1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CASO MALINCONICO, ALFANO (IDV): “LE DIMISSIONI NON SONO UN GESTO DI RESPONSABILITA’, ERA UNICA VIA PERCORRIBILE”

PALERMO, 10 GEN. - “Le dimissioni di Carlo Malinconico sono semplicemente giuste e dovute. Non credo sia opportuno ringraziarlo per aver compiuto un gesto di responsabilità: in verità ritengo che questa fosse l’unica via percorribile; per pretendere le dimissioni non serve sapere se i fatti dei quali da giorni si discute siano penalmente rilevanti o meno: lo sono sicuramente sul piano politico, poichè si tratta di una vicenda sgradevole della quale vanno chiariti in fretta tutti gli aspetti rimasti ancora oscuri”.
Lo ha detto l’europarlamentare IdV Sonia Alfano, commentando la vicenda che ha travolto l’ormai ex sottosegretario Carlo Malinconico.

“Chi pensava che passato Berlusconi saremmo improvvisamente diventati una nazione modello - sottolinea - evidentemente si sbagliava. Certi atteggiamenti purtroppo sembrano essere ormai radicati nella mentalità italiana, e questo è il risultato di oltre un ventennio di crexismo e berlusconismo. Il Paese - aggiunge l'eurodeputata - non può più tollerare ambiguità, conflitti di interesse, cricche e clientelismi di alcun tipo, per cui credo che Malinconico, soprattutto dopo aver usato parole di scajoliana memoria, non potesse fare altro che lasciare i suoi incarichi. E, soprattutto - conclude - adesso il governo Monti deve dimostrare di voler veramente combattere la corruzione e le infiltrazioni criminali nelle pubbliche amministrazioni”.

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