenendo alla norma non ha effettuato una
ricognizione interna sulle professionalità tecniche del personale effettivo
e in organico all’ente;
che l’ente ha le professionalità tecniche che possono ricoprire tale ruolo;
che così procedendo si viola l’art.110 del D.lgs. n.267 del 2000 comma 4
che testualmente detta’’ il contratto a tempo determinato è risolto di
diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi
nelle situazioni strutturalmente deficitarie’’;
che dopo la pubblicazione del bando hanno partecipato 9 aspiranti
professionisti,per i quali il Segretario Generale, dava comunicazione con
propria nota la n°5861 del 18/10/2011, che esaminati i curricula ,ha
attestato il possesso dei requisiti professionali sufficienti a ricoprire
l’incarico;
Che il Sindaco con la determina n.252 del 28/10/2011 conferiva l’incarico
ai sensi dell’art.110,comma,1 del Tuel all’ing. Santi Romagnolo;
Che alcuni organi di stampa riportavano varie cause di incompatibilità tra
il professionista e l’ente, a seguito di sentenze passate in giudicato per
condanne in 1°grado sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di
Barcellona P.G., confermata in 2° grado Corte d’Appello di Messina, per
la revoca dell’incarico all’ing. Romagnolo determinata dal mancato
raggiungimento degli obiettivi fissati dall’amministrazione del tempo
(Sindaco ing. Nastasi);
che alcuni organi di stampaben prima della scadenza per la presentazione
dei curricula riportavano come per scontato il conferimento dell’incarico
all’ing. Santi Romagnolo (vedi la città online).
Tutto ciò per quanto in premessa interroga la S.S. e si chiede risposta
scritta nei termini previsti dalla legge sulle seguenti domande:
a) Il motivo per il quale non è stata pubblicata all’albo pretorio la
delibera di consiglio comunale n°67 del 28/06/2011 del piano di
risanamento finanziario a distanza di 5 mesi dalla sua approvazione,
e se si intende di pubblicarla,considerato che la stessa ad oggi non
ha prodotto effetti giuridici, permettendo ai centri di costo dell’ente
di non adeguarsi all’indicazione del Consiglio Comunale;
b) se è stata esercitata dalla commissione per la finanza la verifica
preventiva sulla compatibilità finanziaria del costo determinata
dall’assunzione dell’ing. Romagnolo,così come recita l’art.243 del
Testo unico sugli enti locali;
c) se il piano di risanamento approvato dal Consiglio Comunale
consente di sopportare il costo dell’incarico esterno e se prevede
tale costo;
d) se il conferimento dell’incarico di Dirigente consente all’ente il
rispetto del parametro 6 del D.M.del 24/9/2009 sulla finanza
pubblica, nell’esercizio finanziario 2011;
e) se tra i n.9 professionisti partecipanti al bando per Dirigente tecnico
esterno, risultanti in possesso dei requisiti e ammessi, quanti di essi
sono dipendenti comunali ;
f) se è stato rispettato il decreto legislativo 165/2001 ss.mm.ii, che
prevede ‘’se la figura professionale richiesta è rinvenibile nei ruoli
dell’amministrazione non si può conferire incarico all’esterno
dell’ente’’;
g) di conoscere il motivo in forza del quale ha ritenuto meritevole di
nomina l’ing.Romagnolo in comparazione agli altri partecipanti;
h) di conoscere la valutazione dei curricula formulata dal Sindaco e dal
Segretario Generale che hanno determinato la scelta dell’ing.
Romagnolo;
i) se il Ragioniere Generale e l’amministrazione hanno provveduto a
rinunciare e restituire i mutui concessi dalla CC.DD.PP. nel dicembre
2009 ai sensi dell’art.110 comma 4 del Tuel, stante che il comune
ha riconosciuto di essere ente strutturalmente deficitario;
j) Di conoscere se il conferimento d’incarico all’ing. Romagnolo rientra
ope legis tra quelli da risolvere perché l’ente si trova nella
situazione prevista dall’art.110,comma,4 del tuel.
k) Se l’ing. Romagnolo ha in atto cause di incompatibilità con l’ente.
Consigliere Comunale
Damiano Maisano

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