Festa della Liberazione: firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere i valori della Costituzione

Scuola, firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere valori della Costituzione. Valditara: “La Resistenza è valore di tutti gli italiani, da oggi coinvolte tutte le associazioni” Roma, 23 aprile 2024 -  Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato oggi un Protocollo d’intesa, di durata triennale, con l’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP) e la Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) per la promozione di percorsi di formazione sulle origini della Repubblica attraverso gli eventi che hanno portato alla liberazione del nostro Paese.   “Per la prima volta - sottolinea Valditara - per onorare la Resistenza abbiamo deciso come Ministero di non

''DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE'' CON PAOLA GASSMAN E PIETRO LONGHI AL TEATRO 'B. JOPPOLO' DI PATTI

Dopo il successo di ''Cena a Sorpresa'' al Cine Teatro ''Beniamino Joppolo'' di via Trieste, stasera, con inizio alle ore 21, ''Due dozzine di rose scarlatte'', interpretato da Paola Gassman e Pietro Longhi.
Completano il cast Pierre Bresolin e Elisa Gallucci, per la regia di Maurizio Panici.

Patti, 31 gennaio 2012 - Un classico della commedia degli equivoci, un intramontabile successo di umorismo raffinato e di sensualità galante e discreta: ''Due dozzine di rose scarlatte'', interpretato dagli applauditi Paola Gassman e Pietro Longhi, che hanno consolidato il loro affiatamento in palcoscenico nei due anni di repliche, premiate da straordinario successo, di ''Divorzio con sorpresa''. Completano il cast Pierre Bresolin e Elisa Gallucci, per la regia di Maurizio Panici.

Scritto nel 1936 da Aldo De Benedetti per Vittorio De Sica e Giuditta Rissone, ''Due dozzine di rose scarlatte'' è una di quelle pièce argute ed eleganti in cui il gioco delle coppie si mostra come un imprescindibile motore narrativo, un testo umoristico e brillante che funziona da più di settant'anni e che è uno dei più rappresentati in Italia.

In un matrimonio fin troppo fedele, la moglie - forse trascurata - comincia a sentire voglia di evasione e organizza un viaggio da sola, il marito - complice l'amico avvocato - ne approfitta per tentare di avvicinare una bella contessa inviando due dozzine di rose scarlatte con lo pseudonimo ''mistero''. Ma il mazzo per errore arriverà alla moglie. Da questo equivoco si sviluppa una storia parallela sul desiderio e la necessità di sognare, un percorso iniziatico che ci fa riflettere sorridendo sulle nostre debolezze.

Il fascino di questa commedia, giocata da tre (più uno) personaggi straordinariamente disegnati, risiede nella sua leggerezza, nel linguaggio dinamico ed effervescente, nella trama mai superficiale, nel gioco degli equivoci, condotto con raffinata abilità. Un testo brillante e divertente, ma che nasconde quell'infelicità e quell'insoddisfazione che spesso accompagnano l'essere umano costringendolo ad una vita claustrofobica e stagnante, in attesa che, prima o poi, arrivi ''qualcosa'' di nuovo a riaccendere una scintilla di vita, magari... due dozzine di rose scarlatte.

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