Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

SU 'CENTONOVE' IN EDICOLA, I 'PUPI BAGS' DI CAPO D'ORLANDO E LA RISCOPERTA DELL'ANTICA CARONIA

Questa settimana sul numero 43 di Centonove, in uscita venerdì 11 novembre: Giampilieri, piove governo ladro: gli artifici contabili del Governo lasciano in ginocchio le zone alluvionate di Messina e provincia. E mentre la Regione trova altri 30 milioni, la Procura chiude le indagini per il disastro del 2009.

Buzzanca col piede in due staffe: la Consulta boccia la leggina e ribadisce l’incompatibilità per il sindaco-deputato di Messina. Il primo cittadino nega gli effetti della pronuncia. Ma per il costituzionalista D’Andrea “la norma vale per tutti”.

Bartolotta, il debuttante: Il presidente dell’Ersu sbarca all’Ars nelle fila dell’Mpa. Prende il posto di Santino Catalano del Pid. Che annuncia ricorso in Cassazione contro la sua decadenza.

De Francisci, quanti oneri!: scoopia ad Agrigento il caso dei rimborsi al capogruppo dell’Mpa al Comune. Che minaccia querela contro il suo accusatore, Giuseppe Arnone del Partito Democratico.

La Residenza, nodi al… Pettina: l’impresa che ha costruito sul torrente Trapani a Messina non paga l’Enel. E quarantadue famiglie restano al buio nonostante avessero consegnato alla Pett srl cinquantamila euro.

Caos in Ateneo: all’Università di Messina si dimettono due direttori di dipartimento. E’ solo uno dei tanti strascichi alla bocciatura dell’auto-proroga del rettore Franco Tomasello.

A pranzo ci vediamo a Sant’Antonio: viaggio tra i nuovi poveri di Messina, con le mense che si riempiono sempre più di giovani. Con un lavoro e pochi guadagni.

Gli Arrangiatos di Mistretta: tredici pullman dalla città dei Nebrodi a Palermo per protestare contro i tagli della Regione all’Ospedale. A capeggiare oltre mille cittadini, il Movimento “Effe 251”.

Muos in odor di mafia: nell’appalto per l’istallazione del radar Nato entra la “Calcestruzzi Piazza”. Nel mirino della Procura.

Chiamateci Calacte: il sindaco del comune messinese punta sulla riscoperta dell’antica Caronia. E fa da Cicerone ai turisti appassionati di archeologia.

Autolinee, via ai tagli: le ottanta aziende private della Sicilia avviano 400 licenziamenti dopo la decisione da parte della Regione di ridurre i corrispettivi per il servizio effettuato dai 1880 a 5,6 milioni.

Tutti pazzi per i Pupi: la Dimef di Capo d’Orlando lancia la linea “Pupi bags”, trovando la via chic per il folklore. I fratelli Casella raccontano perché hanno scelto i Paladini.

Soliman, il Moro Reale: Vienna celebra l’ex schiavo che deve a Messina il suo nome. Battezzato dalla famiglia Sollima, seguì il Governatore di Sicilia fino a giungere alla Corte imperiale. E alla massoneria, nella stessa loggia di Mozart.

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