1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

MESSINA: CERRETI, LETTERA APERTA AI VERTICI MPA SULLE INCONCLUDENTI POLITICHE COMUNALI AUTONOMISTE E FILO BUZZANCA

Negli ultimi anni abbiamo visto un MPA a trazione “provinciale”, con una presenza nella città di Messina sempre evanescente e figlia di logiche filo PDL. Non è più ammissibile che il capoluogo non sappia esprimere posizioni coordinate col partito. Al presidente nazionale del mpa on. Raffaele Lombardo;
al commissario pro-tempore del mpa di messina sen. Antonio Ando’ e al capogruppo consiliare del comune di messina cons. Sebastiano Tama’
Messina, 25 gennaio 2012 - Ill.me Autorità, non a caso ho deciso di presentare questo documento, con una massima espressa qualche mese fa dal comico italiano e premio oscar Roberto Benigni, in quanto penso che la situazione gestionale del MPA a Messina stia veramente scadendo nel ridicolo.
Purtroppo negli ultimi anni abbiamo visto un MPA esclusivamente a trazione “provinciale”, con una presenza nella città di Messina sempre evanescente e figlia di logiche filo PDL, come dimostra l’azione apparentemente confusa e caotica dei Consiglieri comunali autonomisti di Messina.

Non è più ammissibile, che la città capoluogo di Provincia non sappia esprimere posizioni coordinate col partito, e ciò che più fa pensare, di condivisione con le linee guida dettate dal Presidente Nazionale on. Raffaele Lombardo, sbugiardando continuamente in ogni azione politica, quanto i nostri vertici regionali e nazionali propongono e sostengono.

Ma la fattispecie più grave dell’anomala azione della maggior parte dei consiglieri comunali messinesi, si evidenzia al confronto con l’operato degli amministratori provinciali di Palazzo dei Leoni e dei diversi amministratori dei comuni del messinese, dove il concetto di militanza politica e soprattutto di non sudditanza ai poteri forti della PDL, è forte e chiaro.
Se per il bene della città di Messina, ci siamo tutti fatti una ragione del voto favorevole alla manovra di bilancio previsionale proposta dall’Amministrazione Buzzanca, assolutamente possiamo oggi accettare, che il decantato “bene della città”, possa essere alibi per i colleghi del Comune di Messina, per continuare ad essere la “STAMPELLA DEL SINDACO BUZZANCA”.

Chi scrive è tra quelli, chiarisco, che più stima dal punto di vista personale sia l’on. Buzzanca che il Presidente della Provincia regionale di Messina on. Ricevuto, ma mai per questo mi sono sottratto o ho sottratto i consiglieri provinciali autonomisti, dall’esercitare “veramente per il bene del territorio” il proprio ruolo di esponenti di opposizioni, collaborando, ove possibile, anche con i colleghi di maggioranza, ma senza mai vendere la propria dignità e la credibilità del proprio movimento politico.
Quanto avvenuto ieri in Consiglio comunale di Messina, è la rappresentazione storica di un trend che sta involgarendo la presenza autonomista a Palazzo Zanca.

Di fatto ieri sera, in occasione della votazione in Consiglio Comunale della delibera inerente l’adesione dell’Ente al costituendo Distretto turistico tematico “EcoSicily – Parchi, Riserve e terre dei Normanni” (delibera fatta ritirare alla Provincia regionale di Messina, giustappunto dai consiglieri autonomisti per palesi vizi di forma ai limiti della legittimità giuridica), i colleghi autonomisti a Palazzo Zanca si sono ritrovati su posizioni differenti, quella saggia di coloro che non si sono presentati in Aula per partecipare alla votazione dell’inquietante atto figlio di logiche politico clientelari, come dimostra la discutibile individuazione nominale di cinque componenti del comitato tecnico scientifico del costituendo suddetto distretto, e l’antiteca posizione invece, di coloro che con i proprio voti, hanno contribuito per l’ennesima volta al successo di un azione politica voluta da un Amministrazione, quella comunale, che al contrario del partito MPA nel messinese, dimostra di governarli e pilotarli a proprio uso e consumo.

Nel comprendere la gravità di quanto asserito, chiarisco che non è più intenzione mia, ne dei tanti amministratori del territorio provinciale messinese che rappresento, partecipare ad alcun incontro di partito ove si discuta delle politiche comunali messinesi, se prima non verrà fatta chiarezza su quest’imbarazzante atteggiamento dei nostri amministratori al Comune di Messina, e soprattutto ufficialmente non verrà, come successo alla Provincia regionale di Messina, dato un indirizzo politico amministrativo autonomista realmente “nell’interesse dei cittadini del comune di Messina”!!!!

Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.P.A.

Commenti

  1. non ho letto il documento e...mi hai convinto, olo per quello che rappresenti,ciao Cerreti e tanti saluti a papà R:I

    RispondiElimina
  2. Porto ancora il segno della mazza di Cerreti. Con affetto, S..

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.