Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

TAORMINA: ACCERTATA LA PROVENIENZA DEI 250 KG. DI “BOTTI” SEQUESTRATI NEI GIORNI SCORSI

Taormina (ME), 27 dicembre 2011 - I militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Taormina, a conclusione di una meticolosa attività d’indagine, sono riusciti a risalire alla provenienza dei “botti” illegalmente detenuti da due soggetti, un disoccupato di Taormina ed un ambulante di Giardini Naxos, che erano stati sequestrati lo scorso 19 dicembre 2011. Come si ricorderà, nella circostanza, i militari dell’Arma di Taormina, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto della detenzione e del trasporto illegale di giochi pirotecnici
ed al temine di una serie di perquisizioni domiciliari e veicolari, avevano proceduto al sequestro di oltre 250 kg. di “botti”, tra cui 82 bombe carta confezionate artigianalmente ed occultate all’interno di un furgoncino posizionato nei pressi di un centro commerciale di Giardini Naxos particolarmente affollato in questo periodo dell’anno.
Dagli accertamenti esperiti è emerso che la quasi totalità degli artifizi pirotecnici risultano di provenienza furtiva, ed in particolare gli stessi sarebbero stati asportati lo scorso mese di febbraio 2011, all’interno di un deposito di pertinenza della fabbrica di fuochi d’artificio di Sanata Venerina (CT).
In proposito, nel mese di gennaio 2011 nel citato Comune etneo, durante la fase di lavorazione, si verificò una violenta esplosione che provocò la morte di due operai, ed il grave ferimento del figlio del titolare della fabbrica di

arti.
Nella circostanza, su disposizione dell’A.G. di Catania, l’intera area ed un considerevole quantitativo di fuochi d’artificio non deflagrati nell’esplosione, erano stati sottoposti a sequestro.

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