Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

CASO MALINCONICO, ALFANO (IDV): “LE DIMISSIONI NON SONO UN GESTO DI RESPONSABILITA’, ERA UNICA VIA PERCORRIBILE”

PALERMO, 10 GEN. - “Le dimissioni di Carlo Malinconico sono semplicemente giuste e dovute. Non credo sia opportuno ringraziarlo per aver compiuto un gesto di responsabilità: in verità ritengo che questa fosse l’unica via percorribile; per pretendere le dimissioni non serve sapere se i fatti dei quali da giorni si discute siano penalmente rilevanti o meno: lo sono sicuramente sul piano politico, poichè si tratta di una vicenda sgradevole della quale vanno chiariti in fretta tutti gli aspetti rimasti ancora oscuri”.
Lo ha detto l’europarlamentare IdV Sonia Alfano, commentando la vicenda che ha travolto l’ormai ex sottosegretario Carlo Malinconico.

“Chi pensava che passato Berlusconi saremmo improvvisamente diventati una nazione modello - sottolinea - evidentemente si sbagliava. Certi atteggiamenti purtroppo sembrano essere ormai radicati nella mentalità italiana, e questo è il risultato di oltre un ventennio di crexismo e berlusconismo. Il Paese - aggiunge l'eurodeputata - non può più tollerare ambiguità, conflitti di interesse, cricche e clientelismi di alcun tipo, per cui credo che Malinconico, soprattutto dopo aver usato parole di scajoliana memoria, non potesse fare altro che lasciare i suoi incarichi. E, soprattutto - conclude - adesso il governo Monti deve dimostrare di voler veramente combattere la corruzione e le infiltrazioni criminali nelle pubbliche amministrazioni”.

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